lucamerega probabilmente rispetto al primo che ti ha risposto "facciamo un eccezione" è seguito un secondo che ti ha messo come cliente indesiderato (magari si era svegliato male quella mattina). potevi contattare il rappresentante di Navigabene presente qui sul forum...
Navigabene, caduta di stile e delusione
Pho3nix ci ho pensato, ma ho voluto comportarmi come un utente "normale" che quindi non ha per forza le conoscenze tecniche e la capacità di collegarsi a questo forum.
Non voglio fare nomi, ma un'altra azienda che è presente sul forum, alla mia telefonata ha fatto controlli, mi ha confermato che anche a loro risultano per tale edificio problemi con l'amministratore e quindi avrebbero messo la massima attenzione. Il prezzo è più caro, il vincolo è maggiore, ma alla fine ho scelto quello.
lucamerega nulla da eccepire da parte mia al tuo comportamento, anzi.
situazione fastidiosa, ma tant'è. ci hanno smenato di più loro.
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lucamerega Un anno fa, circa, contatto Navigabene per aiutarmi a capire come portare la fibra nel mio palazzo in quanto era arrivata, ma c'erano problemi.
Navigabene mi ha seguito puntualmente, i tecnici Openfiber sono stati gentilissimi ed in un paio di giornate ero pronto per l'allaccio.
Qui succede l'imprevisto.
Avendo io una connessione aziendale, mi viene imposto un altro provider.
Qualcosa qua non mi torna. Navigabene si è attivata e soprattutto ha attivato Open Fiber senza un contratto? O un contratto era stato fatto, perché:
lucamerega Avendo io una connessione aziendale, mi viene imposto un altro provider.
Ma c'era o no un contratto? Non era un contratto business dall'inizio? Poi, quale provider ed imposto da chi?!?
lucamerega La normativa italiana, infatti, stabilisce che non si può discriminare le persone sulla base di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali.
Faccio notare che in questo settore non c'è obbligo di contrarre e l'ISP gode di autonomia contrattuale, può quindi rifiutare un cliente. A questo punto perché accanirsi, cui prodest? Non vedo inoltre applicabile alcuna delle condizioni citate. Sei stato (a quanto leggo) rifiutato sulla base dei precedenti rapporti con l'ISP. Giusto o sbagliato che sia, non c'entrano né il sesso, la razza, lingua, religione, opinioni politiche e/o condizioni personali e sociali...
Non entro nel merito della discussione però visti i trascorsi, Navigabene dovrebbe avere tutto il diritto di rifiutarti come cliente, figurati che lo fa anche Amazon per motivi simili (i troppi resi), non è una discriminazione basata su "sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali" ma su fatti accaduti che ne giustificano la condotta (no?)
- Navigabene
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lucamerega
Buongiorno Luca,
non ho seguito la vicenda ma posso in parte condividere la decisione, se l'anno scorso ci siamo impegnati a farti cablare il condominio e il giorno prima dell'attivazione hai annullato tutto per procedere con Vodafone, comprendo il pensiero del mio collega a voler evitare nuovamente di impegnarci per qualcosa che potrebbe finire allo stesso modo.
Inoltre tengo a precisare che un operatore non è obbligato a proseguire con un attivazione, poi tu magari puoi considerarla discriminazione sentendoti offeso e di questo mi dispiace... soprattutto se già ostacolata in cui il cliente richiede un impegno con l'amministratore di condominio su cui ovviamente non possiamo avere voce in capitolo.
Vorrei leggere a questo punto, altri punti di vista su quanto scritto da entrambi.
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lucamerega ci ho pensato, ma ho voluto comportarmi come un utente "normale"
Per certi versi è apprezzabile tuttavia, dopo aver rotto loro le balle su Whatsapp (a quanto riferisci), a me pare poco coerente.
@pioccd è contattabile tramite Telegram (se non volevi chiamarlo pubblicamente in causa, per evitare "forzature" da parte tua) e ti saresti fatto spiegare se quello capitato con tua suocera è stato un disguido (di quelli che ogni tanto capitano ed a cui si può porre rimedio in maniera soddisfacente) ovvero una scelta deliberata dell'azienda (ed a quel punto il post pubblico, nei termini che hai posto, avrebbe forse anche avuto più senso).
Just my 0.2c
pioccd comprendo il pensiero del mio collega a voler evitare nuovamente di impegnarci per qualcosa che potrebbe finire allo stesso modo.
L'unico punto da chiarire è: è vero o non è vero che voleva pagare la penale ed avete autonomamente (vostra sponte, senza richieste / sollecitazioni) deciso di soprassedere? Perché non capisco il senso di soprassedere per poi rifiutare ogni ulteriore contratto.
