Motoro le altre se ne stanno con la tecnologia che avevano ADSL o FTTC perche' i loro utenti non hanno alcun interesse ad avere maggior banda (per arretratezza culturale e/o informatica).

Perdonatemi questo OT: quello che dici è probabilmente vero per la maggior parte delle persone, ma non per tutti. Prendiamo il mio caso. Come ho già avuto di dire in altri post, dopo anni di disservizi, finalmente la mia FTTC sta funzionando. Da quello che leggo sul forum invece, è proprio la FTTH che soffre (come forse è anche giusto che sia) ancora di problemi di stabilità, dovuti probabilmente alla sua "giovane età". Capita, quando la connessione FTTH va giù, di rimanere senza connessione anche per giorni. Insomma, ora come ora, paradossalmente, io rischierei un peggioramento passando dall'FTTC all'FTTH, considerando tra l'altro, l'uso che faccio di internet, e che al momento non ho bisogno, ad esempio, di elevate velocità in up Ovviamente, pochi concorderemo con ciò che ho scritto, come mi è già stato fatto notare, sostenendo che sono fortunatamente casi isolati e che la qualità e stabilità della fibra sono indiscutibili, ma tant'è... Tra l'altro, il mio comune ha stipulato il contratto privato con OF nel giugno o luglio del 2018, e dai 18 mesi previsti, ne sono passati il doppio ed io ancora non ho la fibra (nel mio circondario invece c'è, quindi magari l'anno prossimo...), quindi mi è francamente passata anche la fantasia: come si dice, passato il santo...

Gandalf1964

Da quando la Telecom e' diventata privata, i suoi azionisti non hanno potuto che farle prendere decisioni economicamente sostenibili e la FTTH e' diventata sostenibile soltanto perche' lo Stato ha messo soldi a fondo perduto e ne ha promessi altri sempre a fondo perduto o comunque a condizioni vantaggiose (nel PNRR), quindi la FTTH e' sostenibile OGGI pur con i rischi del caso quando ci sono dimezzo finanziamenti pubblici e rete secondaria in rame da ricablare in toto o quasi, almeno come tendenza.
E' vero che sulla questione "sostenibilita' economica" ha influito anche la modalita' con cui e' stata privatizzata la Telecom e la scarsita' di capitali propri dei soci privati: in soldoni, chi ha acquistato le azioni le ha pagate facendo fare debito alla societa' acquirente e questo debito (finanziamenti bancari) e' poi finito nella stessa Telecom all'esito di operazioni di fusione tra la societa' acquirente delle azioni e la Telecom stessa che non e' il caso di ripercorrere una per una, perche' quello che interessa e' che una parte dei ricavi della telecom poi TIM va a ripagare i debiti delle varie scalate ogni volta che il controllo e' passato di mano in mano.
Ma resta il fatto che, a prescindere dall'avere o meno i soldi, anche l'averceli avuti tutti non vuol dire che sarebbero poi stati investiti in FTTH perche' la cosa sarebbe stata antieconomica.
Tra tanti vi segnalo questo studio del MISE dell'anno 2013 che dal punto di vista economico ha stimato i costi di realizzazione di una rete secondaria in FTTC oppure in FTTH
https://www.mise.gov.it/images/stories/comunicazioni/Staff_CapoDipartimento/Div.I/Confronto_economico_tra_soluzioni_FTTx_ita.pdf
riportandovi le conclusioni (anno 2013)

