• [cancellato]

[cancellato] Eh sì, però alla fine a tendere nel futuro le strade saranno due: o translation (MAP-T, MAP-E, 464XLAT,...) o CG-NAT... Gli IPv4 sono finiti da anni, e la fama di connessioni e macchine in cloud non si arresta, con il risultato che diventeranno sempre più costosi (chi ne ha vuole monetizzare, e non gli do torto).
Chi è storico ed è riuscito a fare incetta 15 o 20 anni fa sta tranquillo, i nuovi player si trovano senza risorse e senza possibilità di miglioramento (a meno che Apple e il DoD non mollino un bel po' delle /8 legacy che hanno, ma non credo lo fanno "per la patria").

    • [cancellato]

    • Modificato

    [cancellato] la fama di connessioni e macchine in cloud non si arresta,

    Mi sa che per un po' sarà proprio il cloud a tentare di sottrarre IPv4 ad altri sistemi per far contento il classico sysadmin che "uelllllllla.... IPv6 c'ha troppi numeri, mica lo voglio usare io!" sottraendoli alle reti "consumer". che verranno migrate prima ad IPv6 con piccoli pool IPv4 condivisi per quello che non possono accedere direttamente in IPv6. Da quello che vedo AWS ad esempio nonostante le dimensioni non è proprio un pioniere dell'adozione di IPv6.

    Chissà se vedrò il ritiro di IPv4... è più facile che rilasci gli indirizzi il DoD che Apple... mi sa che questa un giorno ne approfitterà per affittare dispositivi iPV4 Edition - a prezzo adeguato, con indirizzo inciso in oro sullo chassis.

    Il DoD però da poco ha cominciato ad annunciare i blocchi che ha da anni non utilizzati - ha dato l'incarico ad una misteriosa società della Florida. Pare per evitare che lo facesse qualche provider criminale.

      • [cancellato]

      • Modificato

      [cancellato] Chissà se vedrò il ritiro di IPv4

      Che IPv4 venga ritirato guarda non ci credo nemmeno io, magna tranquillo come dicevano... però che possa venire ridimensionato ecco forse sì.

      [cancellato] sarà proprio il cloud a tentare di sottrarre IPv4 ad altri sistemi per far contento il classico sysadmin che "uelllllllla.... IPv6 c'ha troppi numeri, mica lo voglio usare io!"

      Sì e no. Il problema è sempre lo stesso di fondo: non sono compatibili gli uni con gli altri, e se devi mettere a disposizione un servizio usabile dal consumer qualunque, ti tocca avere anche macchine esposte in v4.
      È un cane che si morde la coda, fin quando gli ISP non daranno IPv6 massivamente i sysadmin vecchio stile non saranno incentivati a migrare, e a loro volta gli ISP senza una killer application in v6 non si sogneranno mai di sprecare soldi (secondo la loro visione) perché "tanto ho IPv4 da vendere"...
      Poi certo si potrebbe ottimizzare, per dire le macchine interne del cloud di un'azienda potrebbero usare IPv6, ma giustamente anche IPv4 privati RFC1918 indifferentemente, lasciando l'obbligo di avere v4 pubblicamente ruotabili solo alle macchine di edge/DMZ/load balancing che sia... in molti casi è già così (i private cloud che fanno pagare i cosiddetti floating IP a peso d'oro), in altri no (vedasi le macchinette VPS "general purpose").

      [cancellato] Il DoD però da poco ha cominciato ad annunciare i blocchi che ha da anni non utilizzati - ha dato l'incarico ad una misteriosa società della Florida. Pare per evitare che lo facesse qualche provider criminale.

      Mah questa non l'ho capita... in ogni caso non mancano esempi di prefissi IP annunciati a cappella, se non proprio ab-usati senza possederli (es. molte reti storiche assegnavano indirizzi sulla 1.0.0.0/8, ante-RFC1918 appunto, Hamachi si era inventato di usare qualcosa della 5.0.0.0/8, e me ne sto dimenticando di sicuro molti).
      Poi, vogliamo parlare di una intera /8 sprecata per il localhost?? A che cappero serve, non ne bastavano di meno?
      Qui IMHO tirata d'orecchie a IPv6... ne avete a braziliardi, e mi dedicate solo un indirizzo al loopback (::1)??? Cacchio vi costava dedicare almeno il prefisso 0:0:0:0::/64 al localhost? O 0:0:0:1::/64 toh, per non confonderlo con l'IP "nullo", almeno uno può mettere in listen più servizi sulla stessa lo.

