handymenny Secondo te AGCOM dovrebbe impedire a operatori con aspirazioni da BIG di entrare nel mercato italiano?
Dov'è che l'avrei scritto, Andrea? Cerchiamo di non usare frasi che sembrano attribuire agli altri tesi o pensieri che magari risiedono nella propria mente.
Una cosa è porre vincoli ai nuovi entranti, un'altra tenere conto dello stato delle cose, vale in tutti i settori.
E del problema CPE, ripeto ne è in primis conscia Sky Italia, quando nelle parole di Patterson affermano che non hanno ancora ben capito se e che cosa fare al riguardo.
Io (operatore X) non posso / voglio pagare blocchi a prezzi alti, quindi ho meno spese (esempio). Vantaggio per me se riesco a non farlo, se riesco ad entrare in un mercato maturo / saturo spendendo meno è un vantaggio per me.
edofullo Io penso che i nuovi player nei mercati vadano incoraggiati, non stangati.
Io non penso e non ho detto che vadano stangati: ma se entrare ha (può avere) dei costi (o dei vincoli) la colpa è del regolatore? Non credo si possa dire così.
A me Sky piace, l'ho pure consigliata come "conveniente" beccandomi gli strali di Matteo in un post, mi piace perché pare abbiano una buona rete, mi piace perché pare (dai riscontri sul forum) che abbiano strutturato un'assistenza degna di questo nome (a differenza di altri competitor), semplicemente la loro offerta non è compliant rispetto alle tre ragioni che ho già riportato.
Quindi la loro posizione dovrebbe essere soggetta a valutazione, è opinabile. Quanto? Non sono il regolatore, né una lobby concorrente, ho solo il mio personalissimo parere (che dovrebbero farsi carico della cosa, in qualche modo, il meno oneroso possibile).
Ma è inutile, perché per loro ammissione, quelle CPE su cui eseguirle non ci sono.
Questa cosa fa una differenza: in generale non posso avvalermi di una clausola sapendo che non si può implementare, è una questione di buona fede oggettiva.
Quello che dovrebbero fare, delibera alla mano, è l'altro punto: se ci sono tutti questi concreti terminali con OpenWRT o fatti da TP-Link sul mercato, li indicassero e fine, sarebbero formalmente "compliant".
Non vedo il problema: la situazione è nuova e dunque suscettibile di interpretazioni diverse, il chiarimento dice che posso imporre uno specifico ONT se ciò non limita la libera scelta del router, e se si fornisse in ipotesi un ONT sì integrato in un router ma che proprio per questo consente di averne uno proprio a valle (senza NAT in mezzo), non vedo perché una simile decisione non possa essere supportata dal regolatore.
Dipende da cosa si vuole privilegiare, come indirizzo, come forma, come sostanza.
edofullo Il vantaggio è che usando MAP-T tutta la rete interna di Sky diventa IPv6-only e le traduzioni IPv6-IPv4 vengono fatte dalla CPE da una parte e dai router ai bordi con altri operatori dall'altra.
Praticamente dimezzi la configurazione e la complessità di ogni apparato e diminuisci anche i point of failure.
Esatto: hanno un vantaggio da quella scelta, con alcune conseguenze che ridondano su utenza, concorrenza e libero mercato. Non è pienamente compliant come scelta, sotto quei tre punti di vista.
E' rilevante, non è rilevante, in quali termini? Boh! Io vi ho solo invitato a non sovrappesare l'aspetto pro-Sky (innovazione, libertà d'impresa, etc.). Magari l'AGCOM potrebbe semplicemente adottare una decisione interlocutoria (se mai decidesse di interloquire), per es. che si può aspettare per vedere come evolve il mercato CPE per vedere se in capo a 12 mesi la situazione cambia radicalmente (come auspicato da molti).
Quale che sarà l'evolversi delle cose e le scelte dei soggetti interessati, personalmente ritengo che non possa essere sottaciuto, magari perché Sky (o Melita, o l'operatore X) deve pur entrare sul mercato.
[cancellato] Che si fa, si obbligano i detentori di enormi blocchi IP a mollarne un po?
Che è un po' quello che il RIPE indica sempre, il rilascio di blocchi inutilizzati... quindi si, si dovrebbe.
[cancellato] Ci sono problemi simili con il VoIP, anche se riguardano un numero ancora più ristretto di utenti. Ad esempio TIM usa una password di 64 caratteri che non tutti gli ATA supportano. Chi è in difetto? O Tiscali che usa il perfettamente valido protocollo tel: invece di sip: per identificare il numero - se un dispositivo VoIP ha problemi di chi è la colpa?
Capisci da solo, k, che la situazione non è esattamente analoga: comunque alternative concrete sul mercato già ce ne sono, che poi è quello che richiede la delibera, indicare un tot di CPE compatibili.
[cancellato] Quello che proponi tu è una rete dual-stack che dovrebbe essere implementata su scala nazionale per un numero ristretto di utenti sparsi qua e là - fattibile, certo, ma dal punto di vista del ritorno economico non certo un investimento molto sensato.
Non lo propongo: propongo più che Sky indichi un elenco di CPE, o al più offra una soluzione ponte (CE "stripped down") magari di concerto col regolatore, quella del DS è una scelta residuale (anche se non è lontana dall'attuale assetto) che ho indicato come "costosa" (in termini relativi) ed aleatoria (tante cose da mettere nel conto: quanti mi richiederanno il modem libero? Come mi regolo? E quanto al churn rate? Esistono dati in merito agli utilizzatori di modem libero? Etc.).