- Navigabene
mark129 L'unico punto da chiarire è: è vero o non è vero che voleva pagare la penale ed avete autonomamente (vostra sponte, senza richieste / sollecitazioni) deciso di soprassedere? Perché non capisco il senso di soprassedere per poi rifiutare ogni ulteriore contratto.
Questo non credo sia rilevante, penale o non penale conta comunque la situazione che è venuta a crearsi fuori da quel gesto giusto o sbagliato.
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pioccd Questo non credo sia rilevante
Mah, per me lo è (rilevante): se un cliente rompe il contratto / viola una clausola che prevede esborsi, rinunciarvi è un'acquiescenza (che vi sta bene così, che accettate quanto fatto dal cliente).
Significato opposto invece ha il rifiuto a contrarre (tu non mi stai bene, perché non mi stava bene quanto hai fatto in passato): le due scelte, in conseguenza, non appaiono coerenti.
Detto questo, fate pure come vi pare, ovvio.
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mark129 L'unico punto da chiarire è: è vero o non è vero che voleva pagare la penale
Secondo me sarebbe più interessante chiarire "l'imposizione di un provider differente in quanto connessione aziendale"...
mark129 le due scelte, in conseguenza, non appaiono coerenti
Appunto. Non appaiono, però... Probabilmente in Navigabene non hanno una procedura standard per queste casistiche e comunque entrambe le decisioni sono state probabilmente prese da persone diverse che avevano, nell'ambito dei compiti loro conferiti, facoltà di prenderle.
O fosse anche stata la stessa persona, il tutto si potrebbe spiegare con "ok, ti abbuoniamo il fattaccio ma avere rapporti con te in futuro, anche no grazie", che da utente/consumatore francamente non mi stupisce, o tantomeno infastidisce.
lucamerega Avendo io una connessione aziendale, mi viene imposto un altro provider.
Mi sembra una scusa del cavolo che non sta né in cielo né in terra. Inoltre se l'azienda mi fornisce una connessione, immagino che sia per lo smart working, non per guardare i video su YouTube.
lucamerega Spiego quindi la situazione e mi viene risposto che preferiscono non avermi come cliente.
Mi sembra corretto.
lucamerega Mi viene risposto che va bene così, fanno un'eccezione.
Nuovamente comportamento impeccabile (si noti peraltro che io sono un rompiballe, quindi ho chiesto costanti aggiornamenti su Whatsapp e loro hanno sempre risposto in maniera molto gentile).
Scusami ma questa attività per loro ha un costo enorme, e se tu gli dai buca è ovvio che cioè finisci in blacklist.
lucamerega Faccio notare che sono desolato ed anche dispiaciuto da tale comportamento che, peraltro, è illegale.
La normativa italiana, infatti, stabilisce che non si può discriminare le persone sulla base di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. Questo è in linea con i principi dell'Unione Europea, che vieta la discriminazione su basi simili.
Infatti la normativa italiana vieta la discriminazione per uno dei seguenti motivi, ma non vieta per esempio che se hai trascorsi con un la società essa non si possa rifiutare di fornirti il servizio: ad esempio se sei un cliente molesto al bar la barista si può rifiutare di servirti e farti buttare fuori, stessa cosa un isp se sei in debito con loro, o con gli altri finisci in una blacklist chiamata SIMOITEL.
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Non vedo inoltre applicabile alcuna delle condizioni citate. Sei stato (a quanto leggo) rifiutato sulla base dei precedenti rapporti con l'ISP. Giusto o sbagliato che sia, non c'entrano né il sesso, la razza, lingua, religione, opinioni politiche e/o condizioni personali e sociali...
Ho citato degli esempi. Cerco di spiegarmi meglio. Un ISP vende a te e non a me. C'è disparità di trattamento. Perché? Ho un insoluto? Sono antipatico? Non sono condizioni sufficienti.
Riporto:
Un ISP italiano non può rifiutarsi di fornirti il servizio se non sei moroso nei suoi confronti. Questo perché il Codice delle Comunicazioni Elettroniche (D.Lgs. n. 259/2003) stabilisce che gli ISP hanno l'obbligo di fornire i loro servizi a chiunque ne faccia richiesta, a condizione che il richiedente sia in grado di pagare il prezzo del servizio.
L'unica eccezione a questa regola si verifica quando l'ISP non è in grado di fornire il servizio al richiedente per motivi tecnici. In questo caso, l'ISP deve motivare il rifiuto al richiedente.
Articolo 7, comma 1, del Codice delle Comunicazioni Elettroniche:
Gli operatori di reti e di servizi di comunicazione elettronica sono tenuti a fornire i propri servizi a chiunque ne faccia richiesta, alle condizioni stabilite dalle offerte al pubblico, salvo il caso di comprovata impossibilità tecnica.
