[cancellato] CG-NAT è comunque dual-stack (e quindi richiede una rete IPv4 lato ISP) ed è stateful. In MAP-T il tuo router non vede una rete IPv4 sulla WAN - su quel lato è tutto e solo IPv6, e questo semplifica il design e la gestione della rete. MAP-T è anche (quasi) stateless, e anche questo è un vantaggio per l'ISP.

Ormai il dual stack lo hanno implementato. E se il problema più grosso è il discorso IPv4 con il CG-NAT lo possono arginare finchè MAP-T non è più comune. Comunque vedremo cosa succede...

Ispirato dalla tua FR ne ho aperto una anche su OPNsense:
https://github.com/opnsense/core/issues/4983

  • x_term ha risposto a questo messaggio

    hitech95 Ormai il dual stack lo hanno implementato.

    Ma il loro obiettivo è dismettere totalmente IPv4 in rete di trasporto per loro, quindi spegnerlo quando la migrazione sarà completata. Per fare CG-NAT serve hardware dedicato, i router hanno bisogno di schede acceleratori, roba varia che costa, più che implementare una soluzione stateless come appunto MAP-T anche se ostica. Dal loro punto di vista è meglio così.

      • [cancellato]

      • Modificato

      x_term Tanto più che l'hanno detto, fisicamente con i loro apparati gli è costato una licenza.

      L'alternativa era continuare con il dual stack e fare CG-NAT, ma hanno detto che non ce la fanno a gestirlo dal punto di vista traffico e performance con la loro proiezione di user base.

      Ora, se mi chiedi che dati di clientela vogliano avere, non lo so... Anche se hanno detto di aver previsto mi pare 15 /15 per i clienti dietro MAP-T... Coprono abbondantemente tutta la popolazione italiana (1.5M di indirizzi per 16 utenze cadauno... 30M di contratti? Mi par tantino).
      Però se puntano a diventare la nuova TIM non è che si possa pensare di mettere tutti in CG-NAT.

      Anche pensando ad un CG-NAT per chi non supporta il MAP-T... Come veicolano il traffico IPv4 su una access solo IPv6? Fanno PPPoE? Torniamo indietro come i gamberi?
      Perché di GRE su IPv6 e altre amenità, hai voglia a farle digerire al routerino preso nel fustino del detersivo.

        [cancellato] hai voglia a farle digerire al routerino preso nel fustino del detersivo.

        ...pure a quello preso su amazon...

        itreb @ErnyTech Ma che modello di TP-link è?

        Ho provate a cercare la versione di router sull'emulatore delle web-gui di TP-link ma non ho trovato quale permette di farlo

          Arix88 vx220-g2v

          • Arix88 ha risposto a questo messaggio

            ErnyTech Grazie mille 🙂

            14 giorni dopo

            [cancellato] L'alternativa era continuare con il dual stack e fare CG-NAT, ma hanno detto che non ce la fanno a gestirlo dal punto di vista traffico e performance con la loro proiezione di user base.

            Ora, se mi chiedi che dati di clientela vogliano avere, non lo so... Anche se hanno detto di aver previsto mi pare 15 /15 per i clienti dietro MAP-T... Coprono abbondantemente tutta la popolazione italiana (1.5M di indirizzi per 16 utenze cadauno... 30M di contratti? Mi par tantino).
            Però se puntano a diventare la nuova TIM non è che si possa pensare di mettere tutti in CG-NAT.

            Ma giusto per capire: Fastweb allora come fa ad attivare sempre in CG-NAT da 20 anni con la base clienti che ha?

              MiloZ ha dei nodi NAT già ben distribuiti ed ha l'hardware necessario perchè lo fa da 20 anni appunto. Sky ha pesato cosa gli costava di meno fare e invece che spendere in hardware ha scelto MAP-T che toglie un bel po' di peso sulle spalle rispetto a CG-NAT...

              MiloZ hanno apposite line-card per farlo sui router di raccolta.
              Non che certe volte comuqnue non gli crei qualche problema eh..

              • [cancellato]

              MiloZ Ma giusto per capire: Fastweb allora come fa ad attivare sempre in CG-NAT da 20 anni con la base clienti che ha?

