questi fondi di invetimento stranieri per me non porteranno nulla di buono..ovviamente non ci mettono soldi per investimenti industriali..non ci crede nessuno..pura speculazione di medio termine

Vado un po' ot... c'è una differenza di costi così importante tra il realizzare una rete p2p e una gpon? Sicuramente con una p2p è necessaria più fibra, ma credo che gli apparati poi costino meno rispetto a quelli gpon. Sbaglio?

    sb3rla Ma infatti io mica parlavo di open fiber, intendevo una nuova società "fatta dallo stato" (come dicono loro) e non da una società privata. Una sorta di "Fibercop statale". Quello che voglio dire è che si sono rassegnati a prendere accordi con l'incumbent per ospitare la rete unica in una società fatta apposta da Tim (realizzata al fine di ottenere finanziamenti e trarre profitto, non certo per coprire i cittadini, come è sensato che sia essendo un privato) invece di creare una società in cui poi far CONFLUIRE tim.
    Per dire, fai la società "FiberIT" (nome a caso) e ci porti dentro tim, open fiber e chiunque altro accetti di entrarci. Ovviamente tim non avrebbe mai accettato ed è questo il punto, si è scesi a compromessi con un privato ex monopolista pur di realizzare questa rete unica in tempi più brevi. Era davvero necessario a questo punto? È chiaro che l'hanno fatto soltanto per concludere una cosa di cui hanno tanto parlato così da ottenere i consensi (e non perderli)

      CPietro gli apparati GPON costano nettamente meno di quelli per la P2P, sia come CAPEX (acquisto, installazione, ecc) che come OPEX (banalmente la corrente consumata che a parità di utenti serviti nel gpon è nettamente minore).

        purtroppo OF per motivi che non conosco è molto mal vista dal governo e dalla maggioranza che lo sostiene....basta ricordarsi della famosa puntata di report e dei tanti articoli del fatto sui ritardi di OF..insomma dei randelli mediatici di questo governo e di parte della sua maggioranza

          AndreaAglietta Ma certo perchè serve a giustificare ulteriormente la rete unica. Il fine ultimo è proprio questo, nulla di complicato o di nascosto (almeno si spera), solo la realizzazione di questa rete unica per poter poi dire "Guardate, abbiamo fatto moltissimo nel digitale portando a termine questa grande rete unica che risolverà [non si dice come] tutti i problemi di connettività in Italia!" e via con i consensi e gli applausi

          hypersv devi cambiare prospettiva, ormai tutti gli attori sono sul mercato, stato compreso, non esiste qualcosa "dello stato". e l'aggettivo statale/privato è privo di senso nell'economia di mercato.

          Se cdp diventa azionista di maggiornaza di TIM allora tim diventa statale (nel tuo gergo) ma non ti andrebbe bene lo stesso.

          oltretutto nelle economia di mercato (è tanto più nei mercati finanziari) non serve essere azionisti di maggioranza per controllare il CDA di un'azienda. sono pieni i casi addirittura di CDA nominati da azionisti che poi gli hanno votato contro nelle scelte aziendali cruciali.

          Quindi tutto il tuo ragionamento, semplicemente, non ha contatto con la realtà.

          • hypersv ha risposto a questo messaggio
            • [cancellato]

            CPietro Domanda interessante ma i fattori da prendere in considerazione sono tanti.. oltre al costo degli apparati e energia come detto da ThomasGallo, devi considerare anche il maggior numero di fibre richieste (parzialmente eliminabile con i multifibra più densi ma non so quale sia il limite entro i minitubi da 12mm attualmente posati.. 192?), nonché la minor densità di utenti attestabile per ogni apparato attivo (ad ogni porta di una piastra GPON ci coesisono fino a 40-50 abitazioni, mentre ovviamente avresti 1 solo cliente in P2P).
            Ovviamente apparati meno densi implica più spazio da destinare ai PoP, quindi affitti più alti e climatizzazione maggiore.

            Oppure si sarebbe dovuta realizzare una rete AON sull'analogia Metroweb di Fastweb fine '90, con le architetture di OpenFiber significherebbe portare un "miniPCN" con apparati attivi ad ogni CNO, da dove partono le ultime tratte in P2P fino alle abitazioni, per mantenere lo stesso spazio occupato nei PoP, oppure assegnare ad ogni cliente una wavelength diversa e multiplare non più nel dominio del tempo come fa il GPON ma in frequenza, ma i costi delle ottiche salirebbero a cifre irraggiungibili per una utenza domestica.