Articolo 3, comma 1, lettera b), del Codice delle Comunicazioni Elettroniche:
Per utente finale si intende qualsiasi persona fisica o giuridica che utilizza un servizio di comunicazione elettronica per scopi privati o professionali, ivi compresa la pubblica amministrazione.
Articolo 3, comma 1, lettera c), del Codice delle Comunicazioni Elettroniche:
Per fornitore di servizi di comunicazione elettronica si intende qualsiasi persona fisica o giuridica che offre al pubblico un servizio di comunicazione elettronica, a prescindere dalla tecnologia utilizzata.
matem7 vedi sopra
pioccd no, mi spiace, ti invito a leggere quanto scritto sopra. Peraltro nella vostra carta dei servizi scrivete:
Uguaglianza ed imparzialità NAVIGABENE fornisce ai propri clienti i propri servizi ispirandosi al principio di uguaglianza tra i Clienti prescindendo da differenze di sesso, razza, lingua, religione ed opinioni politiche. NAVIGABENE garantisce eguaglianza di trattamento, a parità di condizioni dei servizi erogati, tra diverse aree geografiche e tra diverse categorie o fasce di Clienti e comunque garantisce la parità di trattamento da intendersi come divieto di ogni ingiustificata discriminazione.
Secondo me sarebbe più interessante chiarire "l'imposizione di un provider differente in quanto connessione aziendale"...
Non volevo faarla troppo lunga, ma mi sembra che questo punto sia "quotato" molto
In casa ho una connessione aziendale pagata dalla mia azienda.
Ho, da contratto privato con l'azienda, l'obbligo di utilizzarla per le connessioni con i clienti e la possibilità di utilizzarla a scopi personali.
Quando è arrivata la fibra mi era appena stata upgradata la FTTC.
Per tale motivo il mio provider aziendale decise di negarmi l'upgrade alla FTTH senza esborso da parte dell'azienda che, giustamente, mi disse: "Hai una connessione che funziona per le esigenze lavorative, va a 200 mbps senza problemi, non è facilmente giustificabilme un upgrade che non porta reali benefici per gli intenti lavorativi"
Decisi allora di portare la fibra come connessione secondaria PERSONALE.
Ingaggiai Navigabene, ecc. ecc.
Poi l'agente che si occupa della miaazienda mi chiamò e mi disse: "Visto che siete eccellenti clienti, facciamo l'upgrade ad FTTH gratuito".
A questo punto decisi di interrompere il contratto con Navigabene, pagare le penali, ed usare l'FTTH aziendale.
Spero ora sia più chiaro.
Mi sembra una scusa del cavolo che non sta né in cielo né in terra. Inoltre se l'azienda mi fornisce una connessione, immagino che sia per lo smart working, non per guardare i video su YouTube.
Leggi sopra
Infatti la normativa italiana vieta la discriminazione per uno dei seguenti motivi, ma non vieta per esempio che se hai trascorsi con un la società essa non si possa rifiutare di fornirti il servizio: ad esempio se sei un cliente molesto al bar la barista si può rifiutare di servirti e farti buttare fuori, stessa cosa un isp se sei in debito con loro, o con gli altri finisci in una blacklist chiamata SIMOITEL.
Premesso che non sono minimamente debitore, riporto il contratto da me firmato:
Questo era quello che ero disposto a pagare, Navigabene ha (ribadisco, MOLTO, MOLTO, MOLTO gentilmente declinato l'offerta).
Aggiungo il link della discussione dove ho più volte lodato (e sto continuando a farlo) Navigabene per il suo operato https://forum.fibra.click/d/36226-forse-openfiber-e-arrivata-e-gia-problemi-aiuto
Per questo sono rimasto dispiaciuto, perché a questo giro la situazione è cambiata radicalmente.
Concludo: non è un post atto a sputare su un'azienda che fa il proprio mestiere, solo che, a mio parere, è sempre bene sapere come va quando va bene, ma anche come va quando va male. Sempre rimanendo in toni civili, ovviamente.
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RobertoMattioli Secondo me sarebbe più interessante chiarire "l'imposizione di un provider differente in quanto connessione aziendale"...
Per eccesso di zelo, specifico che non "parteggio": oltre alla premessa già fatta che certe cose si provano a chiarire in privata sede perché di specifica e privata circostanza si tratta (il forum non è uno "sfogatoio" per pubblici tentativi di gogna), ci sarebbe pure da spiegare perché, se il contratto è di tua suocera, tu OP vai ad intestartelo direttamente, o altre quisquilie del genere.
Ma, detto questo:
RobertoMattioli Appunto. Non appaiono, però...
La questione che vedevo io è grosso modo la stessa che "ciclicamente" si è vista per altri operatori (anche agli antipodi fra loro, come iliad e Dimensione per es.): se tu (ISP qualsiasi) vuoi fare lo "splendido", il magnanimo, l'honesto ad ogni hosto (e non sto bacchettando Navigabene, è solo una enumerazione), poi dovresti essere sempre coerente con questo posizionamento sul mercato.