              Però Fastweb non lo gestisce in dual-stack - anche perché 20 anni fa IPv6 non interessava a nessuno e i blocchi di IP c'erano ancora - comunque ha sufficienti IP da assegnare statici a chi glieli chiede. Visto che ormai per i nuovi entranti è necessario andare su IPv6 tanto vale fare tutto IPv6 e far funzionare IPv4 su IPv6 invece che gestire una rete dual-stack con IPv6 + CGNAT IPv4.

                • [cancellato]

                • Modificato

                [cancellato] Però Fastweb non lo gestisce in dual-stack

                Boh, a me risulta che Fastweb sia dual stack invece, nel senso che a chi lo richiede assegni anche risorse IPv6.

                Vero comunque il concetto che son partiti 20 anni fa e hanno "ristrutturato" mano a mano la rete.

                  [cancellato] Per le aziende chiedono un onere per configurarlo, ma non lo usa praticamente nessuno.

                  Privati c’è un tunnel 6rd che risponde in anycast da Milano o Roma.

                    • [cancellato]

                    gandalf2016 Ostia è vero mi son confuso... hanno il 6rd, vero.
                    Mea culpa.

                    un mese dopo

                    @kmorwath#470700 È possibile che abbiano approfittato dello scarso supporto sul mercato per favorire il proprio router - e sicuramente gli utenti si trovano in una sgradevole situazione - Sky stesso potrebbe perdere clienti così, io al momento benché cliente Sky non passerei ad una connessione con MAP-T.

                    Trovo abbastanza strano che lato BR il supporto ci sia ma lato CE latiti. Ma questo è purtroppo anche l'effetto di dispositivi che dietro le UI diverse hanno tutti più o meno lo stesso software Linux-based, e quindi tutti aspettano che qualcun altro investa per aggiungere quello che manca, e poi approfittarne. Con risultati come questo.

                    Mi sembrerebbe assai problematico imporre delle scelte tecnologiche ed impedire di usare tecnologie standard recenti solo perché l'OEM di Shenzen ha le braccina corte. Magari è ora di implementare meno telemetria per farsi i fatti altrui e implementare le funzionalità mancanti.

                    @edofullo#470701 Io la metto giù su un altro lato: l'alternativa sarebbe peggiore.

                    Se dici che MAP-T (che è standard internazionalmente riconosciuto) non va bene ti trovi il problema di definire cosa va bene e cosa no in base a parametri molto variabili nel tempo e la cosa può essere soggetta ad interpretazioni molto diverse tra loro.

                    Sono in buona sostanza d'accordo con voi, @[cancellato] e @edofullo (e con @[cancellato] qui ), che l'alternativa di "imporre" per strane vie lo standard (o gli standard) sarebbe probabilmente forse più problematica, e di fatto non è quella che personalmente vedo come preferibile.

                    La scelta di un ISP (Sky, iliad, Fastweb, etc.) di proporre alcune soluzioni tecniche è in sostanza la ricerca di un vantaggio competitivo, che sia solo marketing o maggiore efficienza, oppure minori costi (visto che compro meno blocchi IPv4), etc.

                    Da questo punto di vista, in un mercato che prevede pure normativamente la "libertà" dell'utente nella scelta del terminale, non la possibilità, ma il diritto, se si fa passare come insindacabile la scelta dell'operatore con la conseguenza che "gli altri si arrangino", a fronte del suo specifico vantaggio, ne risulterebbe una distorsione a svantaggio di tutti quegli operatori (i cui utenti "non si arrangiano", ma godono del diritto di libertà di scelta) che invece devono investire / hanno investito o sui blocchi IP, o sugli ONT da fornire, o sulle procedure da mantenere, e pure questo non è giusto, si sta danneggiando l'utenza e la concorrenza allo stesso tempo.

                    La stessa delibera AGCOM mi pare che preveda per l'operatore due alternative: o fai un elenco di apparecchiature compatibili, o fornisci le informazioni necessarie a configurare un terminale generico, ma se il terminale generico al momento non esiste e ne sei conscio, e lo dichiari pubblicamente (4 maggio, RIPE), non si può dire secondo me che il diritto sia tutto dalla parte dell'operatore "greenfield".

                    Oltretutto, lo riporto nuovamente, l'argomento forte a supporto della direttiva modem libero è che il modem obbligatorio danneggia il commercio intracomunitario, ed un intero settore tecnico-commerciale, ed è esplicitamente una violazione dell'art. 31 del Trattato.

