Andrea786 anche per me la rete unica serve , una sola infrastruttura a prescindere dall’operatore intestata allo stato e non ad una azienda mezza straniera ma purtroppo il modello OF non si è rivelato vincente a livello di tempi.
In Italia serve competitività , il primo che arriva si accaparra il cliente , se un operatore vince appalto fa i lavori come e quando vuole .
Il metodo usato per la classifica poco importa se è uguali per tutti , vogliamo fare quello che nn si è fatto in 20 anni , la prima in lista 85 mbps e noi vogliono puntare a 5/600 di media in solo 5 anni .
5 anni volano ed una infrastruttura nazionale non si fa in 2 mesi considerando anche la conformazione del nostro territorio

    Il dato piu' preoccupante della banda larga in Italia, secondo me, e' il bassissimo tasso di adesione (intorno all'11%, mi sembra di ricordare) degli utenti finali che poi si riflette nelle statistiche di velocita' media di connessione dove l'Italia sta in fondo (stiamo in cima invece per numero di linee FTTH attivabili se solo qualcuno lo volesse).
    Significa che quando leggiamo che sono collegate (rectius: collegabili) alla fibra FTTH che ne so 10.000.000 di unita' immobiliari, poi di queste solo l'11% circa si collega e quindi solo 1.100.000 unita' naviga poi alla velocita' della vera fibra, le altre se ne stanno con la tecnologia che avevano ADSL o FTTC perche' i loro utenti non hanno alcun interesse ad avere maggior banda (per arretratezza culturale e/o informatica).
    Altro fattore penalizzante e' la conformazione del territorio italiano: non abbiamo aree urbane cosi' estese come nei paesi dove la velocita' media di navigazione e' alta, siamo il Paese dai mille borghi, paesini, colline, vallate ecc. (Taiwan e Singapore sono un'unica citta', Jersey e' un'isoletta paradiso fiscale, in Giappone le aree urbane come Tokyo, Nagasaky, Yokoama ecc. raggruppano da sole un botto di giapponesi la cui massa vive nelle grandi citta', prevalentemente, e dove ci sono territori in piano e/o grandi città o aree urbane estese la copertura in fibra e' piu' facile).
    Infine, se ad essere cablate sono unita' immobiliari in zone bianche, e' ovvio che in quelle zone non essendoci mercato il tasso di attivazioni effettive sara' piu' basso: se fai un'autostrada dove non c'e' tanta gente, non e' che poi la gente che vuole la connessione e usa l'autostrada salta fuori all'improvviso, a meno che il fallimento del mercato si basasse su ipotesi sballate nel senso che il mercato c'era ma nessuno aveva immaginato che ci fosse. E' probabile che nelle aree bianche ci voglia piu' tempo perche' il mercato si formi e si passi a piu' richieste di attivazione e quindi i miglioramenti in termini di velocita' effettiva media di connessione si vedranno tra qualche anno, non subito come quando attivi un condominio e tutti poi fanno l'abbonamento Gbits per passa parola.

    Adesso le cose anche in Italia sono FINALMENTE sbloccate, perche' Telecom si e' data una mossa: prima ha cablato in fibra moltissimi armadi per dare FTTC (rete primaria gia' in fibra dove c'e' FTTC, rete secondaria ancora in rame per preservare gli investimenti fatti sulla rete incumbent) e adesso con Fibercop ha iniziato a cablare in fibra la rete secondaria (dagli armadi alle singole abitazioni, sfruttando i cavidotti del rame dove possibile e scavandone di nuovi dove non lo e') principalmente nelle aree grige e/o nere (quelle cioe' NON a fallimento di mercato).

    Perche' lo ha fatto "solo" adesso? Secondo me perche' ormai e' un dato di fatto che i soldi per l'intervento pubblico li ha presi Open Fiber (che al momento li sta usando per cablare da zero, cioe' con costruzione ex novo di rete core, rete primaria e rete secondaria, in maggior quantita' nelle aree bianche a fallimento di mercato) e quindi continuare a difendere il rame "proprietario" della rete incumbent non sarebbe servito a tenere fermo il mercato delle connessioni. Tecnicamente per ragioni di antitrust era vietato all'incumbent (TIM) integrato verticalmente (che vende sia all'ingrosso che al dettaglio gli accessi alla rete) fare una nuova rete: la cosa' e' pero' possibile se l'incumbent realizza la rete con una nuova societa' che vendera' gli accessi solo all'ingrosso (a condizioni non discriminatorie e paritetiche per tutti) al cui capitale possono partecipare tutti gli operatori alternativi condividendo cosi' i costi degli investimenti a fronte di vantaggi stabiliti a priori. C'e' la volonta' e c'e' lo strumento per cablare in fibra con soldi privati che vengono investiti dall'incumbent e da chi altri vuole partecipare al progetto di cablaggio, ottimo!!

