Pytony98 prima che il governo mettesse le mani in pasta mcquire aveva un programma di supporto completo per OF

esatto, mcquire era interessata da prima che il governo ci mettesse mano. al di là di FiberCop, se Enel vende a mcquire OF non è più una società italiana (visto che ci tenete tanto, io no) senza più azionisti "disposti ad aspettare" ma che vorranno iniziare a vedere dividendi e bilanci in attivo. Credo a tutto discapito della copertura (almeno in area nera). il piano BUL invece DEVE portarlo AVANTI. Altrimenti si creano altri problemi...

Tutto questo a prescindere da cosa e se succederà con fibercop.

    • [cancellato]

    • Modificato

    Pytony98 La verità è che il business di OF era decisamente più pulito di quello di TIM, con pochi dipendenti e un grande valore aggiunto creato alla fine di ogni cantiere

    Sì, però in pratica è una "scatola vuota" che delega tutte le attività chiave in subappalto/consulenza esterna... In pieno stile New Economy nuovo millennio.
    Azienda lean, progettazione agile/scrum e tutte 'ste buzzword moderne, che si sintetizzano in una sola frase: no CAPEX, tutto OPEX e una volta finito il soldo... Ci si ferma.

    Non sono nella posizione di dire se questa sia la scelta vincente o perdente, ma di sicuro causa svuotamento delle competenze aziendali, in favore di una presunta "flessibilità".

    ThomasGallo beacagada (si capisce anche per i non veneti, credo...)

    sb3rla senza più azionisti "disposti ad aspettare" ma che vorranno iniziare a vedere dividendi e bilanci in attivo.

    Ma questo non lo credo... OF di fatto è una startup, e se neanche Tim a momenti ha bilanci in attivo, è assurdo pretendere che un'azienda creata dal nulla 5 anni fa in piena espansione infrastrutturale faccia utili... È semplicemente impossibile, le infrastrutture del genere hanno ROI target a 10-15-20 anni, prima ci devi solo buttare soldi a non finire. Qualunque VC lo sa.

      [cancellato] sottoscrivo in pieno...

      ThomasGallo Sulle P2P in wholesale è disponibile una soluzione "a canone mensile", mentre se un operatore avesse voluto realizzare una rete gpon

      ThomasGallo Peccato che a quelle condizioni nessuno l'avrebbe usata

      Se avesse voluto la gpon, ma si poteva comunque vendere la p2p anche ai privati a "canone mensile" o no? Il canone sarebbe stato troppo alto?

        sb3rla senza più azionisti "disposti ad aspettare" ma che vorranno iniziare a vedere dividendi e bilanci in attivo

        Mcquire e KKR sono in cerca di asset sicuri e stabili, dei dividendi a loro importa fino a un certo punto, magari tra 20 anni ci penseranno a questi.

        • sb3rla ha risposto a questo messaggio

          Cosmopolithanks già postato e non fa testo, pieno di imprecisioni e tiscar è un renziano....

          Pytony98 io sono sicuro dell'esatto contrario...

          dovresti fare ladvisor se credi che un fondo aspetta 20 anni prima di vedere dividendi....

          Una cosa: si parla nella discussione del Golden Power, che da quello che ho capito amplia i poteri del governo in azende ritenute cruciali per l'economia e la sicurezza del Paese. Sempre da cio che ho capito, in pratica, un azienda che entra in settore strategici come il 5g e le tlc in generale, deve darne comunicazione al governo. E poi? Come entra il tutto nel marasma della rete unica? Si potrebbe usare il Golden Power per fermarne la creazione? E perchè il governo dovrebbe farlo? (in effetti dalla discussione traspare che non lo userebbe nel caso specifico della rete unica)

          Arnoldt3 Se avesse voluto la gpon, ma si poteva comunque vendere la p2p anche ai privati a "canone mensile" o no? Il canone sarebbe stato troppo alto?

