Ciao a tutti,
scrivo qui sperando di trovare qualche suggerimento o indicazione utile da chi ha più esperienza di me sull'argomento. Ringrazio fin da ora chiunque vorrà dedicarmi anche solo qualche minuto per leggere il post o darmi una mano: ogni contributo sarà davvero molto apprezzato!
Ho acquistato un appartamento (degli anni '70, ma ristrutturato nel 2015), e ho "ereditato" il suo quadro elettrico:
Senza soffermarmi troppo sulle cose che mi fanno storcere il naso (tipo un differenziale usato come generale, senza nessuna protezione a monte), mi concentro sulle mie esigenze attuali.
Vorrei alzare la potenza impegnata a 4.5 kW (e quindi, assicurarmi che le sezioni dei cavi siano adeguate, così come i parametri dei vari dispositivi di protezione) e poi mi piacerebbe aggiungere una linea dedicata per il piano a induzione, da far passare nello stesso corrugato della linea cucina. Attualmente il piano a induzione è limitato in potenza (a 3 kW), ma mi piacerebbe "sbloccarlo" (il produttore dichiara 4.5 kW come potenza di picco).
Contestualmente, mi piacerebbe aggiornare un po' il quadro in modo da avere più selettività e sicurezza (i differenziali di tipo AC nel 2025 non si possono vedere).
Il contatore si trova in una nicchia all'interno dell'appartamento, vicino la porta di ingresso, e da esso parte un montante di circa 4 metri verso il quadro:
Un grande vincolo è sicuramente lo spazio limitatissimo nel quadro (12 moduli DIN per 7 linee totali). Naturalmente l'opzione di eseguire opere murarie per ingrandire il quadro è tassativamente esclusa (pena il divorzio), quindi stavo pensando di agire in questo modo: utilizzare per ogni linea un magnetotermico differenziale compatto come ABB DS301C L C16 F30, di tipo F laddove ci sono inverter (condizionatori, lavatrici, asciugatrici, etc.) e di tipo A per tutto il resto. Tutti da 16A, eccetto per il piano a induzione da 20A. Poi, nella nicchia del contatore, vorrei aggiungere un magnetotermico che gestisca correnti di corto circuito da 6kA a protezione del montante, come da normativa.
Il tutto è riassunto da questo piccolo schemino (la parte con lo sfondo azzurro rappresenta il quadro):
Ora, i miei dubbi:
1) Sullo schema ho lasciato il primo interruttore del quadro (quello che dovrebbe fare da generale) con un punto interrogativo, perché non so ancora esattamente cosa metterci. Posto che il MT nella nicchia del contatore devo metterlo per forza se voglio che l'impianto sia a norma, siete d'accordo con me che non c'è nessun beneficio particolare a metterne uno anche nel quadro, usato come generale? Non mi sembra abbiano molto senso due MT così vicini in cascata. Potrei mettere un semplice sezionatore, o addirittura lasciare solo i MTD delle singole linee? Esistono delle norme a riguardo che impongono la presenza di un generale, o è solo una buona prassi? Voi cosa consigliate? Non so, mi fa un po' strano un quadro senza un interruttore generale, però effettivamente in questo caso non serve veramente a nulla
2) Il contatore può erogare +33% rispetto alla potenza impegnata per 180 minuti senza scattare. Questo, per 4500W, si traduce in 5985W di potenza, quindi a circa 5985 / 230 = 26A di corrente che potrebbero teoricamente esserci sul montante, se non ho fatto qualche errore banale. Quindi, a valle del contatore, è corretto mettere un MT da 25 A, o meglio 32 A? Questo sempre assumendo che il montante abbia una sezione adeguata a reggere quel carico, il che mi porta alla prossima domanda
3) Esiste un modo empirico per verificare la sezione di un cavo anche per un non professionista del settore? Ad occhio il montante mi sembra da 6mm2, ma è facile confondersi con 4mm2
4) Considerato che non ho la minima idea su come sia stata fatta la messa a terra nel condominio, avrebbe senso aggiungere uno scaricatore di sovratensione (SPD), o è del tutto inutile?