    Adesso speriamo che questi soldi ci siano per gli investimenti in tutte le aree e che quelli pubblici siano spesi bene, con un coordinamento per evitare sprechi.
    Il fatto che il calcio da quest'anno e per i prossimi 2 (in totale per tre anni da oggi) lo si possa vedere di piu' con Dazn (in modalità streaming) sara' un ulteriore fattore di accelerazione delle attivazioni in velocita' di banda Gbits. L'accordo Dazn TIM fa sperare che l'incumbent finalmente abbia interesse ad evolvere verso FTTH abbandonando in maniera sostenibile la rete in rame che tanti lutti adesso ci sta adducendo.
    Ciao
    Claudio

      Stefano91 Si lo so che la conformazione del nostro territorio non è delle migliori ma ci sono comunque lo stesso certe realtà che la fibra potrebbero averla anche domani mattina eppure invece che mandare avanti la copertura si fa di tutto per fermarla , quasi che la FTTH sia ad uso esclusivo di chi sta nei grandi centri

      Stefano91 purtroppo il modello OF non si è rivelato vincente a livello di tempi.

      Questo dipende dal fatto che vogliono realizzare progetti di lungo periodo e avere i benefici economici quasi da subito alla fine , la copertura del territorio richiede anni , se vogliono il rientro economico immediato ( parlo di TIM e OF ) devono se sono competenti coprire prima i comuni dove ce un largo uso e una larga richiesta di banda e poi andare a coprire il resto secondo me , invece attualmente vedo anche dalle mie parti che stanno coprendo frazioni di 4-5 case con la FTTC mettendo l armadio in zone dove si e no che ci sia la vendibilità per elevata distanza ..

      Motoro Il dato piu' preoccupante della banda larga in Italia, secondo me, e' il bassissimo tasso di adesione

      Quoto, ma d'altra parte capisco anche perchè è così basso... non fossi un po' geek non me sarei nemmeno accorto che era arrivata la FTTH e non ho notato alcuna differenza nell'uso più comune (però vengo da FTTC intorno a 120 Mbps, certo che se arrivi da una 7 Mega la differenza la noti eccome)

      Motoro (stiamo in cima invece per numero di linee FTTH attivabili se solo qualcuno lo volesse)

      Fonte?

      Motoro siamo il Paese dai mille borghi, paesini, colline, vallate ecc

      Non mi risulta che in Spagna e Francia sia diverso sinceramente...

      Motoro Secondo me perche' ormai e' un dato di fatto che i soldi per l'intervento pubblico li ha presi Open Fiber

      Ma già da un po'

      Motoro Tecnicamente per ragioni di antitrust era vietato all'incumbent (TIM) integrato verticalmente (che vende sia all'ingrosso che al dettaglio gli accessi alla rete) fare una nuova rete

      Eh? Anche TIM ha FlashFiber da un bel po' ormai e già da prima aveva FTTH in alcune città.


      Comunque per parlare di diffusione della fibra ottica e di aree bianche questa è la discussione sbagliata

        edofullo
        Fonte dati FTTH https://d110erj175o600.cloudfront.net/wp-content/uploads/2021/05/12120226/Market-Panorama-2021-FTTH-Council-EUROPE-v12052021-WEBINAR-FINAL.pdf
        spiegati in pillole qui https://www.sostariffe.it/news/copertura-fibra-ottica-in-italia-forte-aumento-della-diffusione-dei-collegamenti-ftth-330943/

        Siamo terzi nel tasso di crescita delle linee FTTH, copertura al 41% delle unita' immobiliari (la media europea allargata e' 52%) e tra gli ultimi come numero di linee sottoscritte da qualcuno.

