Stefano91 anzi mi sembra quasi surreale.

Ed infatti lo è. Non credo minimamente che riusciranno nell'intento di portare almeno la 300mbit a tutti in 5 anni. A più di qualcuno sicuramente si, ma non a tutti. Sono troppi anni che i politici ripetono sempre le stesse cose, con i risultati moti a tutti.

  • Motoro ha risposto a questo messaggio

    Arnoldt3
    Adesso pero' la congiuntura e' finalmente favorevole, perche' Open Fiber va alla grande (cioe' e' partita e va avanti con i lavori in modo spedito per quanto il sistema paese consente), TIM ha capito (rectius: sembra aver capito) che non c'e' piu' la possibilita' di tenere inchiodata al rame la rete secondaria dall'armadio alle case, l'ha conferita tutta in Fibercop (tutto il rame con anche la fibra di Flashfiber) il cui capitale e' stato sottoscritto per una parte dal fondo infrastrutturale KKR a fronte di un'iniezione di capitale liquido di qualche miliarduccio, lo Stato ha messo i soldi per le aree bianche e col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) verranno messi soldi anche per le reti ultraveloci nelle aree grige e nere.
    Ci sono cantieri aperti, lavori in corso e due societa' che si contendono il mercato dell'ingrosso, e quindi che hanno interesse a fare attivazioni, oltre ad altri operatori che possono scendere in campo sia sotto forma di coinvestitori (nella rete Fibercop) che di acquirenti delle connessioni per la rivendita al dettaglio (sia per quelle di Open Fiber che di quelle Fibercop).
    O adesso o mai piu', viene da dire.

    Ciao
    Claudio

    P.S. oggi e' partito tutto il calcio in streaming su Dazn, qualita' di visione oscena (rispetto al satellite di Sky) e lag di connessione a manetta, quindi un botto di gente che bestemmia, che si lamenta e chiedera' di piu', piu' velocita' della rete, piu' investimenti, apparati migliori, oltre ad esserci concorrenza nell'offerta ci sara' anche pressione dal lato della domanda, il che e' cosa buona e giusta.

      Motoro P.S. oggi e' partito tutto il calcio in streaming su Dazn, qualita' di visione oscena (rispetto al satellite di Sky) e lag di connessione a manetta, quindi un botto di gente che bestemmia, che si lamenta e chiedera' di piu', piu' velocita' della rete, piu' investimenti, apparati migliori, oltre ad esserci concorrenza nell'offerta ci sara' anche pressione dal lato della domanda, il che e' cosa buona e giusta

      E non è difficile immaginare il seguito del trend creato dagli switch-off del digitale terrestre 1&2....
      Fra 10 anni con l'arrivo del 6G (o fra 20 con il 7G) potrebbe essere chiusa la tv terrestre in favore di satellitare e streaming per TUTTA l'offerta televisiva.

      Motoro le altre se ne stanno con la tecnologia che avevano ADSL o FTTC perche' i loro utenti non hanno alcun interesse ad avere maggior banda (per arretratezza culturale e/o informatica).

      Perdonatemi questo OT: quello che dici è probabilmente vero per la maggior parte delle persone, ma non per tutti. Prendiamo il mio caso. Come ho già avuto di dire in altri post, dopo anni di disservizi, finalmente la mia FTTC sta funzionando. Da quello che leggo sul forum invece, è proprio la FTTH che soffre (come forse è anche giusto che sia) ancora di problemi di stabilità, dovuti probabilmente alla sua "giovane età". Capita, quando la connessione FTTH va giù, di rimanere senza connessione anche per giorni. Insomma, ora come ora, paradossalmente, io rischierei un peggioramento passando dall'FTTC all'FTTH, considerando tra l'altro, l'uso che faccio di internet, e che al momento non ho bisogno, ad esempio, di elevate velocità in up Ovviamente, pochi concorderemo con ciò che ho scritto, come mi è già stato fatto notare, sostenendo che sono fortunatamente casi isolati e che la qualità e stabilità della fibra sono indiscutibili, ma tant'è... Tra l'altro, il mio comune ha stipulato il contratto privato con OF nel giugno o luglio del 2018, e dai 18 mesi previsti, ne sono passati il doppio ed io ancora non ho la fibra (nel mio circondario invece c'è, quindi magari l'anno prossimo...), quindi mi è francamente passata anche la fantasia: come si dice, passato il santo...