In tal senso ho chiesto a pio se magari avesse contezza di quanto riportato dal cliente: perché non è la stessa cosa scegliere di sopportare la "perdita" propria sponte ovvero obtorto collo
RobertoMattioli "ok, ti abbuoniamo il fattaccio ma avere rapporti con te in futuro, anche no grazie"
ed al riguardo basta solo dirlo (e ripeto, per me ha sbagliato l'OP a postare, doveva continuare privatamente come tutto privatamente si è svolto l'antefatto) che: "non volevamo strascichi ma ce la siamo comunque legata al dito" oppure "a seguito di riesame del pregresso sono cambiate le disposizioni / direttive generali per casi simili".
E se poi invece fosse risultato a pio che l'abbuono della penale fosse stato allora sollecitato in qualche modo dall'OP ("vi prego, venitemi incontro", "si può rateizzare?", "se proprio non se ne può fare a meno, sono quasi disposto a pagare..."), ça va sans dire che la doglianza dell'OP avrebbe avuto ancora meno senso.
Non preoccuparti più di tanto, alla fine sono loro quelli che perdono 1-2 potenziali utenze.
Però non vedo il senso di appiopparti tu il contratto di sua suocera, sembra quasi che tu volessi verificare se "ci stanno con te" o se "se la sono legata al dito" oppure che tu volessi rimediare a quello che era successo un anno fa. E' una cosa contorta e no sense, dì che si arrangi lei col contratto, avrebbe attivato senza problemi.
Però rifiutare un cliente perchè un anno fa ha disdetto all'ultimo mi pare una cavolata, da pesci piccoli permalosi... Vodafone o TIM non ti avrebbero mai rifiutato, non si sarebbero nemmeno posti il problema.
Poi non è chiaro il punto saliente, come mai non hai potuto attivare con loro inizialmente? Per cambio d'idea tuo o per problemi commerciali?
Legend35 Però rifiutare un cliente perchè un anno fa ha disdetto all'ultimo mi pare una cavolata, da pesci piccoli permalosi...
Come no...
Fastweb ti mette in blacklist per tutti i servizi se la usi per triangolare.. e si parla di pochi euro di sim. Molti meno di quelli spesi per un allaccio FTTH.
Legend35 Per cambio d'idea tuo o per problemi commerciali?
Sulla base della seguente affermazione
lucamerega Avendo io una connessione aziendale, mi viene imposto un altro provider.
pare di capire che il suo datore di lavoro abbia imposto l'utilizzo di fornitura dati da parte di specifico Operatore
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Però non vedo il senso di appiopparti tu il contratto di sua suocera
Chiarisco anche questo punto nei limiti della privacy di mia suocera.
Alcune spese famigliari preferisco pagarle io. Vengono quindi prese dal mio conto corrente e sono quindi a me intestate.
Le motivazioni, ovviamente, possono tranquillamente rimanere in famiglia
Poi non è chiaro il punto saliente, come mai non hai potuto attivare con loro inizialmente? Per cambio d'idea tuo o per problemi commerciali?
Spiegato in post precedente
ci sarebbe pure da spiegare perché, se il contratto è di tua suocera, tu OP vai ad intestartelo direttamente, o altre quisquilie del genere.
Leggi sopra
e ripeto, per me ha sbagliato l'OP a postare, doveva continuare privatamente come tutto privatamente si è svolto l'antefatto
Perché? Il forum è anche (e soprattutto) un luogo in cui scambiare pareri su ISP oltre che su tecnica.
È come se io dicessi che non mi piace la marca di router "Pallino" perché non mi hanno accettato il reso entro i 14 giorni e tu rispondessi che il forum non è il luogo in cui parlarne.
Sarà bene che chi compra i router "Pallino" sappia a cosa va incontro.
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walt
Si.. ma se gliela paga il datore di lavoro... a quel punto il "datore di lavoro" doveva anche farsi carico di chiedere a Vodafone il cablaggio... come fosse una seconda sede aziendale.
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Technetium Fastweb ti mette in blacklist per tutti i servizi
Poco male (IMHO)...
lucamerega Vengono quindi prese dal mio conto corrente e sono quindi a me intestate.
Faccio così anche io per un familiare (utenza telefonica addebitata su mio c/c personale) MA il contratto è comunque intestato al mio familiare.
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Non saprei, ho soltanto fornito il mio parere sul dubbio di @Legend35 ...
lucamerega Vengono quindi prese dal mio conto corrente e sono quindi a me intestate
Mi pare però una - legittima - scelta arbitraria più che un vincolo tecnico/amministrativo inderogabile