Salve a tutti, la mia è una semplice curiosità tecnica sull'infrastruttura di OpenFiber adoperata le aree nere, quindi mercato concorrenziale con splitting tendenzialmente 1:64 e così via.

So che, la rete OF e FF, pur mantenendo stessi fattori di splitting, sono nettamente diverse in quanto a flessibilità, proprio per come è strutturata e per come di fatto avviene lo splitting (nei CNO e nei ROE nel caso di FF, non permettendo "permutazioni" per la assenza di armadi, PFS nel caso di OF, e quindi la generazione di alberi PON indipendenti).

Ora, considerando lo schema che si riporta ovunque per la rete OF nelle aree nere, vi sono degli aspetti secondo me un po ambigui o comunque contro-intuitivi e mi sono sorte due domande:

1) Lo splitting avviene nei PFP (1:4) e nei PFS (1:16) per il totale magico di 1:64, ma mentre i secondi sarebbero (da come almeno viene presentato dalla eltteratura più o meno ambiguamente) gli armadi classici di strada OF dove effettivamente avvengono le permute per i singoli utenti in fase di attivazione/cambio ramo a seguito di cambio operatore, i primi da quel che ho compreso sarebbero ubicati in pozzetti, quindi mi sfugge in che senso definirli "punti di flessibilità primaria" e mi domando se in realtà questi due momenti di splitting primario e secondario non avvengano più ragionevolmente e semplicemente nello stesso armadio fisico e non in due punti separati come lo schema indicherebbe (Su questo non ho trovato proprio alcuna certezza sul web, in effetti non ci sono dettagli specifici). Del resto penso che sarebbe anche più sensato, faccio un esempio: un certo operatore, mettiamo anche OF per l'albero della sua OS, porta all'armadio (che almeno dalle mie parti, Venezia, serve centinaia di utenze U, dove poi si suppone al limite che gli N operatori potenzialmente possano accaparrarsele, non dico tutte tutte, ma certamente neanche un numero semplicemente pari a U/N e basta) un numero di utenze che potrebbe essere appunto 64 solo per questa, e mi sembra facilmente pensabile per un armadio. Che fa? se io mi rifaccio pedissequamente allo schemino che circola ovunque sul web devo concludere che splitti 1:4 e porti poi 4 fibre all'armadio per poi splittarle in 64 (16 16 16 16) ma credo non avvenga così, o sbaglio? mi aspetto a quel punto un principio, che poi è quello più realistico della nuova FTTH TIM wholesale only dove si indica esplicitamente 1:64 in armadio stesso (mediante due splitte pur sempre separati). ovvio che se io parlassi di armadi "piccolini" con proprio 64 utenze in tutto tutto (già tenendo conto della ridondanza legata al fatto che questi operatori si possano al limite accaparrare tutto) allora potrei servire così 4 armadi diversi partendo dal primo splitting (e quindi parliamo per 1 operatore, ma 16 utenze a quel punto lui le ha fatte con 2 palazzine di 8 appartamenti...), però la vedo eventualità rarissima. oltretutto qui sto considerando un caso semplice di armadi dove un operatore tiene 64 utenze, ma penso vada anche a multipli più grandi. Capite che mi sfugge il nesso tra lo schema teorico e quello pratico?

2) Nei PTE avviene solo l'attestazione dell'utente, nessuno splitting e poi nessuna permuta per operatore (una volta attivati il PTE, salvo guasti non si tocca teroicamente più e si permuta al PFS). Tra PFS, diciamo splitting secondario per essere generici al massimo, e PTE passano trasparentemente già le utenze distinte e separate. Ho avuto modo di vedere molti PTE installati e in installazione dalle mie parti e vedo che al loro interno giungono da valle le fibre monomodali dei singoli utenti, ma da monte è in arrivo dal PFS un cavo contenente 2 sole fibre (una rossa e una verde), delle quali 1 sola viene connettorizzata e l'altra presumo serva di backup. A questo punto chiedo a voi come tecnicamente avvenga il trasporto per questo tratto. Fosse un ROE capirei perché lo splitting avviene là, ma in questo caso cosa avviene? si separano le utenze in diversi range di lunghezza d'onda sullo stesso cavo di fibra o cosa?

    1) il CNO, che credo sia quasi sempre una muffola in un pozzetto, splitta 1:4, e i 4 cavi vanno ognuno a un PFS diverso, che a sua volta splitta 1:16. Questo è intelligente perché dà molta flessibilità, non ha senso sprecare un intero albero da 64 utenze in un PFS che massimo ne copre 256, è piuttosto improbabile verrà riempito, e saturerebbe lo spazio a discapito di altri operatori (mi sembra la rete OF sia pronta per supportare facilmente fino a 5 o 8, non ho capito bene, operatori con il proprio OLT)
    2) al PTE che ho visto io dentro arrivano i cavi multifibra, e sono attestate una fibra per utenza coperta dal PTE. I PTE però possono anche essere montati in cascata (più o meno come le chiostrine in derivata). Ho visto che fino a che non si fanno attivazioni di fibra connettorizzata ne rimane solo una (per diagnostica?)