      Gandalf1964

      Da quando la Telecom e' diventata privata, i suoi azionisti non hanno potuto che farle prendere decisioni economicamente sostenibili e la FTTH e' diventata sostenibile soltanto perche' lo Stato ha messo soldi a fondo perduto e ne ha promessi altri sempre a fondo perduto o comunque a condizioni vantaggiose (nel PNRR), quindi la FTTH e' sostenibile OGGI pur con i rischi del caso quando ci sono dimezzo finanziamenti pubblici e rete secondaria in rame da ricablare in toto o quasi, almeno come tendenza.
      E' vero che sulla questione "sostenibilita' economica" ha influito anche la modalita' con cui e' stata privatizzata la Telecom e la scarsita' di capitali propri dei soci privati: in soldoni, chi ha acquistato le azioni le ha pagate facendo fare debito alla societa' acquirente e questo debito (finanziamenti bancari) e' poi finito nella stessa Telecom all'esito di operazioni di fusione tra la societa' acquirente delle azioni e la Telecom stessa che non e' il caso di ripercorrere una per una, perche' quello che interessa e' che una parte dei ricavi della telecom poi TIM va a ripagare i debiti delle varie scalate ogni volta che il controllo e' passato di mano in mano.
      Ma resta il fatto che, a prescindere dall'avere o meno i soldi, anche l'averceli avuti tutti non vuol dire che sarebbero poi stati investiti in FTTH perche' la cosa sarebbe stata antieconomica.
      Tra tanti vi segnalo questo studio del MISE dell'anno 2013 che dal punto di vista economico ha stimato i costi di realizzazione di una rete secondaria in FTTC oppure in FTTH
      https://www.mise.gov.it/images/stories/comunicazioni/Staff_CapoDipartimento/Div.I/Confronto_economico_tra_soluzioni_FTTx_ita.pdf
      riportandovi le conclusioni (anno 2013)

      ""Il confronto economico tra le varie soluzioni FTTx analizzate evidenzia come la differenza
      tra una scelta e l’altra, in termini di investimenti richiesti e tempi di rientro, sia notevole. Per la
      scelta tecnologicamente ottima, anche in termini di evoluzione nel lungo termine, la FTTH/P2P, il
      vincolo economico sembra rappresentare un ostacolo attualmente insormontabile e tale da non farne
      prevedere uno sviluppo nel breve termine. Non è un caso che in Italia l’unico operatore che aveva
      iniziato, ormai quasi 10 anni fa, uno sviluppo di tipo FTTH è stato un operatore alternativo che,
      dopo un primo sviluppo limitato di fatto ad alcune zone di Roma e Milano, non ha replicato il
      modello, mantenendo ormai ferma da tempo la propria customer base in fibra.
      Analizzando i risultati dell’esercizio numerico fatto nel presente lavoro, non va poi
      dimenticato che le condizioni ed i parametri scelti sono stati estremamente favorevoli, ed
      assimilabili a quelli di una zona densamente urbanizzata; ciononostante anche in queste condizioni
      la soluzione FTTH/P2P risulta estremamente costosa. L’analisi di sensitività ha messo ancor più in
      rilievo il fatto che solamente alcune limitate zone ad alta redditività e presumibilmente molto
      urbanizzate potranno avere una certa attrattività per un ipotetico investitore.
      Non è quindi un caso che al momento la maggior parte degli operatori si stia orientando
      verso soluzioni a costo minore. In particolare, a parte casi molto particolari, al momento sembra
      essere la FTTC la tipologia di soluzione che si andrà maggiormente ad implementare
      nell’immediato futuro. Si tratta evidentemente di un primissimo passo verso lo sviluppo di una rete
      effettivamente di “nuova generazione”, mantenendo infatti questa soluzione ancora una parte
      sostanziale in rame. La realtà è che al momento la domanda non è tale da giustificare bande
      dell’ordine di 100Mbit/s come valore di riferimento ed una scelta del genere rappresenta una
      comprensibile cautela da parte degli operatori. Ma tra qualche anno le cose potrebbero cambiare;
      basti considerare che meno di 15 anni fa la quasi totalità degli accessi erano a 64kbit/s in modalità
      dial-up!""