          No, il fatto è che non era proprio prevista la gpon, un'operatore se la sarebbe potuta costruire, ma i bandi eurosud non la prevedevano. Le P2P se non erro avevano un una tantum di qualche migliaio di euro + sui 50 euro al mese (ma solo per la fibra spenta, poi andava rilegata a degli apparati dell'operatore che sarebbe dovuto essere colocato sulla centrale di attestazione e da li aver "qualcosa" per arrivare verso la sua rete).
          Il canone GPON, acquisendo a 15 anni le varie primarie, secondarie, facendosi i vari pozzetti, le secondarie che mancavano, i verticali, ecc ecc avrebbe anche potuto avere un prezzo decente nella teoria, ma nella pratica avranno calcolato che l'avrebbero fatta in così pochi che non ne sarebbero mai rientrati, sicché non l'ha fatto nessuno (ovviamente).

          Arnoldt3 si si poteva far tutto, tecnicamente. anche vendere una rete ftth p2p ai clienti finali consumer.

          c'è stato per anni il dibattito gpon/p2p, ha vinto il gpon (costa meno) ma al tempo dei bandi eurosud TIM era del partito p2p, come la rete in rame.

          sicuramente era meglio la P2P ma avrebbe richiesto il triplo degli investimenti necessari (sia in rete che di apparati)...

          col senno di poi, ma ormai....

          /OT

          questi fondi di invetimento stranieri per me non porteranno nulla di buono..ovviamente non ci mettono soldi per investimenti industriali..non ci crede nessuno..pura speculazione di medio termine

          Vado un po' ot... c'è una differenza di costi così importante tra il realizzare una rete p2p e una gpon? Sicuramente con una p2p è necessaria più fibra, ma credo che gli apparati poi costino meno rispetto a quelli gpon. Sbaglio?

            sb3rla Ma infatti io mica parlavo di open fiber, intendevo una nuova società "fatta dallo stato" (come dicono loro) e non da una società privata. Una sorta di "Fibercop statale". Quello che voglio dire è che si sono rassegnati a prendere accordi con l'incumbent per ospitare la rete unica in una società fatta apposta da Tim (realizzata al fine di ottenere finanziamenti e trarre profitto, non certo per coprire i cittadini, come è sensato che sia essendo un privato) invece di creare una società in cui poi far CONFLUIRE tim.
            Per dire, fai la società "FiberIT" (nome a caso) e ci porti dentro tim, open fiber e chiunque altro accetti di entrarci. Ovviamente tim non avrebbe mai accettato ed è questo il punto, si è scesi a compromessi con un privato ex monopolista pur di realizzare questa rete unica in tempi più brevi. Era davvero necessario a questo punto? È chiaro che l'hanno fatto soltanto per concludere una cosa di cui hanno tanto parlato così da ottenere i consensi (e non perderli)

              CPietro gli apparati GPON costano nettamente meno di quelli per la P2P, sia come CAPEX (acquisto, installazione, ecc) che come OPEX (banalmente la corrente consumata che a parità di utenti serviti nel gpon è nettamente minore).

                purtroppo OF per motivi che non conosco è molto mal vista dal governo e dalla maggioranza che lo sostiene....basta ricordarsi della famosa puntata di report e dei tanti articoli del fatto sui ritardi di OF..insomma dei randelli mediatici di questo governo e di parte della sua maggioranza

                  AndreaAglietta Ma certo perchè serve a giustificare ulteriormente la rete unica. Il fine ultimo è proprio questo, nulla di complicato o di nascosto (almeno si spera), solo la realizzazione di questa rete unica per poter poi dire "Guardate, abbiamo fatto moltissimo nel digitale portando a termine questa grande rete unica che risolverà [non si dice come] tutti i problemi di connettività in Italia!" e via con i consensi e gli applausi

                  hypersv devi cambiare prospettiva, ormai tutti gli attori sono sul mercato, stato compreso, non esiste qualcosa "dello stato". e l'aggettivo statale/privato è privo di senso nell'economia di mercato.