      EliaBerti

      1) D'accordo. Seguendo il tuo ragionamento (proviamo per esempio a ragionare con il minimo sindacale) un singolo operatore al PFS potrebbe avere 16 utenze e questo mi sembra del tutto inverosimile nonché poco sensato. I PFS ne servono diverse di abitazioni e palazzi. Basta fare un ragionamento matematico e probabilistico: prendiamo le tue supposizioni, 8 operatori e stiamo appunto a 16 slot per ciascuno, quindi 128 utenze. 128 utenze voglio dire è dalle mie parti una via con 10 palazzini e qualche casa singola/doppia (del resto armadi ce ne sono parecchi, ma se servissero poche utenze e con un minimo di ridoandanza ne dovremmo vedere uno ogni 50 metri). Attenzione che così stiamo coprendo dando per scontato che il mercato si spalmi esattamente su tutti gli 8 operatori disponibili (ma non è così!). Non è un po irrealistico? presumo che ogni operatore non dico possa arrivare a dimensionarsi in virtù di un monopolio per quella zona, ma neanche a questa situazione. Non potresti neanche "devolvere" rami ad altri operatori più presenti perché basterebbe in futuro 1 solo utente che volesse l'operatore y e non x per il quale conseguentemente dovresti avere il minimo sindacale di 16 slot al PFS, quindi vedi che virtualmente gli slot si riducono necessariamente per garantire più operatori, non è come un VULA, dove puoi esattamente portare un numero di fibre pari al numero di utenti, deve esserci per forza un sovrappiù.
      Capisci che superato il minimo sindacale per opratore di 16 a PFS già lo schema 1:4 in CNO diventa 1:2 (nel senso di 2x16 al PFS) se non proprio 1:1 quando vuole avere 64 utenze? (che alla fine, mi ripeto, per un singolo operatore non lo vedo irrealistico)

      2) Ed è quello che mi aspettavo pure io, invece vedo ovunque un solo cavo in entrata di fibra, quindi mi domandavo incuriosito quale fosse il principio

        Pdevo 2) Ed è quello che mi aspettavo pure io, invece vedo ovunque un solo cavo in entrata di fibra, quindi mi domandavo incuriosito quale fosse il principio

        Può essere un solo cavo che contiene più fili (fiber strands), cioè appunto il multifibra, non ha senso che ne entri solo uno. La fibra ottica è molto sottile, può trarre in inganno

        • Pdevo ha risposto a questo messaggio

          matteocontrini Può essere un solo cavo che contiene più fili (fiber strands), cioè appunto il multifibra, non ha senso che ne entri solo uno. La fibra ottica è molto sottile, può trarre in inganno

          E ci starebbe, però io li ho visti proprio connettorizzare dagli operai OF direttamente al momento dell'installazione del PTE, e a tutti gli effetti, spellata la guaina esterna e poi quella più interna di uno dei due cavi la fibra era una soltato che inseriva nel connettore e poi con l'apposita macchina terminava

          Pdevo un operatore non è obbligato ad avere un solo “slot” nel PFS, casomai ci fosse richiesta di più utenze, ne può mettere un altro, quindi il problema che 16 utenze siano troppe poche non si pone, è il minimo. 64 invece, nella maggior parte dei casi, sono troppe, soprattutto all'inizio, non ha senso occupare un intero albero per un solo PFS

          Pdevo Ho avuto modo di vedere molti PTE installati e in installazione dalle mie parti e vedo che al loro interno giungono da valle le fibre monomodali dei singoli utenti, ma da monte è in arrivo dal PFS un cavo contenente 2 sole fibre (una rossa e una verde), delle quali 1 sola viene connettorizzata e l'altra presumo serva di backup.

          Di solito questo setup lo vedo nelle installazioni FlashFiber, dove appunto hanno solo due rami.
          Credo che usino tutti e due, però.

          Su questa differenza architetturale ne avevamo gia parlato in un altro tread ma non cosi specificatamente, credo pero che manchino dati progettuali certi su quale sia poi veramente l'archiettura messa in campo.

