andreagdipaolo
Non davo la "colpa" a te ma in Italia si vuole sempre la moglie ubriaca e la botte piena,
in sardegna le uniche tratte che probabilmente starebbero in piedi sono da Cagliari,
se non nel periodo estivo dove ci sono maggiori richieste,
mi spiace ma per gli altri dovranno prendere il volo da li, sono regione autonoma
altrimenti che montassero aerogeneratori e poi vendono l'energia in eccesso e con quello
si possono pagare i voli a prezzi calmierati sarebbe una loro scelta e nessuno avrebbe da ridire

[cancellato] Senza Alitalia il trasporto aereo in Italia ha problemi?

andreagdipaolo

Una compagnia di bandiera ti permette di controllare diversi aspetti del trasporti aereo che altrimenti non potresti controllare. Altrimenti perché nelle città c'è il trasporto pubblico?

Per me andrebbe azzerata e riconvertita. La qualità dei servizi è ottima (avete mai visto un lounge Alitalia? Fanno delle pizze che potrebbero vendere a Napoli!) ma il problema sono le inefficienze, il poltronaio e gli amici degli amici.

Per me potrebbero ripartire in primo luogo garantendo tratte magari in perdita ma che sono importanti per zone che altrimenti sarebbero isolate: Sicilia, Sardegna, Calabria e Puglia. In queste regioni rafforzerei i voli anche da/per piccoli aeroporti, con una branca low cost. Magari a prezzo fisso, come alcune autolinee interregionali. In questo modo le persone saprebbero il quel giorno, a quell'orario c'è quel volo che costa tot. Poi mi concentrerei sui voli a medio/lungo raggio che per forza di cose non ti portano a competere con vari Ryanair, EasyJet, Wizzair et simila.

    • [cancellato]

    • Modificato

    andreagdipaolo Esatto, infatti alcune le aveva vinte Meridiana, che poi è fallita. In questi casi comunque la concorrenza è difficile,

    Sono tratte che sicuramente sono più adatte al modello di business di una low-cost che di aerolinee con costi operativi molto più alti - specialmente se non fanno cassa con i biglietti business. Non funziona per tenere in piedi una compagnia nelle condizioni di Alitalia - è un po' come se lo Stato usasse i voucher per tenere in piedi una singola telco.

    mb334 Una compagnia di bandiera ti permette di controllare diversi aspetti del trasporti aereo

    No, una "compagnia di bandiera" non è analoga al trasporto pubblico - e non è un "servizio universale", l'utilizzo e i costi sono completamente diversi. Del resto neppure metropolitane e ferrovie sono capillari come altri mezzi di trasporto più economici. Certo, si può pensare di spendere miliardi per far volare pochi fortunati da piccoli aeroporti, ma chi paga, alla fine?

    mb334 La qualità dei servizi è ottima

    Alitalia è in crisi perché la qualità del servizio è sempre stata molto scarsa rispetto alle altre compagnie. Difatti il suo problema maggiore è stato proprio lo scarso utilizzo da parte della clientela "business" sulla quale le compagnie fanno i soldi. Io ho sempre trovato il personale di Alitalia tra il più ignorante e maleducato mai incontrato.

    mb334 Per me potrebbero ripartire in primo luogo garantendo tratte magari in perdita ma che sono importanti per zone

    Non tieni in vita una compagnia aerea così - solo RyanAir con la sua estrema compressione dei costi riesce a funzionare in quel modo, persino altre low-cost con un servizio (e trattamento del personale) più decente non ci riescono. E persino RyanAir lo fa grazie alle sovvenzioni da quei "piccoli aereoporti" che non hanno spesso ragione di esistere se non per motivi elettorali.

    Sui voli a lungo raggio Alitalia è nettamente sfavorita dalla posizione geografica di Roma, e dalla posizione del bacino di utenza business che è quello redditizio. Sono già falliti più volte con lo stesso piano industriale - sbagliare è umano, perseverare è diabolico.

    Rischiamo invece che risparmino sulla FTTH e poi buttino via miliardi in Alitalia.