            Poi, ogni analisi vale "qui ed ora", ai tempi in cui FW ha costruito la sua architettura per la FTTH, gli apparati GPON non esistevano o se c'erano avevano costi altissimi, e quindi aveva preferito porre i "catalyst" (alias normali switch LAN da ufficio 😃) nelle cantine o comunque nei cab in strada e tirare linee in fibra multimodale fino alle abitazioni.
            La stessa fibra ottica monomodale (e relative ottiche) ha visto crollare il suo prezzo negli ultimi anni.

            sb3rla ormai tutti gli attori sono sul mercato, stato compreso, non esiste qualcosa "dello stato". e l'aggettivo statale/privato è privo di senso nell'economia di mercato.

            Ma infatti riconosco questo, semplicemente non ci vuole un genio per capire che lo stato dirigerebbe gli investimenti verso prospettive sicuramente più lungimiranti che si possono anche distaccare dal semplice "profitto"

            sb3rla Se cdp diventa azionista di maggiornaza di TIM allora tim diventa statale (nel tuo gergo) ma non ti andrebbe bene lo stesso.

            Se ciò accadesse la situazione cambierebbe nettamente invece

            sb3rla oltretutto nelle economia di mercato (è tanto più nei mercati finanziari) non serve essere azionisti di maggioranza per controllare il CDA di un'azienda. sono pieni i casi addirittura di CDA nominati da azionisti che poi gli hanno votato contro nelle scelte aziendali cruciali.

            Questo non giustifica il fatto di porre come azionista di maggioranza un'azienda privata (e ribadisco ex-monopolista) in un'infrastruttura strategica che ha come obiettivo la neutralità nella gestione degli investimenti. Può anche darsi che le cose vadano per i versi "giusti" ma non ci sono garanzie

            • sb3rla ha risposto a questo messaggio

              Tim vuole che nelle grandi città dai 50 Mila abitanti in su si investa sulla ftth , mentre sotto questo si rimanga con la fttc e fwa nelle case sparse .

                hypersv Può anche darsi che le cose vadano per i versi "giusti" ma non ci sono garanzie

                non hai garanzie nemmeno se la situazione rimane quella che è adesso.... in un certo qual modo il fatto che se ne parli e che ci si provi (con il rischio anche di sbagliare si) per me è positivo. Non sbaglia solo chi non fa.

                Questo non giustifica gli errori (che sicuramente ci saranno) ma in questo momento tutti gli attori sono nella partita, e vogliono collaborare. serve tempo OK, ma lobbiettivo sembra comune e io non ho preconcetti o pregiudizi.

                Vediamo, diamogli tempo, non giungiamo a conclusioni affrettate, deliranti, disinformate o da stadio. Da scettico, per me è già positivo che ne ragionino tutti attorno ad un tavolo comune coordinato dal governo, purtroppo serve tempo, ma le posizioni sono "fluide" da ogni parte, aperte e disponibili.

                sb3rla LOL

                Neanche la maggioranza nel cda avrà Cdp😂😂

                  Benito Da un lato meglio... stanno solo aumentando le probabilità che non passi al vaglio della Commissione UE, dall'altro lato terzietà della rete l'hanno proprio campata in aria e se dovesse sventuratamente passare sarebbero problemi🤷‍♂️

                    [cancellato] il loro problema e' la commissione europea... devono costruire la narrazione della governance neutrale. Bisognera' vedere se tale narrazione passerà le forche caudine europee. Perche' se non le passa non c'e' trippa per gatti e i fondi li vedoono con il binocolo.

                    03tt4m Potrebbe anche passare la cosa, ma con delle prescrizioni.

                    • 03tt4m ha risposto a questo messaggio

                      Benito Il memorandum tra CDP e TIM dovrebbe proseguire solo in caso di approvazione da parte della Commissione UE e delle altre Autorità Garanti. Se la Commissione dice niente fondi pubblici, CDP dovrebbe contrattare altre soluzioni con TIM oppure si dovrebbe tirare indietro. Tanto senza fondi pubblici non se ne fa nada...

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