          Per esperienza ti posso dire che sulla rete OF i punti di splitting sono due distinti, (come giustamente sottolinei) che danno flessibilità ma anche doppio lavoro/guastabilità; poi i CNO in pozzetto sono noiosi da aprire, e ciò che è nei pozzetti necessita sempre di piu manutenzione (sicuramente chi ha fatto il progetto madre avrà avuto le sue buone ragioni) potrebbe essere una scelta progettuale rimasta come retaggio della architettura INFRATEL (che è tutta in pozzetti, almeno dalle mie parti) nella realtà poi ne ho viste anche 3 e con soluzioni tecniche sempre diverse. Credo non siano state scelte ponderate di OF ma solo scelte operative di chi esegue materialmente il lavoro (che poi magari danno luogo anche ai mancati collaudi di cui parlava Bellezza).

          Il ragionamento sull'utllizzo è sensato quello di OF: splitto 1:4 arrivo in PFS con potenzialmente 8 alberi diversi (anche operatori diversi) con 2 sole fibre e poi le distribuisci come meglio credo, se proprio si vuole cercare il pelo forse non avrei messo il CNO in pozzetto ( e magari in alcune zone è in un armadietto) perche è sempre piu problematico.

          L'architettura FF è come dici te, pero sulla carta divisa 50 e 50 con FW quindi si divisono le fibre e gli splitter esattamente a metà.

          L'archiettura TIM Wholesale invece essendo piu recente hanno ristrutturato mettendo tutti gli splitting all'armadio.

            Quello che mi chiedo è se i 4 rami di uno splitting PFP vengano mandati in 4 PFS diversi o tutti nel medesimo.
            Spero la prima, per poter garantire maggiore flessibilità.
            Così sei costretto a usare un nuovo albero se fai 16 clienti in un PFS sullo stesso ramo.

              andreagdipaolo il CNO del PFP serve proprio per dare la flessibilita necessaria a mandare le fibre in uscita dallo splitter 1:4 verso dove vuoi te (ovviamente all'interno del range di PFS "figli" di quel PFP.

              in un PFP arriv aun cavo da 192 e di solito vede almeno 16 PFS hai modo di girarteli come ti pare in questa maniera.

              Credo che si possa fare un appunto solo sul pozzetto (che necessita apertura, svuotamento acqua e fango, giunzione a caldo e richiusura possibilmente ermetica) mentre in un armadio è tutto piu semplice (ma richiede piu autorizzazioni all'installazione fra suolo pubblico e belle arti ecc ecc)

              andreagdipaolo 4 PFS diversi.

              Appena rientro e sono dal PC vedo di rispondere alle varie domande (sempre se qualcuno non mi precede)

              andreagdipaolo Esattamente quello che pensavo io. Ovviamente mi riferisco a situazioni appunto di aree fortemente sviluppate e densamente popolate. credo che a quel punto non abbia senso per fare quattro armadi distinti in una grossa città fare 4 CNO in pozzetto, ma fai prima a portare diretto tutto in PFS (parere umile mio ovviamente). Poi il discorso cambierà per aree meno redditizie meno densamente popolate

              Per quanto concerne i PTE... io li vedo terminati al pari di FF (dove in quel caso hai 8+8 per via della duplice rete indipendente). Per questo non riesco a capirne il funzionamento! posso postare delle foto, vi è un solo "jack" fibra in entrata dal PFS terminato dal tecnico in fase di installazione (che appunto termina solo uno di due cavetti in fibra, come se adoperassero stesso cavo che usa FF per i ROE), successivamente le attivazioni le attestano utilizzando gli "slot" utente", ma non è che giuntino altro lato cavo PFS. Per questo sono curioso

              @sb3rla Molto interessante! grazie per la tua spiegazione. In pratica, come è plausibile, poi la realizzazione esecutiva è variabile da zona a zona e il progettista di specie gestisce al meglio la ripartizione secondo necessità
              In effetti considerando che al PFP ti arrivano 192 fibre, poi anche se ad un PFS servono 64 linee, 48, 32 o 16 che siano, tu splitti là per comodità e poi porti 4,3,2,1 cavi al PFS specifico conseguentemente. In pratica anche se ti servissero tutti e 64, a monte comunque non hai una fibra sola, ma ce l'hai assieme ad altre 191, quindi comunque da qualche parte prima del PFS la devi "estrarre" e dunque ci sta come cosa.