      [cancellato] Guarda che è proprio questo il senso di un servizio pubblico... Per esempio i bus di un comune viaggiano anche in perdita per garantire una continuità ed un collegamento. I costi vengono spalmati e via.

        mb334
        il servizio pubblico è principalmente un servizio regionale si fa con treni pulman e navi non con gli aerei

        Tlc, con il governo Draghi si allontana l’ipotesi di una rete unica per la banda larga. Telecom accusa il colpo e perde il 5,5%

        Vittorio Colao: <<Credo che il ruolo giusto della politica sia quello di pensare agli interessi dei cittadini. La cosa più importante è offrire Internet veloce agli italiani. Per questo, anche nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), il governo di Mario Draghi ha puntato tutto sulla neutralità tecnologica>>

        Telecom presenterà un esposto alla Consob per le ricostruzioni di stampa che parlavano di indicazioni in tal senso contenute anche nel Piano nazionale di ripresa e resilienza

        Gubby lo immagino così:

        x_term
        sempre più disgusto per questi sindacati che proteggono il monopolista tim

        x_term Vabbè ma si sa che sono pagliacci...

        Aggiungo: i sindacati, il management e la Consob invece non hanno avuto problemi per le chiamate e le lettere durante i CdA? Strana coincidenza!

        x_term scherzi? Meglio mantenere un carrozzone costoso, che un’azienda più snella e innovativa /s

        • PippoGi ha risposto a questo messaggio
          • [cancellato]

          x_term

          Io posso capire i sindacati interni TIM - meno quelli di categoria che dovrebbero preoccuparsi dell'occupazione dell'intero settore, non quella di una singola azienda. E meno concorrenza significa anche meno posti di lavoro totali. Reti separate saranno più costose e diminuiranno i dividendi per gli azionisti, però significano anche più posti di lavoro, e la possibilità anche di cambiare lavoro cercando condizioni migliori - e anche la necessità delle aziende di avere (almeno in parte...) il personale giusto per essere competitivi.

          È anche vero che probabilmente fuori da TIM molti non sono assunti con contratti "telecomunicazioni" ma probabilmente "metalmeccanici" e quindi quelle sigle se ne fregano. Però rendono abbastanza chiaro che il progetto della rete unica in mano a TIM non nasce da esigenze strategiche nazionali ma è un altro tentativo di salvare un'azienda privata che si è cacciata in pessime acque, perché con forti interessi da parte di politica e dintorni, e quindi "più uguale delle altre".

            [cancellato] Discorsi già fatto, il problema è che con le reti in fibra si necessita di meno manutenzione ordinaria e straordinaria. Non c'è nulla da fare, gli esuberi non si possono assorbire.

              mb334 Quindi fallisce... come avevo detto :-) ...

              • Diegodd ha risposto a questo messaggio

                mb334 se gli dici alla segretaria di dover fare la posatrice, ti risponde che lo faceva da giovane 😂

                sb3rla te lo scordi, ahimè

                mb334
                io metterei gli esuberi a fare subito il decommissioning delle centrali in modo da accellerare i tagli di costi oramai insostenibili passando poi al decommissioning della fttc dove è presente ftth riconoscendo uno sconto per minore energia consumata ai clienti in ftth

                • [cancellato]

                mb334 il problema è che con le reti in fibra si necessiata di meno manutenzione ordinaria e straordinaria.

                Dipende di quale manutenzione parliamo. Certo i cavi nuovi hanno bisogno di meno manutenzione e ci sono meno ONU sparsi in giro. Le fibre tranciate e gli armadi distrutti continueranno purtroppo ad esistere. Comunque una buona parte della rete è ancora da costruire - e poi ci sono tutte le reti a monte che dovranno essere pian piano potenziate.

                Però in cambio ci sono tutte le sedi OLT e le BTS da mantenere, certo apparati nuovi all'inizio richiedono meno manutenzione, però non è che un PCN è eterno e indistruttibile. Meno competizione significa meno posti di lavoro anche a livello di tecnici addetti al monitoraggio e gestione delle reti.

                Il problema è per tutti quei dipendenti che fanno lavori "obsoleti" e non possono facilmente essere aggiornati per nuove posizioni. Problema che molte aziende hanno comunque causa evoluzione tecnologica - alcune più di altre per essere state greppie della politica ed avere assunto un gran numero di dipendenti inutili.

                • mb334 ha risposto a questo messaggio

                  [cancellato] Si ma passando la fonia su VoIp e decommissionando tantissime centrali non c'è proprio "materia prima" su cui lavorare. Se poi pensiamo che la maggior parte del lavoro è sul rame (giunti, chiostrine, armadi, cavi, pozzetti) si capisce che non ci sarà proprio spazio per i dipendenti di oggi.

                  La nuova rete verrà posata in larga parte in appalto proprio perché non ha senso assumero un persona 30/40 anni per un lavoro che ne richiede meno di 10.

                  E' un po' come l'auto elettrica: senza motore, olio motore, filtri, liquidi, cambio, trasmissione, ecc. tanti meccanici ed elettrauto non avranno il business di prima.

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