                  Se cdp diventa azionista di maggiornaza di TIM allora tim diventa statale (nel tuo gergo) ma non ti andrebbe bene lo stesso.

                  oltretutto nelle economia di mercato (è tanto più nei mercati finanziari) non serve essere azionisti di maggioranza per controllare il CDA di un'azienda. sono pieni i casi addirittura di CDA nominati da azionisti che poi gli hanno votato contro nelle scelte aziendali cruciali.

                  Quindi tutto il tuo ragionamento, semplicemente, non ha contatto con la realtà.

                  • hypersv ha risposto a questo messaggio
                    • [cancellato]

                    CPietro Domanda interessante ma i fattori da prendere in considerazione sono tanti.. oltre al costo degli apparati e energia come detto da ThomasGallo, devi considerare anche il maggior numero di fibre richieste (parzialmente eliminabile con i multifibra più densi ma non so quale sia il limite entro i minitubi da 12mm attualmente posati.. 192?), nonché la minor densità di utenti attestabile per ogni apparato attivo (ad ogni porta di una piastra GPON ci coesisono fino a 40-50 abitazioni, mentre ovviamente avresti 1 solo cliente in P2P).
                    Ovviamente apparati meno densi implica più spazio da destinare ai PoP, quindi affitti più alti e climatizzazione maggiore.

                    Oppure si sarebbe dovuta realizzare una rete AON sull'analogia Metroweb di Fastweb fine '90, con le architetture di OpenFiber significherebbe portare un "miniPCN" con apparati attivi ad ogni CNO, da dove partono le ultime tratte in P2P fino alle abitazioni, per mantenere lo stesso spazio occupato nei PoP, oppure assegnare ad ogni cliente una wavelength diversa e multiplare non più nel dominio del tempo come fa il GPON ma in frequenza, ma i costi delle ottiche salirebbero a cifre irraggiungibili per una utenza domestica.

                    Poi, ogni analisi vale "qui ed ora", ai tempi in cui FW ha costruito la sua architettura per la FTTH, gli apparati GPON non esistevano o se c'erano avevano costi altissimi, e quindi aveva preferito porre i "catalyst" (alias normali switch LAN da ufficio 😃) nelle cantine o comunque nei cab in strada e tirare linee in fibra multimodale fino alle abitazioni.
                    La stessa fibra ottica monomodale (e relative ottiche) ha visto crollare il suo prezzo negli ultimi anni.

                    sb3rla ormai tutti gli attori sono sul mercato, stato compreso, non esiste qualcosa "dello stato". e l'aggettivo statale/privato è privo di senso nell'economia di mercato.

                    Ma infatti riconosco questo, semplicemente non ci vuole un genio per capire che lo stato dirigerebbe gli investimenti verso prospettive sicuramente più lungimiranti che si possono anche distaccare dal semplice "profitto"

                    sb3rla Se cdp diventa azionista di maggiornaza di TIM allora tim diventa statale (nel tuo gergo) ma non ti andrebbe bene lo stesso.

                    Se ciò accadesse la situazione cambierebbe nettamente invece

                    sb3rla oltretutto nelle economia di mercato (è tanto più nei mercati finanziari) non serve essere azionisti di maggioranza per controllare il CDA di un'azienda. sono pieni i casi addirittura di CDA nominati da azionisti che poi gli hanno votato contro nelle scelte aziendali cruciali.

                    Questo non giustifica il fatto di porre come azionista di maggioranza un'azienda privata (e ribadisco ex-monopolista) in un'infrastruttura strategica che ha come obiettivo la neutralità nella gestione degli investimenti. Può anche darsi che le cose vadano per i versi "giusti" ma non ci sono garanzie

                    • sb3rla ha risposto a questo messaggio

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