geranom Hai una visione estremamente chiusa e limitata della cosa.
Gestire una "smart grid" composta da centinaia di produttori decentralizzati non è assolutamente semplice, la rete non può accumulare energia ma è costretta a produrre in ogni istante esattamente ciò che viene consumato, né più né meno; il fotovoltaico per sua natura poi è molto aleatorio come produzione, e paradossalmente per la rete è più semplice gestire una casa che di giorno "non esiste" perché accumula al suo interno l'eccesso di produzione e lo va ad usare nel primetime 18-21 in cui c'è il picco di assorbimenti per cucinare la cena è molto meglio di una che di giorno ha picchi di produzione che poi spariscono perché passa la nuvola sopra e poi di sera "beve" come se l'impianto non esistesse.
geranom Non c'è un interesse ambientale nel farti consumare elettricità prodotta dal fotovoltaico di notte nel momento in cui di giorno continuiamo a produrre in modo maggioritario corrente col gas
Trasportare energia nella rete in giro per il Paese non è affatto gratis, ad ora i dati parlano di almeno un 10% di perdite di rete; mantenere quanto più localizzate produzione e consumi permette di non caricare la rete e quindi di ridurre le perdite.
geranom I sistemi di accumulo a batteria non sono la soluzione, uno scenario net zero economico non ne fa largo uso:
R&N60
Ah-ahn...
Nello scenario RES “il mix con il minimo LCOTE richiede (di) istallare complessivamente ulteriori [...] sistemi di accumulo con capacità di 1,15 TWh e potenza di 144 GW. [...] con un LCOTE di 103 euro/MWh, lo scenario RES è, tra quelli con generazione 100% rinnovabile, il meno costoso”.
“Nello scenario R&N60 sono ammesse centrali a fissione nucleare o fusione [...] È necessario inoltre istallare una [...] capacità dei sistemi di accumulo [...] a 0,2 e 0,4 TWh, rispettivamente [...] Il minimo LCOTE risulta 85 e 89 euro/MWh, rispettivamente”.
Caduti gli occhiali?
geranom . Le batterie attualmente non sono una buona soluzione e a meno di rivoluzioni nel settore (e non se ne vedono all'orizzonte) non lo saranno neanche in futuro.
Tutti cretini i produttori che da anni stanno investendo miliardi su miliardi per R&D nel settore? Auto elettriche ti dice niente? Ti stai arrampicando sugli specchi per difendere una tesi che non ha appigli.
Poi se sia giusto o meno incentivarlo con contributi specifici oltre alla detrazione in fattura al 50% se ne può parlare e ognuno ha la sua visione, ma è innegabile che se si vuole considerare maggiormente fonti rinnovabili a produzione aleatoria servono accumulatori in grado di "spianare" i picchi di produzione e di domanda, altrimenti non se ne esce.
simonebortolin un investimento, non è come quando cambia una auto e ti fai i conti se conviene cambiarla o meno in base a quanti millilitri di gasolio risparmi,
Cambiare un'auto è sempre una spesa, non è mai un investimento... non hai un ritorno economico nella cosa, è una mera uscita di cassa.
geranom In questi ultimi due anni hanno installato accumuli solamente perché col 110% erano gratis ed hanno generato questa distorsione del mercato che non ha ragione di esistere.
geranom Poi lo stato è fantasioso e sa sempre sorprenderci quanto si tratta di sprecare miliardi, spero vivamente però che non commetta l'errore 110% nuovamente
Attenzione che il 110% è nato solamente con lo scopo di abbattere i consumi energetici e di produzione di CO2 delle abitazioni domestiche. Su questo aspetto ha centrato perfettamente l'obiettivo, che poi i soliti sciacalli ci abbiano mangiato sopra giocando sui prezzi è un altro paio di maniche, ma d'altronde li hai riportati tu gli studi su come possa essere creata una rete di produzione di energia sostenibile ed economica, e in questo rinnovabili, fotovoltaico e accumulo stazionario hanno voce rilevante nel contesto...