      IPv4, inutle nasconderselo, ha fatto il suo tempo (egregiamente, sia chiaro!)... patisce ora terribilmente decisioni prese a cuor leggero quando il mondo (connesso) era molto più piccolo, e le idee si potevano ancora sintetizzare su un fazzoletto di carta. 😉

        • [cancellato]

        [cancellato] se devi mettere a disposizione un servizio usabile dal consumer qualunque, ti tocca avere anche macchine esposte in v4

        Vero, però se cominci appunto a spostare prima i "consumer" verso IPv6 poi ti bastano i front-end in IPv6. In quel modo puoi tentare di riservare IPv4 alle connessioni "B2B" dove tenti di far soldi vendendo servizi distribuiti, e dove non vuoi inimicarti troppo sysadmin e sviluppatori "pigri" causando problemi di migrazione - gli indirizzi RFC1918 li puoi usare internamente fino ad un certo punto fra reti di clienti diversi. Mia previsione, sia chiaro, magari sarò clamorosamente smentito. Però ci vedo qualche telco indebitata (o semplicemente avida) vendere qualcuno dei suo blocchi IPv4 ad AWS/Azure/Google/etc. se li pagano bene.

        [cancellato] Mah questa non l'ho capita...

        È la spiegazione ufficiale che hanno dato. È vero che ci sono sempre più spammer & C. che tentano di annunciare blocchi "dimenticati", e questi pian piano quando possibile sono stati riassegnati, ma andare a cercarsi guai con il DoD...

        [cancellato] Poi, vogliamo parlare di una intera /8 sprecata per il localhost??

        Sarebbe da usare per il cloud... un enorme "localhost".... 😁

        Per un utente utonto, che non ha tempo di aggiornarsi sulle infrastrutture di rete vi chiedo: che tipo di problemi potrei avere con un passaggio a MAP-T?
        A parte essere praticamente costretto ad usare il loro router che mi pare di aver letto non essere al top delle prestazioni, soprattutto dal punto di vista wifi.
        Ci possono essere problemi per servizi esposti come dispositivi smart home o per l'apertura di porte/reindirizzamenti sulla rete interna?
        Il passaggio a MAP-T lo faranno per tutti o solo per i clienti con FTTH?

        Grazie

          • [cancellato]

          • Modificato

          FilippoLunardi Ci possono essere problemi per servizi esposti come dispositivi smart home o per l'apertura di porte/reindirizzamenti sulla rete interna?

          Sì, perché con MAP-T ogni cliente ha a disposizione in IPv4 un intervallo di porte predefinito. Ad esempio con mapping 1:16 ad ogni cliente vengono assegnate 4096 porte, il primo da 1-4096, il secondo 4097-8192, e via così. Questo significa ad esempio che il secondo non può mappare la porta 80 o 443 per un web server. Sky dice che per questa "minoranza" userà un mapping 1:1 degli indirizzi - ma non è chiaro ancora come lo gestirà.

          FilippoLunardi Il passaggio a MAP-T lo faranno per tutti o solo per i clienti con FTTH?

          È un problema di disponibilità di indirizzi IP da assegnare da parte di Sky, non dipende dal tipo di trasporto fisico. Immagino lo faranno per tutti.

          FilippoLunardi mi pare di aver letto non essere al top delle prestazioni, soprattutto dal punto di vista wifi.

          Il problema del WiFi lo risolvi anche disabilitandolo sul router e usando AP separati, ma finché il supporto per MAP-T è ben poco diffuso sei costretto comunque ad usare il router Sky per la connessione qualsiasi cosa poi ci metti a valle.

            [cancellato]
            Grazie mille, io mi ritrovo nella "minoranza" allora se le cose stanno così, poi sarà simpatico capire come gestiranno la cosa effettivamente, nel senso che se si fidano dell'utente finale per sapere se ha servizi esposti che richiedono l'uso di una porta specifica ci sarà da ridere, forse non pensano che nel 2021 ci siano persone che usano servizi avanzati attraverso internet...
            Per la domanda se farlo solo su FTTH, in effetti era abbastanza idiota, non ho pensato prima di scrivere

              [cancellato] ma non è chiaro ancora come lo gestirà

              La mia opinione è che per il cliente più ammanigliato basterà una chiamata al servizio clienti e rimappano sul profilo 1:1.

              FilippoLunardi forse non pensano che nel 2021 ci siano persone che usano servizi avanzati attraverso internet...

              Diciamo però la verità: a volte c'è gente che vuole aprire porte a caso non avendo totalmente idea di cosa stia facendo/a cosa serva/come funzioni, vedi videogiocatori che "devo aprire le porte per abbassare il ping!"
              Se invece hai una telecamerina col cloud, non ti serve nemmeno aprirle, usi l'app.

                [cancellato]
                Se facessero CG-NAT + IPv4 dedicato su richiesta come fastweb non sarebbe affatto male!