        C'e' stato un tappo nello sviluppo in Italia dell'FTTH dovuto proprio alla discussione sulla rete unica, che ovviamente per TIM doveva essere la sua e lei doveva restare societa' integrata, dettaglio e ingrosso attraverso due divisioni separate come stato fino ad allora e proprietaria della nuova rete finanziata con soldi pubblici, ; ma non e' andata cosi', lo Stato (indirettamente tramite Cassa Depositi e Prestiti e con Enel) ha fatto Openfiber, ha spiazzato la manfrina della Telecom e ha deciso che i soldi pubblici sarebbero andati a una societa' "mista" (un po' pubblica CdP e un po' "privata "Enel") che avrebbe venduto la connessione solo all'ingrosso a tutti e a condizioni paritetiche, la quale societa' si e' aggiudicata anche i bandi Infratel (quelli finanziati con soldi pubblici al 100%) oltre ad altri bandi che non sto qui ad elencare per non andare OT. Avuti sulla carta i soldi dei bandi pubblici, Openfiber e' partita da zero a costruire una rete full FTTH e TIM nel frattempo ha fatto piu' che altro FTTC: l'apporto di FTTH realizzato con Flashfiber (TIM + Fastweb) e' stato minimo da parte sua dato che una societa' che fattura una ventina di miliardi come TIM, sulle FTTH attivate e' dietro a Fastweb che fattura circa 2 di miliardi all'anno, tanto che TIM (sempre per il discorso di portare acqua al suo mulino) dice che nelle FTTH l'incumbent e' Fastweb, roba da sganasciarsi ma vabbe' nessuno ci capisce e tutto puo' essere detto e contraddetto!!
        Quando Open Fiber e' partita e ha realizzato quello che ha realizzato, TIM per ancora un paio d'anni ha cercato di dire ma facciamola adesso questa rete unica ci fondiamo insieme con Openfiber, ci pesiamo in base ai nostri fatturati/valore degli asset e viviamo tutti felici e contenti spartendoci i soldi pubblici. Al che Openfiber ha replicato che Tim non aveva un vero interesse per le FTTH (la vera Fibra) ma solo l'interesse di mantenere le cose come stavano preservando la rete secondaria in rame e la sua posizione di incumbent in quella. Passati ancora 2 anni e non essendo ancora stata messa in cantiere, a livello politico/governativo, la societa' unica, magicamente TIM, a gennaio 2021 tira fuori il piano per cablare con Fibercop la sua rete secondaria (da armadio a casa utenti) in FTTH e parte, e va veloce di brutto dato che deve cablare "solo" l'ultimo tratto mentre Openfiber deve fare tutto da zero. Quindi adesso abbiamo due societa' all'ingrosso che si contendono il mercato del futuro, ossia quello delle connessioni FTTH in vera fibra dalla centrale alla borchia di casa dell'utente, non piu' solo a parole ma con opere di scavo effettive, allacciamenti e nuove sottoscrizioni, e la cosa allarga anche il discorso sulla rete unica e su quale societa' debbano restare ed essere usati i soldi pubblici dei bandi Infratel. Quindi la rete unica e' un discorso tra Fibercop e Openfiber, i soldi per farla nelle aree bianche li mette lo Stato e nelle aree grige/nere gli operatori, Tim ce li mette (per dimostrare che la sua non e' piu' manfrina pro domo sua, ossia per lasciare le cose come stanno = rete secondaria in rame), gli altri ci stanno ragionando, cosa fare, chi scegliere dove investire ecc. ecc. nel frattempo prevedo che i numeri FTTH non potranno che schizzare in su, finalmente.

        Ciao
        Claudio

        P.S.: io penso che perche' la TIM si impegni veramente sull'FTTH e' necessario che abbia sotto alle chiappe il fuoco di una Openfiber che faccia sul serio e venga percepita come concorrente temibile nel mercato all'ingrosso della rete secondaria. TIM ha troppo interesse nella rete secondaria in rame e quella rappresenta il piu' grosso ostacolo a cambiare, ci vogliono FORTI pungoli per farglielo fare, il cambiamento, se gli dai i soldi pubblici facili sotto il nome di "rete unica" sanno benissimo purtroppo come "sprecarli" (tipo una nuova rete in cui il nuovo e' il colore dei cabinet!!) !!

          Motoro Un sunto perfetto, anche se ovviamente molto stringato, degli ultimi 6 anni circa.