      Ora, andiamo avanti all'estate 2020: c'e' stato il lockdown che ha fatto schizzare la domanda di connessioni veloci, c'e' nell'aria la possibilita' di ottenere consistenti finanziamenti europei per lo sviluppo di reti veloci e c'e' un operatore che queste reti le sta gia' facendo (Openfiber): se vuoi prendere quei fondi e fare la rete FTTH (tecnologia top perche' rappresenta lo stato dell'arte ed e' future proof, su quei cavi in fibra, cambiando gli apparati alle estremita' avrai connessione anche tra 100 anni, scusate se e' poco) hai due possibilita' come incumbent (TIM): o ti fondi con Openfiber e fai l'operatore unico (ma la scelta e' politico/governariva con difficolta' ai massimi livelli in primis in Europa per ragioni di antitrust) oppure fai una societa' che rispettando le regole antitrust ti consenta di agire senza incorrere in abuso di posizione dominante (come era successo per il mitico progetto Cassiopea dell'AD di Telecom che all'epoca era Cattaneo). Questa societa' dello scenario 2 e' Fibercop e il fondo KKR i suoi miliarducci li ha messi scommettendo sulla fattibilita' e sostenibilita' economica dell'FTTH raggiungibile grazie ai fondi pubblici e ai meccanismi di premialita' sugli investimenti di cui al PNRR.
      Non e' che allora la rete unica non si fara', perche' si puo' sempre arrivare alla fusione Openfiber Fibercop, e' che pero' ci arrivi con i cantieri aperti e i lavori in corso anche lato TIM, che ha fatto una mossa davvero azzeccata (questa volta).

      Quindi e' tutto avvenuto nella logica di un privato (TIM) che non puo' scegliere la miglior soluzione tecnologicamente possibile perche' come tutti i privati i soldi li puo' investire solo se poi c'e' un ritorno economico: anch'io vorrei una connessione dedicata p2p a 10GBits ma siccome il grano da investire per averla non avrebbe un ritorno economico definibile come "profitto" (in comparazione col rendimento finanziario che quei soldi investiti altrove mi potrebbero dare), allora mi devo tenere la FTTC fino a che non arrivera' la FTTH.

      Ciao
      Claudio

        Motoro

        ti ringrazio per il documento del mise interessante,
        mantenendo i tempi forniti da fibercop per le realizzazioni della ftth nelle varie località
        sembrerebbe calcolato per far si che il ritorno dell'investimento sulla fttc di tim sia completo
        e quindi documentando ulteriormente che la vdsl si è dimostrata una tecnologia ponte tra la adsl e la ftth
        realizzata anche per far fronte ad una ridotta disponibilità finanziaria nel periodo storico di telecom

        5 giorni dopo

        nikita non la vedo bene per Cdp

        Perdonate l'ignoranza, ma se TIM vuole il controllo sulla rete unica e Bruxelles dice che la rete unica non s'ha da fare, dove sarebbe il margine di manovra?

          nikita ti rispondo così, nel mio comune a 2km da milano

          copertura prevista OF 2017
          aggiornamento copertura prevista OF 2020
          copertura prevista fiberop 2023
          copertura prevista "bando fibra italia" (non ricordo il nome) 2026
          Le cose cambieranno, ma mai cambieranno

          questo non vale solo per me e per la mia via, vale per la stragrande maggioranza delle vie e ripeto, parliamo di condomini da 80 appartamenti, nuove costruzioni da 400/500K€ attaccati a Milano.
          non oso pensare cosa sia fuori (si lo so, sono originario delle Marche e torno spesso a casa).