                  • [cancellato]

                  • Modificato

                  FilippoLunardi nel senso che se si fidano dell'utente finale per sapere se ha servizi esposti

                  No, non si fidano dell'utente. Da quello che ho capito dalle loro slide pensano di usare un software sviluppato o sponsorizzato da Comcast chiamato Webpa (https://github.com/xmidt-org/webpa) per leggere direttamente dal dispositivo lo stato e probabilmente anche l'utilizzo - almeno per gli utenti che usano il router Sky. Come lo possano fare con utenti con "modem libero" - visto che con OpenWRT dovrebbe essere possibile usare MAP-T non si sa. Magari basterà:

                  x_term La mia opinione è che per il cliente più ammanigliato basterà una chiamata al servizio clienti e rimappano sul profilo 1:1.

                  Però per ora non si sa.

                  hitech95 Se facessero CG-NAT come fastweb non sarebbe affatto male!

                  CG-NAT è comunque dual-stack (e quindi richiede una rete IPv4 lato ISP) ed è stateful. In MAP-T il tuo router non vede una rete IPv4 sulla WAN - su quel lato è tutto e solo IPv6, e questo semplifica il design e la gestione della rete. MAP-T è anche (quasi) stateless, e anche questo è un vantaggio per l'ISP.

                    [cancellato] CG-NAT è comunque dual-stack (e quindi richiede una rete IPv4 lato ISP) ed è stateful. In MAP-T il tuo router non vede una rete IPv4 sulla WAN - su quel lato è tutto e solo IPv6, e questo semplifica il design e la gestione della rete. MAP-T è anche (quasi) stateless, e anche questo è un vantaggio per l'ISP.

                    Ormai il dual stack lo hanno implementato. E se il problema più grosso è il discorso IPv4 con il CG-NAT lo possono arginare finchè MAP-T non è più comune. Comunque vedremo cosa succede...

                    Ispirato dalla tua FR ne ho aperto una anche su OPNsense:
                    https://github.com/opnsense/core/issues/4983

                    • x_term ha risposto a questo messaggio

                      hitech95 Ormai il dual stack lo hanno implementato.

                      Ma il loro obiettivo è dismettere totalmente IPv4 in rete di trasporto per loro, quindi spegnerlo quando la migrazione sarà completata. Per fare CG-NAT serve hardware dedicato, i router hanno bisogno di schede acceleratori, roba varia che costa, più che implementare una soluzione stateless come appunto MAP-T anche se ostica. Dal loro punto di vista è meglio così.

                        • [cancellato]

                        • Modificato

                        x_term Tanto più che l'hanno detto, fisicamente con i loro apparati gli è costato una licenza.

                        L'alternativa era continuare con il dual stack e fare CG-NAT, ma hanno detto che non ce la fanno a gestirlo dal punto di vista traffico e performance con la loro proiezione di user base.

                        Ora, se mi chiedi che dati di clientela vogliano avere, non lo so... Anche se hanno detto di aver previsto mi pare 15 /15 per i clienti dietro MAP-T... Coprono abbondantemente tutta la popolazione italiana (1.5M di indirizzi per 16 utenze cadauno... 30M di contratti? Mi par tantino).
                        Però se puntano a diventare la nuova TIM non è che si possa pensare di mettere tutti in CG-NAT.

                        Anche pensando ad un CG-NAT per chi non supporta il MAP-T... Come veicolano il traffico IPv4 su una access solo IPv6? Fanno PPPoE? Torniamo indietro come i gamberi?
                        Perché di GRE su IPv6 e altre amenità, hai voglia a farle digerire al routerino preso nel fustino del detersivo.

                          [cancellato] hai voglia a farle digerire al routerino preso nel fustino del detersivo.

                          ...pure a quello preso su amazon...

                          itreb @ErnyTech Ma che modello di TP-link è?

                          Ho provate a cercare la versione di router sull'emulatore delle web-gui di TP-link ma non ho trovato quale permette di farlo

                            Arix88 vx220-g2v

                            • Arix88 ha risposto a questo messaggio

                              ErnyTech Grazie mille 🙂

                              14 giorni dopo

                              [cancellato] L'alternativa era continuare con il dual stack e fare CG-NAT, ma hanno detto che non ce la fanno a gestirlo dal punto di vista traffico e performance con la loro proiezione di user base.

                              Ora, se mi chiedi che dati di clientela vogliano avere, non lo so... Anche se hanno detto di aver previsto mi pare 15 /15 per i clienti dietro MAP-T... Coprono abbondantemente tutta la popolazione italiana (1.5M di indirizzi per 16 utenze cadauno... 30M di contratti? Mi par tantino).
                              Però se puntano a diventare la nuova TIM non è che si possa pensare di mettere tutti in CG-NAT.

                              Ma giusto per capire: Fastweb allora come fa ad attivare sempre in CG-NAT da 20 anni con la base clienti che ha?

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