simonebortolin Funziona, ma non è consigliato.
Però se installasse dei radiatori in alluminio, ad esempio, potrebbe andare no?
Visto che sta ristrutturando...
simonebortolin Funziona, ma non è consigliato.
Però se installasse dei radiatori in alluminio, ad esempio, potrebbe andare no?
Visto che sta ristrutturando...
gianx80
Pompa di calore e caldaia a condensazione danno performance ottimali con impianti a bassa temperatura, quindi andrebbero abbinati a riscaldamento a pavimento per una resa ottimale come pure confort migliore.
Esistono anche pompe di calore specificamente progettate per impianti ad alta temperatura (termosifoni classici).
Se vuoi un lavoro fatto bene per evitare sorprese, spese alte e scarsa soddisfazione, dovresti farti seguire da un termotecnico qualificato.
Un canale youtube da cui avere molte informazioni interessanti:
https://www.youtube.com/@SoluzioniGreen
fra55 Però se installasse dei radiatori in alluminio, ad esempio, potrebbe andare no?
Radiatori != radiante a parete
I radiatori devono essere moltog randi per funzionare a basse temperature e con pompa di calore
wtf Pompa di calore e caldaia a condensazione danno performance ottimali con impianti a bassa temperatura, quindi andrebbero abbinati a riscaldamento a pavimento per una resa ottimale
Corretto, ma principalemente PDC
wtf come pure confort migliore.
Il confort migliore lo si ottiene con impianti a bassa temperatura, sì, ma principalmente cercando di avere una temperatura omogenea nella stanza, mentre con i termosifoni non è omogenea, ed il riscaldamento ad aria sofrre di problemi se le bocchette sono solo in alto
wtf Esistono anche pompe di calore specificamente progettate per impianti ad alta temperatura (termosifoni classici).
E sono comunuqe poco efficenti, anche quelle con l'R290.
wtf Un canale youtube da cui avere molte informazioni interessanti:
https://www.youtube.com/@SoluzioniGreen
Che non è il massimo come canale per i piccoli appartamenti under 400 mq.
gianx80 Sì sì, ma il tema mi confonde un po' fra aria-aria e aria-acqua.
Abbiamo un aria-aria i primi due impianti, ed un aria-acqua gli altri 4
Lavoro in questo settore, e tra le prime cose che ti consiglio di valutare è determinare sulla base delle tue abitudini la scelta della cosidetta “inerzia” dell’impianto.
Al sud siamo abituati ad utilizzare in maniera molto diversa i sistemi di riscaldamento e climatizzazione, rispetto che al nord per esempio. Non è un caso che il radiante a pavimento è più diffuso al nord.
Altra cosa, ti sono state suggerite tante soluzioni e tutte corrette, tuttavia ci sono alcune più semplici e alcune più complesse. L’architetto se deve dimensionare un radiatore con i conti della serva, tendenzialmente non farà danno. Diverso un impianto a pavimento caldo/freddo, dove credimi tante volte si è risolto montando canalizzati ad espansione diretta a supporto, perché il deumidificatore non funziona a dovere o tanti altri motivi. Se si vuole fare qualcosa di fuori dall’ ordinario, serve una legge 10 fatta seriamente.
Valuta bene, perché per queste cose il budget può essere infinito.
Altra cosa, l’ACS. Se non hai dove mettere l’accumulo, la vedo dura per il solo elettrico. Più in generale, se non hai un locale tecnico, non è facile trovare spazio per un impianto con pdc aria/acqua. Potrebbe, molto probabilmente, essere necessario un volano termico, eventuali “moduli idronici” (circolatori, vaso d’espansione ecc), che inevitabilmente occupano spazio.
Infine, direi per parere soggettivo ma un po’ anche oggettivo, per il caldo il comfort del radiante (in teoria anche un buon radiatore d’acciaio a colonne) se lo sognano i sistemi che muovono l’aria. Per il freddo, sia con fancoil idronico che radiante, scordati quell’effetto freddo (piacevole, ma che poi ti fa stare male) dell’espansione diretta.
E quasi dimenticavo. Detto in maniera molto semplificata, l’aria calda tende a salire, l’aria fredda a scendere. Questo significa che certi sistemi funzionano meglio in un modo, che nell’altro. Ok l’irraggiamento, ma se voglio riscaldare il pannello lo metto sotto i piedi, piuttosto che sopra la testa…
Se ha i pannelli solari con accumulo può essere interessante raffreddamento e riscaldamento a pavimento + VMC / UTA per deumidificare, filtrare e cambiare aria. Solo che occorrerebbe isolare e fare cappotto. Al nord in inverno deumidifica solo con lo scambiatore ingresso uscita. 70MQ basta una PDC 6KW termici 1-2Kw ettrici sopra i 10 gradi fai circolare acqua a 22 gradi a pavimento estate inverno e regoli calore con le testine nelle varie stanze programmando settimanalmente il crono termostato.
Gildo Le presenza FV non è determinate per la convenzienza della PDC.
Certo, specialmente per temperature non troppo inferiori allo zero, dove occorre il defrost della condensa in riscaldamento e peggiora il COP. Il problema sembrano gli spazi per gli impianti.
Gildo Come se quando fuori gela il fotovoltaico produce...
eone89 Diverso un impianto a pavimento caldo/freddo, dove credimi tante volte si è risolto montando canalizzati ad espansione diretta a supporto, perché il deumidificatore non funziona a dovere o tanti altri motivi.
Quindi è successo di dover fare doppio impianto perché non si era dimensionato correttamente il tutto?
eone89 Altra cosa, l’ACS. Se non hai dove mettere l’accumulo, la vedo dura per il solo elettrico.