                    Ora a me sembra poco ragionevole sostenere o preferire le ragioni dell'innovatore di fronte ad un nocumento all'utenza, ad una alterazione della concorrenza e ad una violazione del Trattato.

                    Sky mi pare che possa avere almeno due strade: individuare alcune CE in vendita in UE compatibili (come da delibera AGCOM), ovvero fornire una versione in qualche modo "stripped down" del suo terminale (una sorta di ONT on steroids), e badate bene che in entrambi casi gli costerebbe di meno che fornire a tutti il proprio Sky Hub 4, con la conseguenza di salvaguardare il vantaggio competitivo che perseguiva, ma senza andare a scapito dell'utenza o della concorrenza o violare il Trattato.
                    Ne avrebbe probabilmente anche una terza, mantenere un pool di IPv4 in DS per i richiedenti il "modem libero" ma mi pare che sia più aleatoria ed in definitiva "costosa" per Sky Italia.

                      mark129 se si fa passare come insindacabile la scelta dell'operatore con la conseguenza che "gli altri si arrangino", a fronte del suo specifico vantaggio

                      Ma secondo me stai ridimensionando troppo il problema IPV4.
                      SKY o chi per essa, non è che vuole fare una rete IPV6 only per guadagnarci 1€ in più al mese per ogni linea, oppure per obbligarti ad comprare un suo modem (che poi è gratis), ma perché milioni di ipv4 (poco frammentati) semplicemente non si trovano.
                      Secondo te AGCOM dovrebbe ostacolare l'ingresso di operatori con aspirazioni da BIG nel mercato italiano? E solo perché quel mercato (a livello europeo) è dominato da chi potrebbe permettersi di dare un ip pubblico ad ogni suo condizionatore?

                        mark129 "gli altri si arrangino", a fronte del suo specifico vantaggio

                        Ma vantaggio di chi? Sky ha le pezze al sedere perchè non ha IPv4, gli altri che "si arrangiano" invece hanno decine di milioni che IPv4 che hanno preso gratuitamente tempo fa (e che probabilmente nemmeno usano al 50%)

                        Io penso che i nuovi player nei mercati vadano incoraggiati, non stangati.

                        mark129 o sugli ONT da fornire

                        Sulla questione Fastweb2.5G/ONT la cosa è diversa perchè da contratto l'ONT è proprietà dell'operatore e tu non sei autorizzato a cambiarlo.
                        Se fastweb desse il modulino SFP HGSMII che è compatibile 2 router in croce allora la cosa sarebbe simile ed a me starebbe bene.

                        mark129 o fornisci le informazioni necessarie a configurare un terminale generico

                        Che è quello che fanno (click)
                        MAP-T se supportato non ha bisogni di quasi nessuna configurazione, prende tutto quello che gli serve da DHCPv6

                        mark129 ma se il terminale generico al momento non esiste e ne sei conscio

                        Ma esiste... tutti gli OpenWRT (puri) e anche i TPLink recenti.

                        https://forum.fibra.click/d/19642-sky-wifi-passera-a-map-t-entro-fine-anno/37

                        mark129 ed un intero settore tecnico-commerciale

                        I produttori di apparati potrebbero implementarlo MAP-T che è standard. Quelli che usano linux hanno pure il modulo kernel pronto. Devono metterlo nella gui e poco di più.

                        mark129 ovvero fornire una versione in qualche modo "stripped down" del suo terminale (una sorta di ONT on steroids)

                        No, perchè l'ONT deve fare solo da terminazione della GPON come da direttiva AGCOM.

                        Non può integrare funzioni di routing, cosa che se termini il protocollo MAP-T devi per forza fare.

                        mark129 mantenere un pool di IPv4 in DS per i richiedenti il "modem libero" ma mi pare che sia più aleatoria ed in definitiva "costosa" per Sky Italia

                        Il problema non è quello, potrebbe tranquillamente mantenere un pool IPv4 per quelli del modem libero, anzi hanno detto che lo faranno facendo mapping 1:1 quando una persona attiva il port forwarding sul loro accrocchio (o secondo me anche richiedendolo al servizio clienti)

                        Il vantaggio è che usando MAP-T tutta la rete interna di Sky diventa IPv6-only e le traduzioni IPv6-IPv4 vengono fatte dalla CPE da una parte e dai router ai bordi con altri operatori dall'altra.