          Motoro

          aggiungerei che fibercop è partita grazie anche al socio finanziatore kkr altrimenti non avrebbe avuto l'opportunità anche per colpa di chi ha saccheggiato telecom negli anni

            Stefano91 anzi mi sembra quasi surreale.

            Ed infatti lo è. Non credo minimamente che riusciranno nell'intento di portare almeno la 300mbit a tutti in 5 anni. A più di qualcuno sicuramente si, ma non a tutti. Sono troppi anni che i politici ripetono sempre le stesse cose, con i risultati moti a tutti.

            • Motoro ha risposto a questo messaggio

              Arnoldt3
              Adesso pero' la congiuntura e' finalmente favorevole, perche' Open Fiber va alla grande (cioe' e' partita e va avanti con i lavori in modo spedito per quanto il sistema paese consente), TIM ha capito (rectius: sembra aver capito) che non c'e' piu' la possibilita' di tenere inchiodata al rame la rete secondaria dall'armadio alle case, l'ha conferita tutta in Fibercop (tutto il rame con anche la fibra di Flashfiber) il cui capitale e' stato sottoscritto per una parte dal fondo infrastrutturale KKR a fronte di un'iniezione di capitale liquido di qualche miliarduccio, lo Stato ha messo i soldi per le aree bianche e col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) verranno messi soldi anche per le reti ultraveloci nelle aree grige e nere.
              Ci sono cantieri aperti, lavori in corso e due societa' che si contendono il mercato dell'ingrosso, e quindi che hanno interesse a fare attivazioni, oltre ad altri operatori che possono scendere in campo sia sotto forma di coinvestitori (nella rete Fibercop) che di acquirenti delle connessioni per la rivendita al dettaglio (sia per quelle di Open Fiber che di quelle Fibercop).
              O adesso o mai piu', viene da dire.

              Ciao
              Claudio

              P.S. oggi e' partito tutto il calcio in streaming su Dazn, qualita' di visione oscena (rispetto al satellite di Sky) e lag di connessione a manetta, quindi un botto di gente che bestemmia, che si lamenta e chiedera' di piu', piu' velocita' della rete, piu' investimenti, apparati migliori, oltre ad esserci concorrenza nell'offerta ci sara' anche pressione dal lato della domanda, il che e' cosa buona e giusta.

                Motoro P.S. oggi e' partito tutto il calcio in streaming su Dazn, qualita' di visione oscena (rispetto al satellite di Sky) e lag di connessione a manetta, quindi un botto di gente che bestemmia, che si lamenta e chiedera' di piu', piu' velocita' della rete, piu' investimenti, apparati migliori, oltre ad esserci concorrenza nell'offerta ci sara' anche pressione dal lato della domanda, il che e' cosa buona e giusta

                E non è difficile immaginare il seguito del trend creato dagli switch-off del digitale terrestre 1&2....
                Fra 10 anni con l'arrivo del 6G (o fra 20 con il 7G) potrebbe essere chiusa la tv terrestre in favore di satellitare e streaming per TUTTA l'offerta televisiva.

                Motoro le altre se ne stanno con la tecnologia che avevano ADSL o FTTC perche' i loro utenti non hanno alcun interesse ad avere maggior banda (per arretratezza culturale e/o informatica).

                Perdonatemi questo OT: quello che dici è probabilmente vero per la maggior parte delle persone, ma non per tutti. Prendiamo il mio caso. Come ho già avuto di dire in altri post, dopo anni di disservizi, finalmente la mia FTTC sta funzionando. Da quello che leggo sul forum invece, è proprio la FTTH che soffre (come forse è anche giusto che sia) ancora di problemi di stabilità, dovuti probabilmente alla sua "giovane età". Capita, quando la connessione FTTH va giù, di rimanere senza connessione anche per giorni. Insomma, ora come ora, paradossalmente, io rischierei un peggioramento passando dall'FTTC all'FTTH, considerando tra l'altro, l'uso che faccio di internet, e che al momento non ho bisogno, ad esempio, di elevate velocità in up Ovviamente, pochi concorderemo con ciò che ho scritto, come mi è già stato fatto notare, sostenendo che sono fortunatamente casi isolati e che la qualità e stabilità della fibra sono indiscutibili, ma tant'è... Tra l'altro, il mio comune ha stipulato il contratto privato con OF nel giugno o luglio del 2018, e dai 18 mesi previsti, ne sono passati il doppio ed io ancora non ho la fibra (nel mio circondario invece c'è, quindi magari l'anno prossimo...), quindi mi è francamente passata anche la fantasia: come si dice, passato il santo...

