Enel-Fix Antitrust, che come noto, non da pareri preventivi ma ex post

L'antitrust dovrebbe però anche dare delle valutazioni antecedenti alle stesse fusioni (leggasi porcate). Ad esempio quando fu per la fusione Wind + Tre l'autorizzazione fu data solo con la garanzia del quarto operatore subentrante (Iliad). Quindi le cose secondo me sono 2:

  • O vanno a colloquio informale con la Commissione UE per verificare se sia fattibile la fusione (magari anche con la scusa del piano nazionale di riforme che per avere i soldi del Recovery passerà per la Commissione);
  • Preparano tutte le carte e quando sarà da passare per l'antitrust europeo valuteranno, se bocciato o con prescrizioni cercheranno di risolvere (poi è da vedere la motivazione del rifiuto).

Comunque ritengo più probabile la prima, CDP alla fin fine è sempre del MEF, una valutazione informale dalla Commissione UE la potrà pure avere...

Come sempre, per le news, bisognerà aspettare la chiusura della borsa.

matteocontrini Ma sarebbe normale, se no la cosa non reggerebbe, verrebbe bocciata da chiunque(... eccetto Tim 🤣)!

matteocontrini certo, e ci mancherebbe pure..... però la frase prima recita : "L'accordo tra Cdp e Tim, si fonda sull'assegnazione del controllo della societa' unica della rete all'ex monopolista" e questo resta un macigno sul futuro che nessun veto della CdP potrà mai arginare, soprattutto se col prossimo autunno caldo i problemi debitori e occupazionali di TIM prenderanno il sopravvento sull'agenda, con buona pace dei progetti di estensione della fibra ottica nel paese che diverranno istantaneamente secondari. Garantito al limone

    Cosmopolithanks soprattutto se col prossimo autunno caldo i problemi debitori e occupazionali di TIM prenderanno il sopravvento sull'agenda, con buona pace dei progetti di estensione della fibra ottica nel paese che diverranno istantaneamente secondari.

    E verrà usato il golden power per far andare cdp a più del 50% di share.

    (seeee magari, io ci spero, ma non succederà mai, sempre che sia possibile una cosa del genere)

      davidebissoli97 siamo tutti liberi di fare le anime belle e aggrapparci graniticamente alla sola scriptura, ma ne ho viste fin troppe di epopee del Capitalismo all'Italiana per non conoscere i miei polli e sapere benissimo come andrà a finire il film...

      PS: ultimo esempio in ordine di tempo il caso autostrade....dalla revoca della concessione e alle autostrade che tornano pubbliche siamo passati alla solita CDP che doveva subentrare ai Benetton, poi nemmeno quello, poi non esce manco Atlantia da Aspi( notizia di oggi)....

      #echevvelodicoaffá

        Cosmopolithanks Siamo capitalisti con le tasse, con i dividendi e con le buonuscite ma siamo comunisti con gli esuberi e il debito privati.

        Che cosa strana!

        matteocontrini CorCom dice niente maggioranza per CdP.

        Cambio discorso, ma Vodafone, WindTre, Iliad e altri operatori ad esclusione di FW e Tiscali hanno dichiarato intenzioni di firmare accordi con FiberCop o prenderne parte in qualche modo?

        • 03tt4m ha risposto a questo messaggio

          uadopo Da quel che mi è sembrato stanno aspettando che si delinei meglio la situazione per poi valutare, penso l'idea sia quella che facciano una sorta di Co-investimento

          Nel mentre, per chi volesse seguire qualcosa dopo i prevedibili titoli glorificanti post cda

            matteocontrini

            Come contrappeso, Cdp avra' invece la maggioranza in cda, godendo di importanti poteri di veto. A Tim spettera' l'indicazione dell'amministratore delegato, che dovra' avere il beneplacito della Cassa. Viceversa per il presidente: sara' nominato da Cdp con il placet di Tim

            Queste cose alla lunga non hanno mai funzionato.. se qualcuno si mette di traverso si blocca l'azienda. Se le premesse sono queste la governance può diventare debole e sono film già visti.

            Piuttosto mi aspettavo più dettagli sui "paracadute" che prevedono in caso di intervento negativo dell'antitrust / commissione europea.

            Poi da Tim mi aspettavo di meglio.. cedere controllo sulla rete.. ma anche accordi per far transitare i dipendenti e parte del debito in Fibercop.

            ThomasGallo

            Sicuramente aspettano di vedere che papocchio creeranno con quel progetti di Fiber(marciorame)Cop, in maniera tale da picchiare giù forte e in maniera definitiva. Una mossa attendista per trarne un vataggio.

            [cancellato] TIM ha in programma un ingente piano di decommissioning di centrali, quindi da quel punto di vista non mi stupirebbe, per lei sono solo dei costi, meno ne ha da mantenere accese meglio sta.

            Questa mi pare una cosa positiva. Ma fino a che si terrà il rame non potrà dismetterle.

            Enel-Fix Repubblica di oggi continua con la maggioranza di Cdp in Cda:

            Anche se ha la maggioranza in CDA, l'AD è scelto da Tim, poi chi nomina i vari dirigenti nelle posizioni strategiche? Sicuramente Tim, quindi va a farsi benedire la terzietà della governance.
            La governance terza non passa solo dal numero di componenti del CdA, ma soprattutto da chi controlla tutte le posizioni chiave in azienda, dai dirigenti fino ai manager, coloro che hanno anche poteri esecutuvi e strategici.

            Segnalo questa bellissima intervista (lunga) di Francesco De Leo, il quale spiega con chiarezza tutti i dubbi su questa rete unica a marchio tim e sulla fragilità di tale progetto. Inoltre spiega molto bene le difficoltà di tim sul lato strategico (di avere ancora comportamenti da monopolista e di aver sfruttato questo vantaggio solo in ottica domestica) e di quanto non conti niente nel panorama delle telecomunicazioni europee.
            Bellissimo inoltre il parallelismo di questa situazione con il primo salvataggio di Alitalia assicurandole il monopolio sulla tratta Roma-Milano e snobbando il problema - reale - che arrivava dalla TAV. (Tratta Roma-Milano sta al marcio rame, come la TAV sta alla FTTH).

            https://www.key4biz.it/rete-unica-f-de-leo-percorso-frettoloso-mercati-freddi-obiettivi-poco-chiari-progetto-a-rischio-stallo/319017/

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