""Il confronto economico tra le varie soluzioni FTTx analizzate evidenzia come la differenza
tra una scelta e l’altra, in termini di investimenti richiesti e tempi di rientro, sia notevole. Per la
scelta tecnologicamente ottima, anche in termini di evoluzione nel lungo termine, la FTTH/P2P, il
vincolo economico sembra rappresentare un ostacolo attualmente insormontabile e tale da non farne
prevedere uno sviluppo nel breve termine. Non è un caso che in Italia l’unico operatore che aveva
iniziato, ormai quasi 10 anni fa, uno sviluppo di tipo FTTH è stato un operatore alternativo che,
dopo un primo sviluppo limitato di fatto ad alcune zone di Roma e Milano, non ha replicato il
modello, mantenendo ormai ferma da tempo la propria customer base in fibra.
Analizzando i risultati dell’esercizio numerico fatto nel presente lavoro, non va poi
dimenticato che le condizioni ed i parametri scelti sono stati estremamente favorevoli, ed
assimilabili a quelli di una zona densamente urbanizzata; ciononostante anche in queste condizioni
la soluzione FTTH/P2P risulta estremamente costosa. L’analisi di sensitività ha messo ancor più in
rilievo il fatto che solamente alcune limitate zone ad alta redditività e presumibilmente molto
urbanizzate potranno avere una certa attrattività per un ipotetico investitore.
Non è quindi un caso che al momento la maggior parte degli operatori si stia orientando
verso soluzioni a costo minore. In particolare, a parte casi molto particolari, al momento sembra
essere la FTTC la tipologia di soluzione che si andrà maggiormente ad implementare
nell’immediato futuro. Si tratta evidentemente di un primissimo passo verso lo sviluppo di una rete
effettivamente di “nuova generazione”, mantenendo infatti questa soluzione ancora una parte
sostanziale in rame. La realtà è che al momento la domanda non è tale da giustificare bande
dell’ordine di 100Mbit/s come valore di riferimento ed una scelta del genere rappresenta una
comprensibile cautela da parte degli operatori. Ma tra qualche anno le cose potrebbero cambiare;
basti considerare che meno di 15 anni fa la quasi totalità degli accessi erano a 64kbit/s in modalità
dial-up!""

Ora, andiamo avanti all'estate 2020: c'e' stato il lockdown che ha fatto schizzare la domanda di connessioni veloci, c'e' nell'aria la possibilita' di ottenere consistenti finanziamenti europei per lo sviluppo di reti veloci e c'e' un operatore che queste reti le sta gia' facendo (Openfiber): se vuoi prendere quei fondi e fare la rete FTTH (tecnologia top perche' rappresenta lo stato dell'arte ed e' future proof, su quei cavi in fibra, cambiando gli apparati alle estremita' avrai connessione anche tra 100 anni, scusate se e' poco) hai due possibilita' come incumbent (TIM): o ti fondi con Openfiber e fai l'operatore unico (ma la scelta e' politico/governariva con difficolta' ai massimi livelli in primis in Europa per ragioni di antitrust) oppure fai una societa' che rispettando le regole antitrust ti consenta di agire senza incorrere in abuso di posizione dominante (come era successo per il mitico progetto Cassiopea dell'AD di Telecom che all'epoca era Cattaneo). Questa societa' dello scenario 2 e' Fibercop e il fondo KKR i suoi miliarducci li ha messi scommettendo sulla fattibilita' e sostenibilita' economica dell'FTTH raggiungibile grazie ai fondi pubblici e ai meccanismi di premialita' sugli investimenti di cui al PNRR.
Non e' che allora la rete unica non si fara', perche' si puo' sempre arrivare alla fusione Openfiber Fibercop, e' che pero' ci arrivi con i cantieri aperti e i lavori in corso anche lato TIM, che ha fatto una mossa davvero azzeccata (questa volta).

Quindi e' tutto avvenuto nella logica di un privato (TIM) che non puo' scegliere la miglior soluzione tecnologicamente possibile perche' come tutti i privati i soldi li puo' investire solo se poi c'e' un ritorno economico: anch'io vorrei una connessione dedicata p2p a 10GBits ma siccome il grano da investire per averla non avrebbe un ritorno economico definibile come "profitto" (in comparazione col rendimento finanziario che quei soldi investiti altrove mi potrebbero dare), allora mi devo tenere la FTTC fino a che non arrivera' la FTTH.