                Gandalf1964

                Da quando la Telecom e' diventata privata, i suoi azionisti non hanno potuto che farle prendere decisioni economicamente sostenibili e la FTTH e' diventata sostenibile soltanto perche' lo Stato ha messo soldi a fondo perduto e ne ha promessi altri sempre a fondo perduto o comunque a condizioni vantaggiose (nel PNRR), quindi la FTTH e' sostenibile OGGI pur con i rischi del caso quando ci sono dimezzo finanziamenti pubblici e rete secondaria in rame da ricablare in toto o quasi, almeno come tendenza.
                E' vero che sulla questione "sostenibilita' economica" ha influito anche la modalita' con cui e' stata privatizzata la Telecom e la scarsita' di capitali propri dei soci privati: in soldoni, chi ha acquistato le azioni le ha pagate facendo fare debito alla societa' acquirente e questo debito (finanziamenti bancari) e' poi finito nella stessa Telecom all'esito di operazioni di fusione tra la societa' acquirente delle azioni e la Telecom stessa che non e' il caso di ripercorrere una per una, perche' quello che interessa e' che una parte dei ricavi della telecom poi TIM va a ripagare i debiti delle varie scalate ogni volta che il controllo e' passato di mano in mano.
                Ma resta il fatto che, a prescindere dall'avere o meno i soldi, anche l'averceli avuti tutti non vuol dire che sarebbero poi stati investiti in FTTH perche' la cosa sarebbe stata antieconomica.
                Tra tanti vi segnalo questo studio del MISE dell'anno 2013 che dal punto di vista economico ha stimato i costi di realizzazione di una rete secondaria in FTTC oppure in FTTH
                https://www.mise.gov.it/images/stories/comunicazioni/Staff_CapoDipartimento/Div.I/Confronto_economico_tra_soluzioni_FTTx_ita.pdf
                riportandovi le conclusioni (anno 2013)

                ""Il confronto economico tra le varie soluzioni FTTx analizzate evidenzia come la differenza
                tra una scelta e l’altra, in termini di investimenti richiesti e tempi di rientro, sia notevole. Per la
                scelta tecnologicamente ottima, anche in termini di evoluzione nel lungo termine, la FTTH/P2P, il
                vincolo economico sembra rappresentare un ostacolo attualmente insormontabile e tale da non farne
                prevedere uno sviluppo nel breve termine. Non è un caso che in Italia l’unico operatore che aveva
                iniziato, ormai quasi 10 anni fa, uno sviluppo di tipo FTTH è stato un operatore alternativo che,
                dopo un primo sviluppo limitato di fatto ad alcune zone di Roma e Milano, non ha replicato il
                modello, mantenendo ormai ferma da tempo la propria customer base in fibra.
                Analizzando i risultati dell’esercizio numerico fatto nel presente lavoro, non va poi
                dimenticato che le condizioni ed i parametri scelti sono stati estremamente favorevoli, ed
                assimilabili a quelli di una zona densamente urbanizzata; ciononostante anche in queste condizioni
                la soluzione FTTH/P2P risulta estremamente costosa. L’analisi di sensitività ha messo ancor più in
                rilievo il fatto che solamente alcune limitate zone ad alta redditività e presumibilmente molto
                urbanizzate potranno avere una certa attrattività per un ipotetico investitore.
                Non è quindi un caso che al momento la maggior parte degli operatori si stia orientando
                verso soluzioni a costo minore. In particolare, a parte casi molto particolari, al momento sembra
                essere la FTTC la tipologia di soluzione che si andrà maggiormente ad implementare
                nell’immediato futuro. Si tratta evidentemente di un primissimo passo verso lo sviluppo di una rete
                effettivamente di “nuova generazione”, mantenendo infatti questa soluzione ancora una parte
                sostanziale in rame. La realtà è che al momento la domanda non è tale da giustificare bande
                dell’ordine di 100Mbit/s come valore di riferimento ed una scelta del genere rappresenta una
                comprensibile cautela da parte degli operatori. Ma tra qualche anno le cose potrebbero cambiare;
                basti considerare che meno di 15 anni fa la quasi totalità degli accessi erano a 64kbit/s in modalità
                dial-up!""