                        Praticamente dimezzi la configurazione e la complessità di ogni apparato e diminuisci anche i point of failure.

                          handymenny è dominato da chi potrebbe permettersi di dare un ip pubblico ad ogni suo condizionatore?

                          👀 fatti realmente accaduti

                          • [cancellato]

                          • Modificato

                          mark129 hanno investito o sui blocchi IP

                          Sì, però farlo trent'anni fa era facile ("Ehi, Postel, mi dai un blocco?" "Una /8 va bene?" "Perché no? Grazie!") oggi non lo è più. Che si fa, si obbligano i detentori di enormi blocchi IP a mollarne un po?

                          mark129 il modem obbligatorio danneggia il commercio intracomunitario, ed un intero settore tecnico-commerciale

                          Che però è quello che dovrebbe fornire terminali compatibili con le specifiche più recenti, ed invece tenta di rifilarti gli stessi modelli da anni con aggiornamenti minimi del firmware. Non è che possono metterci solo il WiFi6 perché quello fa scena sulle brochure mentre MAP-T o 464XLAT no. Altrimenti finisce per sapere anche un po' di cartello per evitare di investire nell'ammodernamento del catalogo.

                          Ci sono problemi simili con il VoIP, anche se riguardano un numero ancora più ristretto di utenti. Ad esempio TIM usa una password di 64 caratteri che non tutti gli ATA supportano. Chi è in difetto? O Tiscali che usa il perfettamente valido protocollo tel: invece di sip: per identificare il numero - se un dispositivo VoIP ha problemi di chi è la colpa?

                          mark129 mi pare che sia più aleatoria ed in definitiva "costosa" per Sky Italia.

                          È che con MAP-T fai una rete IPv6 nativa, IPv4 viaggia su IPv6 sulla rete ISP. Quello che proponi tu è una rete dual-stack che dovrebbe essere implementata su scala nazionale per un numero ristretto di utenti sparsi qua e là - fattibile, certo, ma dal punto di vista del ritorno economico non certo un investimento molto sensato.

                          La scelta di Sky non piace nemmeno a me, però è una scelta "aperta" ancorché viziata dalla mancanza di prodotti sul mercato.

                          mark129 ovvero fornire una versione in qualche modo "stripped down" del suo terminale

                          Dovrebbe inevitabilmente funzionare da router perché con MAP-T devi fare translation sul dispositivo che gestisce MAP-T. Poi potresti fare una semplice connessione tra router se si può impostare almeno il routing statico, ma poi ti trovi l'utente che usa quei maledetti aggeggi stile Fritz dove non puoi eliminare il NAT sulla WAN e si lamentano che la PS è in NAT3 (perché il gioco non va in IPv6).

                            handymenny Secondo te AGCOM dovrebbe impedire a operatori con aspirazioni da BIG di entrare nel mercato italiano?

                            Dov'è che l'avrei scritto, Andrea? Cerchiamo di non usare frasi che sembrano attribuire agli altri tesi o pensieri che magari risiedono nella propria mente.
                            Una cosa è porre vincoli ai nuovi entranti, un'altra tenere conto dello stato delle cose, vale in tutti i settori.
                            E del problema CPE, ripeto ne è in primis conscia Sky Italia, quando nelle parole di Patterson affermano che non hanno ancora ben capito se e che cosa fare al riguardo.

                            edofullo Ma vantaggio di chi?

                            Io (operatore X) non posso / voglio pagare blocchi a prezzi alti, quindi ho meno spese (esempio). Vantaggio per me se riesco a non farlo, se riesco ad entrare in un mercato maturo / saturo spendendo meno è un vantaggio per me.

                            edofullo Io penso che i nuovi player nei mercati vadano incoraggiati, non stangati.

                            Io non penso e non ho detto che vadano stangati: ma se entrare ha (può avere) dei costi (o dei vincoli) la colpa è del regolatore? Non credo si possa dire così.

                            A me Sky piace, l'ho pure consigliata come "conveniente" beccandomi gli strali di Matteo in un post, mi piace perché pare abbiano una buona rete, mi piace perché pare (dai riscontri sul forum) che abbiano strutturato un'assistenza degna di questo nome (a differenza di altri competitor), semplicemente la loro offerta non è compliant rispetto alle tre ragioni che ho già riportato.
                            Quindi la loro posizione dovrebbe essere soggetta a valutazione, è opinabile. Quanto? Non sono il regolatore, né una lobby concorrente, ho solo il mio personalissimo parere (che dovrebbero farsi carico della cosa, in qualche modo, il meno oneroso possibile).