          L'Italia è questa e questa rimarrà. Se non vi piace, prendetevela con i vostri genitori che si sono adagiati quando avevano le briciole (a noi non restan nemmeno quelle)

            nikita La Rete Unica per Bruxelles non è altro che un morto che cammina, solo che a Roma qualcuno ancora non l’ha capito.

            Ma non sarà che l'hanno capito benissimo, ma non possono dirlo per non aprire qualche vaso di Pandora?

            • [cancellato]

            sursumcorda Bruxelles dice che la rete unica non s'ha da fare, dove sarebbe il margine di manovra?

            Gubitosi spera che il governo in qualche modo forzi la mano nonostante le obiezioni di Bruxelles, un po' come è successo con la vicenda Alitalia, magari con la scusa dell'interesse strategico nazionale - cosa però assai difficile da asserire con KKR, Macquarie e Elliot come soci - anche Vivendi ma almeno quella è europea.

            Solo che lì la pandemia ha cambiato le carte in tavola con tutte le compagnie aeree in crisi e necessarie di aiuti. Il reparto telco invece economicamente è stato beneficiato dalla pandemia quindi è ben difficile che si possa forzare la mano senza conseguenze.

            PippoGi Che ridere sti articoli del sole 24 ore.

            Sì - credere che la rete unica comporterebbe automaticamente una copertura più capillare in meno tempo è puro wishful thinking. Del resto lo scrive "Il loro obiettivo è massimizzare il profitto" - ma questo non avviene automaticamente "massimizzando la copertura del territorio ed i clienti" - con le logiche attuali del breve termine avviene invece facendosi dare soldi pubblici e investendo il meno possibile dando il minimo indispensabile ai clienti. Altrimenti avremmo avuto già almeno la FTTC ovunque da anni. Abbiamo visto con la FTTCovid quanto era facile...

            Quanto al "per farlo le aziende devono essere gestite al meglio" abbiamo visto AD scappare con il bonus (Cattaneo), aziende di progettazione fallite, palesi violazioni della normativa antitrust sanzionate da AGCM, e pessima gestione del piano BUL. Basta veramente iniettare miliardi per cambiare le cose?

            Ma quell'articolo rappresenta una certa corrente dell'industria italiana... che vuole tanti soldi dei contribuenti per fare poi poco o niente tranne che per gli azionisti che passano all'incasso (Autostrade docet). Se non c'è concorrenza tanto meglio, si tagliano gli investimenti più facilmente.

            • Emmeci ha risposto a questo messaggio
            • sb3rla ha messo mi piace.

              [cancellato] Ma quell'articolo rappresenta una certa corrente dell'industria italiana

              è letteralmente il giornale di Confindustria, infatti se fai la tara di certi articoli ti esce fuori la parte non "ideologizzata", ovvero che Telecom non vuole avere concorrenti ma non vuole lo scorporo e cerca l'aiuto dello stato tramite i vari partiti politici.

              • od1n0 ha risposto a questo messaggio

                Emmeci Molti sono liberisti quando fa comodo . Ma lo stato e' ben accetto quando si devono privatizzare i profitti e socializzare le perdite.

                  Diegodd San Donato Milanese a parte il "centro" e una piccola frazione, lasciate al arcio rame interi quartieri abitati. Con tanto di rete Metroring di fastweb lasciata a marcire (ci sarebbero già i cavidotti belli e pronti) ma niente.

                    od1n0 Dalle mie parti si dice "liberisti con il c... degli altri!". 😅

                    od1n0 Ma lo stato e' ben accetto quando si devono privatizzare i profitti e socializzare le perdite.

                    è da anni che fanno cosi , sono innovatori solo con i fondi pubblici ma solo dai amici dei amici

                    PippoGi Ma davvero il Sig. Sambuco pensa che, unendo le due societa', scavino piu' in fretta ed attivino piu' velocemente? 🤦‍♂️
                    Mi chiedo se da quelle parti il sole picchi forte...

                    L'unica cosa da fare urgentissimamente e' togliere la burocrazia per gli allacciamenti tombino/casa.

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