                Ora, andiamo avanti all'estate 2020: c'e' stato il lockdown che ha fatto schizzare la domanda di connessioni veloci, c'e' nell'aria la possibilita' di ottenere consistenti finanziamenti europei per lo sviluppo di reti veloci e c'e' un operatore che queste reti le sta gia' facendo (Openfiber): se vuoi prendere quei fondi e fare la rete FTTH (tecnologia top perche' rappresenta lo stato dell'arte ed e' future proof, su quei cavi in fibra, cambiando gli apparati alle estremita' avrai connessione anche tra 100 anni, scusate se e' poco) hai due possibilita' come incumbent (TIM): o ti fondi con Openfiber e fai l'operatore unico (ma la scelta e' politico/governariva con difficolta' ai massimi livelli in primis in Europa per ragioni di antitrust) oppure fai una societa' che rispettando le regole antitrust ti consenta di agire senza incorrere in abuso di posizione dominante (come era successo per il mitico progetto Cassiopea dell'AD di Telecom che all'epoca era Cattaneo). Questa societa' dello scenario 2 e' Fibercop e il fondo KKR i suoi miliarducci li ha messi scommettendo sulla fattibilita' e sostenibilita' economica dell'FTTH raggiungibile grazie ai fondi pubblici e ai meccanismi di premialita' sugli investimenti di cui al PNRR.
                Non e' che allora la rete unica non si fara', perche' si puo' sempre arrivare alla fusione Openfiber Fibercop, e' che pero' ci arrivi con i cantieri aperti e i lavori in corso anche lato TIM, che ha fatto una mossa davvero azzeccata (questa volta).

                Quindi e' tutto avvenuto nella logica di un privato (TIM) che non puo' scegliere la miglior soluzione tecnologicamente possibile perche' come tutti i privati i soldi li puo' investire solo se poi c'e' un ritorno economico: anch'io vorrei una connessione dedicata p2p a 10GBits ma siccome il grano da investire per averla non avrebbe un ritorno economico definibile come "profitto" (in comparazione col rendimento finanziario che quei soldi investiti altrove mi potrebbero dare), allora mi devo tenere la FTTC fino a che non arrivera' la FTTH.

                Ciao
                Claudio

                  Motoro

                  ti ringrazio per il documento del mise interessante,
                  mantenendo i tempi forniti da fibercop per le realizzazioni della ftth nelle varie località
                  sembrerebbe calcolato per far si che il ritorno dell'investimento sulla fttc di tim sia completo
                  e quindi documentando ulteriormente che la vdsl si è dimostrata una tecnologia ponte tra la adsl e la ftth
                  realizzata anche per far fronte ad una ridotta disponibilità finanziaria nel periodo storico di telecom

                  5 giorni dopo

                  nikita non la vedo bene per Cdp

                  Perdonate l'ignoranza, ma se TIM vuole il controllo sulla rete unica e Bruxelles dice che la rete unica non s'ha da fare, dove sarebbe il margine di manovra?

                    nikita ti rispondo così, nel mio comune a 2km da milano

                    copertura prevista OF 2017
                    aggiornamento copertura prevista OF 2020
                    copertura prevista fiberop 2023
                    copertura prevista "bando fibra italia" (non ricordo il nome) 2026
                    Le cose cambieranno, ma mai cambieranno

                    questo non vale solo per me e per la mia via, vale per la stragrande maggioranza delle vie e ripeto, parliamo di condomini da 80 appartamenti, nuove costruzioni da 400/500K€ attaccati a Milano.
                    non oso pensare cosa sia fuori (si lo so, sono originario delle Marche e torno spesso a casa).

                    L'Italia è questa e questa rimarrà. Se non vi piace, prendetevela con i vostri genitori che si sono adagiati quando avevano le briciole (a noi non restan nemmeno quelle)

                      nikita La Rete Unica per Bruxelles non è altro che un morto che cammina, solo che a Roma qualcuno ancora non l’ha capito.

                      Ma non sarà che l'hanno capito benissimo, ma non possono dirlo per non aprire qualche vaso di Pandora?

                      Informativa privacy - Informativa cookie - Termini e condizioni - Regolamento - Disclaimer - 🏳️‍🌈
                      P.I. IT16712091004 - info@fibraclick.it

                      ♻️ Il server di questo sito è alimentato al 100% con energia rinnovabile