CPietro Domanda interessante ma i fattori da prendere in considerazione sono tanti.. oltre al costo degli apparati e energia come detto da ThomasGallo, devi considerare anche il maggior numero di fibre richieste (parzialmente eliminabile con i multifibra più densi ma non so quale sia il limite entro i minitubi da 12mm attualmente posati.. 192?), nonché la minor densità di utenti attestabile per ogni apparato attivo (ad ogni porta di una piastra GPON ci coesisono fino a 40-50 abitazioni, mentre ovviamente avresti 1 solo cliente in P2P).
Ovviamente apparati meno densi implica più spazio da destinare ai PoP, quindi affitti più alti e climatizzazione maggiore.
Oppure si sarebbe dovuta realizzare una rete AON sull'analogia Metroweb di Fastweb fine '90, con le architetture di OpenFiber significherebbe portare un "miniPCN" con apparati attivi ad ogni CNO, da dove partono le ultime tratte in P2P fino alle abitazioni, per mantenere lo stesso spazio occupato nei PoP, oppure assegnare ad ogni cliente una wavelength diversa e multiplare non più nel dominio del tempo come fa il GPON ma in frequenza, ma i costi delle ottiche salirebbero a cifre irraggiungibili per una utenza domestica.
Poi, ogni analisi vale "qui ed ora", ai tempi in cui FW ha costruito la sua architettura per la FTTH, gli apparati GPON non esistevano o se c'erano avevano costi altissimi, e quindi aveva preferito porre i "catalyst" (alias normali switch LAN da ufficio 😃) nelle cantine o comunque nei cab in strada e tirare linee in fibra multimodale fino alle abitazioni.
La stessa fibra ottica monomodale (e relative ottiche) ha visto crollare il suo prezzo negli ultimi anni.