Ciao
Claudio

    Motoro

    ti ringrazio per il documento del mise interessante,
    mantenendo i tempi forniti da fibercop per le realizzazioni della ftth nelle varie località
    sembrerebbe calcolato per far si che il ritorno dell'investimento sulla fttc di tim sia completo
    e quindi documentando ulteriormente che la vdsl si è dimostrata una tecnologia ponte tra la adsl e la ftth
    realizzata anche per far fronte ad una ridotta disponibilità finanziaria nel periodo storico di telecom

    5 giorni dopo

    nikita non la vedo bene per Cdp

    Perdonate l'ignoranza, ma se TIM vuole il controllo sulla rete unica e Bruxelles dice che la rete unica non s'ha da fare, dove sarebbe il margine di manovra?

      nikita ti rispondo così, nel mio comune a 2km da milano

      copertura prevista OF 2017
      aggiornamento copertura prevista OF 2020
      copertura prevista fiberop 2023
      copertura prevista "bando fibra italia" (non ricordo il nome) 2026
      Le cose cambieranno, ma mai cambieranno

      questo non vale solo per me e per la mia via, vale per la stragrande maggioranza delle vie e ripeto, parliamo di condomini da 80 appartamenti, nuove costruzioni da 400/500K€ attaccati a Milano.
      non oso pensare cosa sia fuori (si lo so, sono originario delle Marche e torno spesso a casa).

      L'Italia è questa e questa rimarrà. Se non vi piace, prendetevela con i vostri genitori che si sono adagiati quando avevano le briciole (a noi non restan nemmeno quelle)

        nikita La Rete Unica per Bruxelles non è altro che un morto che cammina, solo che a Roma qualcuno ancora non l’ha capito.

        Ma non sarà che l'hanno capito benissimo, ma non possono dirlo per non aprire qualche vaso di Pandora?

        • [cancellato]

        sursumcorda Bruxelles dice che la rete unica non s'ha da fare, dove sarebbe il margine di manovra?

        Gubitosi spera che il governo in qualche modo forzi la mano nonostante le obiezioni di Bruxelles, un po' come è successo con la vicenda Alitalia, magari con la scusa dell'interesse strategico nazionale - cosa però assai difficile da asserire con KKR, Macquarie e Elliot come soci - anche Vivendi ma almeno quella è europea.

        Solo che lì la pandemia ha cambiato le carte in tavola con tutte le compagnie aeree in crisi e necessarie di aiuti. Il reparto telco invece economicamente è stato beneficiato dalla pandemia quindi è ben difficile che si possa forzare la mano senza conseguenze.

        PippoGi Che ridere sti articoli del sole 24 ore.

        Sì - credere che la rete unica comporterebbe automaticamente una copertura più capillare in meno tempo è puro wishful thinking. Del resto lo scrive "Il loro obiettivo è massimizzare il profitto" - ma questo non avviene automaticamente "massimizzando la copertura del territorio ed i clienti" - con le logiche attuali del breve termine avviene invece facendosi dare soldi pubblici e investendo il meno possibile dando il minimo indispensabile ai clienti. Altrimenti avremmo avuto già almeno la FTTC ovunque da anni. Abbiamo visto con la FTTCovid quanto era facile...

        Quanto al "per farlo le aziende devono essere gestite al meglio" abbiamo visto AD scappare con il bonus (Cattaneo), aziende di progettazione fallite, palesi violazioni della normativa antitrust sanzionate da AGCM, e pessima gestione del piano BUL. Basta veramente iniettare miliardi per cambiare le cose?

        Ma quell'articolo rappresenta una certa corrente dell'industria italiana... che vuole tanti soldi dei contribuenti per fare poi poco o niente tranne che per gli azionisti che passano all'incasso (Autostrade docet). Se non c'è concorrenza tanto meglio, si tagliano gli investimenti più facilmente.