Come diceva Simone, in veranda non potrebbe andare bene? O nel nuovo bagno di servizio, ma non so se ci entra.
eone89 Potrebbe, molto probabilmente, essere necessario un volano termico, eventuali “moduli idronici” (circolatori, vaso d’espansione ecc), che inevitabilmente occupano spazio.
Riesci a darmi qualche spiegazione più terra terra per questi componenti?
eone89 Per il freddo, sia con fancoil idronico che radiante, scordati quell’effetto freddo (piacevole, ma che poi ti fa stare male) dell’espansione diretta.
Intendi che, oltre al maggior tempo per raffrescare, c'è una percezione minore del freddo?
eone89 Ok l’irraggiamento, ma se voglio riscaldare il pannello lo metto sotto i piedi, piuttosto che sopra la testa…
Me ne rendo conto, ma se non si vuole utilizzare l'aria, che si fa, sia a soffitto per il freddo che a pavimento per il caldo?
@Gildo in soldoni, se dovessi tu ristrutturare la mia casa, tenendo conto di piantina e luogo, cosa faresti e perché?
Gildo Se ha i pannelli solari con accumulo
Non ho possibilità di mettere pannelli solari.
simonebortolin Le presenza FV non è determinate per la convenzienza della PDC.
Cosa intendi?
gianx80 Cosa intendi?
Che la presenza o assenza del FV non fa risparmiare con PDC
simonebortolin Radiatori != radiante a parete
Ok intendevo termosifoni in alluminio
fra55 sempre radiatori (o, termosifoni) sono eh... Non fa troppa differenza ghisa o acciaio o alluminio
simonebortolin Se una parte della corrente che consumo la produco io con il FV il risparmio c'è, soprattutto con SSP che magari ho già da qualche anno e non devo installare un nuovo impianto solo perché metto la PDC.
gianx80 Quindi è successo di dover fare doppio impianto perché non si era dimensionato correttamente il tutto?
Si, o comunque correre ai ripari con ripieghi, del tipo "aggiungo lo splittino perché l'impianto non raffresca bene"
gianx80 Come diceva Simone, in veranda non potrebbe andare bene? O nel nuovo bagno di servizio, ma non so se ci entra.
L'ideale sarebbe al chiuso, ma in veranda potrebbe starci. Cerca scaldacqua a pompa di calore 200lt per le dimensioni.
gianx80 Riesci a darmi qualche spiegazione più terra terra per questi componenti?
Il volano tecnico è un serbatoio contenente acqua tecnica, che serve ad aumentare il volume d'acqua presente in impianto, necessario a seconda delle specifiche della pdc (per evitare il pendolamento). Su impianto a pavimento potrebbe non essere necessario se il volume d'acqua è già sufficiente, ma se si seziona l'impianto in più zone potrebbe essere necessario. Può fungere anche da separatore idraulico a seconda della configurazione. Il circolatore è una pompa che fa girare l'acqua nel circuito. In generale la configurazione e i componenti possono variare molto.
gianx80 Intendi che, oltre al maggior tempo per raffrescare, c'è una percezione minore del freddo?
Premesso che tutto dipende da come si dimensiona il tutto, ma in un contesto residenziale ti direi di si. Un chiller lo farei lavorare non sotto i 10° di mandata per avere un discreto rendimento. Raffreddo si, ma non come l'espansione diretta. Può piacere o meno, però sicuramente è meno immediato e va usato in maniera molto diversa.
Forse sono io che mi perdo qualcosa, ma nel tuo caso considerando sia zona climatica che la predisposizione esistente, non avrei alcun dubbio: andrei di impianto a espansione diretta canalizzato e scaldacqua a pompa di calore...
goleador @simonebortolin per la cona climatica invece consiglia il raffreddamento a soffitto ... potresti dirmi perché non sei d'accordo? Sono un super profano in materia e mi sembra che, anche in questa discussione, abbia ricevuto tante opinioni discordanti.
gianx80 Sono un super profano in materia e mi sembra che, anche in questa discussione, abbia ricevuto tante opinioni discordanti.
Non sono discordanti. Sono diverse.
Diverse per budget, comfort e... gusti personali. Ad esempio a me da fastidio il rumore e il movimento d'aria -> non scelgo impianti ad aria.
gianx80 ma in realtà anche io nella sua situazione andrei di un impianto ad aria.
Scusate, entro anche io in questa discussione per cercare di portarla un po' sui numeri.
Parlo del mio caso: io potrei pensare ad esempio di pensionare la caldaia a condensazione entro qualche anno, se i conti tornassero e l'investimento si ripagasse in qualche anno.
Quindi, dicevo, proviamo a parlare di numeri, magari con la vostra esperienza riusciamo ad approssimare abbastanza bene.
Parliamo della mia situazione, e solo della produzione di calore, per semplificare:
Che rendimento ci si può aspettare da una pompa di calore in queste condizioni, inteso semplicemente come rapporto tra potenza termica resa e potenza elettrica consumata?
Non voglio i rendimenti di targa, che si possono trovare facilmente, ma il rendimento medio atteso che ci si può aspettare in un intero anno, considerando i giorni (o meglio le notti) in cui la macchina tribola per il freddo intenso e gli sbrinamenti, e i giorni in cui le temperature sono abbastanza alte da non sbrinare mai e rendere nel migliore dei modi.
In base a questo numero, e ai costi (noti) pagati in bolletta per gas e elettricità, potrei capire se convenga o meno cambiare, il prezzo di 1 kWh di metano si trova facilmente e quello di 1 kWh di elettricità anche.
Consideriamo 1 il rendimento della caldaia a condensazione, sbagliamo di poco, e conoscendo il rendimento del sistema alternativo in un attimo capiamo dove sta la convenienza.
Altrimenti sono solo parole, e a me piacciono i numeri, e un po' meno le parole
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