                Pdevo Per quanto concerne i PTE... io li vedo terminati al pari di FF (dove in quel caso hai 8+8 per via della duplice rete indipendente). Per questo non riesco a capirne il funzionamento! posso postare delle foto, vi è un solo "jack" fibra in entrata dal PFS terminato dal tecnico in fase di installazione (che appunto termina solo uno di due cavetti in fibra, come se adoperassero stesso cavo che usa FF per i ROE), successivamente le attivazioni le attestano utilizzando gli "slot" utente", ma non è che giuntino altro lato cavo PFS. Per questo sono curioso

                La fibra tra i PFS e i PTE è una punto-punto senza splitting, su rete OF.
                Su rete Metroweb e FlashFiber invece arriva un solo cavo per albero e viene splittato nel ROE.

                  andreagdipaolo Eh ma questo lo so pure io per teoria, però appunto vedo solo una fibra PFS-PTE, da qui la domanda. Poi vedo di fare delle foto del PTE 😉

                  Pdevo Ti posso assicurare che nel PTE ci arrivano tanti cavi quante utenze è pianificato siano. Di solito da 8 in su, andando a multipli. Non so se in caso di PTE "in cascata" ne esistano con meno di 8 fibre. Quando montano il PTE, come dicevo, mettono il connettore solo a una fibra, e poi quando attivano via via li mettono anche alle altre, che vengono "conservate" arrotolate nelle schede dietro al telaio con i supporti per le connessioni.

                    EliaBerti Ci credo eccome, il fatto è che io ho aperto i PTE, e dietro ci stanno solo due fibre in uscita dal cavo del PFS,anche volendo non ce ne sono proprio di "spaiate", questo mi fa molto strano. E parlo di OF, qui per noi in rigida FF non ha coperto e basta

                    • sb3rla ha risposto a questo messaggio

                      Pdevo In pratica, come è plausibile, poi la realizzazione esecutiva è variabile da zona a zona e il progettista di specie gestisce al meglio la ripartizione secondo necessità

                      Si a volte succede anche questo, ovviamente non credo sia la "norma", cioè i realizzatori avranno un po di margine di manovra rispetto al progetto, ma comunque per avere il collaudo il realizzato deve essere coerente.

                      Pdevo Ci credo eccome, il fatto è che io ho aperto i PTE, e dietro ci stanno solo due fibre in uscita dal cavo del PFS,anche volendo non ce ne sono proprio di "spaiate", questo mi fa molto strano. E parlo di OF, qui per noi in rigida FF non ha coperto e basta

                      Io non mi meraviglio piu di nulla ormai, puo anche darsi che tu abbia trovato un PTE con splitter chi lo sa', ovviamente sarebbe un caso isolato non è certo la norma. Sei sicuro non ci siano le giunzioni in una cartelletta dietro ai connettori? Facci due foto quando puoi per curiosita ormai...

                      andreagdipaolo La fibra tra i PFS e i PTE è una punto-punto senza splitting, su rete OF.

                      Sono tutte pto-pto se non si considera lo splitter al PFS :-)

                      Su rete Metroweb e FlashFiber invece arriva un solo cavo per albero e viene splittato nel ROE.

                      no sono cavi da 24fo pto-pto fra CNO e ROE, poi li usano alla bisogna splittandoli al roe.

                        @matteocontrini @sb3rla Stasera o domani vado a fare una foto all'interno PTE. Sono rimasto anche io perplesso e non me lo spiego, ho ben presente anche i ROE FF, ne ho visti molti dentro e fuori e mi faceva strano questo discorso, perché infatti se lo splitting avvenisse al PTE non potrebbe neanche funzionare il discorso multi-operatore e la permuta come lo abbiamo appunto analizzato. Sono in terraferma veneziana, progetto privato OF 2017-2018, offsettato di circa 1 anno dopo rispetto a TIM/FW e i PTE vengono attestati così. Immagino ci sia una spiegazione che mi sfugge

                        Piuttosto i multifibra li ho visti eccome, ma quelli li stanno posando laddove vi sono diverse case singole o piccole da servire e tutte in serie secondo la stessa trecciola dell'ENEL. In quel caso passano, non in modo coordinato rispetto alla posa dei PTE e dei cavi relativi, un multifibra preventivamente (un po come se vogliamo in analogia con la verticale dei grandi condomini) dal PTE per tutto un tratto fino all'ultima casa in cascata, a morire. Successivamente i tecnici alle attivazioni si limitano ad estrarre la fibra in facciata della singola abitazione, metterci un guscio apposito protettivo, e attestare al PTE. Non lo fanno con apparente criterio, vanno un po a sprazzi e singhiozzo, molto a singhiozzo e con conseguenze davvero paradossali talvolta. A volte ripassano piu volte col risultato di attaccare fascette su vecchie fascette dei cavi primari e su ulteriori fascette di multifibra di tornate precedenti, con di fatto un guscio di fascette che copre tuto e manco si vedono quasi più i cavi. Nel mio caso ad esempio non hanno fatto forse a tempo e io, avendo attivato presto (in realtà comunque mesi dopo la vendibilità), ho semplicemente sulla trecciola ENEL la mia fibra che si fa casa-PTE. Talvolta vedo e una e l'altra, perché poi passano pure il multifibra a distanza di mesi e mesi sopra ad alcuni cavi singoli di gente come me che ha attivato e quindi il lavoro è un po eterogeneo 😂😂

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