        • Emmeci ha risposto a questo messaggio
        • sb3rla ha messo mi piace.

          [cancellato] Ma quell'articolo rappresenta una certa corrente dell'industria italiana

          è letteralmente il giornale di Confindustria, infatti se fai la tara di certi articoli ti esce fuori la parte non "ideologizzata", ovvero che Telecom non vuole avere concorrenti ma non vuole lo scorporo e cerca l'aiuto dello stato tramite i vari partiti politici.

          • od1n0 ha risposto a questo messaggio

            Emmeci Molti sono liberisti quando fa comodo . Ma lo stato e' ben accetto quando si devono privatizzare i profitti e socializzare le perdite.

              Diegodd San Donato Milanese a parte il "centro" e una piccola frazione, lasciate al arcio rame interi quartieri abitati. Con tanto di rete Metroring di fastweb lasciata a marcire (ci sarebbero già i cavidotti belli e pronti) ma niente.

                od1n0 Dalle mie parti si dice "liberisti con il c... degli altri!". 😅

                od1n0 Ma lo stato e' ben accetto quando si devono privatizzare i profitti e socializzare le perdite.

                è da anni che fanno cosi , sono innovatori solo con i fondi pubblici ma solo dai amici dei amici

                PippoGi Ma davvero il Sig. Sambuco pensa che, unendo le due societa', scavino piu' in fretta ed attivino piu' velocemente? 🤦‍♂️
                Mi chiedo se da quelle parti il sole picchi forte...

                L'unica cosa da fare urgentissimamente e' togliere la burocrazia per gli allacciamenti tombino/casa.

                  • [cancellato]

                  Folletto3000 pensa che, unendo le due societa', scavino piu' in fretta ed attivino piu' velocemente?

                  L'unico vantaggio è che forse essendo il personale per la posa della fibra "scarso" specialmente in certe aree geografiche ci sarebbe meno concorrenza magari per cablare nello stesso posto. Però l'altra faccia della medaglia è che appunto potrebbero ridurre le risorse necessarie e metterci più tempo perché tanto nessuno cablerebbe altrove togliendogli clienti. E quale governo riuscirebbe ad imporre ad una società privata di non accumulare ritardi, specialmente quando non c'è più altra scelta? Sì, possono tagliargli i fondi e tanto i cittadini rimangono senza rete veloce...

                  E c'è il risvolto occupazionale - OK gli interessi degli azionisti, ma non esistono solo loro, specialmente se i soldi ce li mette il contribuente. Più società in concorrenza significano anche più posti di lavoro, e se va bene anche stipendi migliori... capisco che ciò danneggia i profitti di una manciata di azionisti, però crea anche una società più sana - ed un governo dovrebbe rispondere alle esigenze di tutti i cittadini, non solo a quelle degli azionisti, magari pure stranieri, di una società privata. Ed è proprio per questo che sono nate le normative antitrust, alla fine.

                    [cancellato] L'unico vantaggio è che forse essendo il personale per la posa della fibra "scarso" specialmente in certe aree geografiche ci sarebbe meno concorrenza magari per cablare nello stesso posto.

                    in realtà quello scarso è per gli scavi, per la posa e le giunzioni è molto più alto.... è pieno di corsi per giuntisti, ogni giorno mi arrivano decine di pubblicità.

                      [cancellato] Sì, possono tagliargli i fondi e tanto i cittadini rimangono senza rete veloce...

                      cosi facendo però resterebbe senza una parte dei fondi europeii poi rinominati PNRR ricordiamoci che per ogni moneta ci sono due facce , al nostro paese serve una rete seria non serve piu a nessuno andare avanti con accrocchi sul rame

                        Informativa privacy - Informativa cookie - Termini e condizioni - Regolamento - Disclaimer - 🏳️‍🌈
                        P.I. IT16712091004 - info@fibraclick.it

                        ♻️ Il server di questo sito è alimentato al 100% con energia rinnovabile