                            edofullo Che è quello che fanno

                            Ma è inutile, perché per loro ammissione, quelle CPE su cui eseguirle non ci sono.
                            Questa cosa fa una differenza: in generale non posso avvalermi di una clausola sapendo che non si può implementare, è una questione di buona fede oggettiva.

                            Quello che dovrebbero fare, delibera alla mano, è l'altro punto: se ci sono tutti questi concreti terminali con OpenWRT o fatti da TP-Link sul mercato, li indicassero e fine, sarebbero formalmente "compliant".

                            edofullo No, perchè l'ONT deve fare solo da terminazione della GPON come da direttiva AGCOM.

                            Non vedo il problema: la situazione è nuova e dunque suscettibile di interpretazioni diverse, il chiarimento dice che posso imporre uno specifico ONT se ciò non limita la libera scelta del router, e se si fornisse in ipotesi un ONT sì integrato in un router ma che proprio per questo consente di averne uno proprio a valle (senza NAT in mezzo), non vedo perché una simile decisione non possa essere supportata dal regolatore.

                            Dipende da cosa si vuole privilegiare, come indirizzo, come forma, come sostanza.

                            edofullo Il vantaggio è che usando MAP-T tutta la rete interna di Sky diventa IPv6-only e le traduzioni IPv6-IPv4 vengono fatte dalla CPE da una parte e dai router ai bordi con altri operatori dall'altra.

                            Praticamente dimezzi la configurazione e la complessità di ogni apparato e diminuisci anche i point of failure.

                            Esatto: hanno un vantaggio da quella scelta, con alcune conseguenze che ridondano su utenza, concorrenza e libero mercato. Non è pienamente compliant come scelta, sotto quei tre punti di vista.
                            E' rilevante, non è rilevante, in quali termini? Boh! Io vi ho solo invitato a non sovrappesare l'aspetto pro-Sky (innovazione, libertà d'impresa, etc.). Magari l'AGCOM potrebbe semplicemente adottare una decisione interlocutoria (se mai decidesse di interloquire), per es. che si può aspettare per vedere come evolve il mercato CPE per vedere se in capo a 12 mesi la situazione cambia radicalmente (come auspicato da molti).

                            Quale che sarà l'evolversi delle cose e le scelte dei soggetti interessati, personalmente ritengo che non possa essere sottaciuto, magari perché Sky (o Melita, o l'operatore X) deve pur entrare sul mercato.

                            [cancellato] Che si fa, si obbligano i detentori di enormi blocchi IP a mollarne un po?

                            Che è un po' quello che il RIPE indica sempre, il rilascio di blocchi inutilizzati... quindi si, si dovrebbe.

                            [cancellato] Ci sono problemi simili con il VoIP, anche se riguardano un numero ancora più ristretto di utenti. Ad esempio TIM usa una password di 64 caratteri che non tutti gli ATA supportano. Chi è in difetto? O Tiscali che usa il perfettamente valido protocollo tel: invece di sip: per identificare il numero - se un dispositivo VoIP ha problemi di chi è la colpa?

                            Capisci da solo, k, che la situazione non è esattamente analoga: comunque alternative concrete sul mercato già ce ne sono, che poi è quello che richiede la delibera, indicare un tot di CPE compatibili.

                            [cancellato] Quello che proponi tu è una rete dual-stack che dovrebbe essere implementata su scala nazionale per un numero ristretto di utenti sparsi qua e là - fattibile, certo, ma dal punto di vista del ritorno economico non certo un investimento molto sensato.

                            Non lo propongo: propongo più che Sky indichi un elenco di CPE, o al più offra una soluzione ponte (CE "stripped down") magari di concerto col regolatore, quella del DS è una scelta residuale (anche se non è lontana dall'attuale assetto) che ho indicato come "costosa" (in termini relativi) ed aleatoria (tante cose da mettere nel conto: quanti mi richiederanno il modem libero? Come mi regolo? E quanto al churn rate? Esistono dati in merito agli utilizzatori di modem libero? Etc.).

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