Sousuke Il costo eventuale di un ont libero, che comunque sarà incluso nel canone, è minore del vantaggio di poter cambiare modello di ont se crea problemi
Ometti, o sottostimi, però il dettaglio che "incluso nel canone" significa un costo a tutti gli effetti (a contratto), che poi spesso l'ISP "spalma silentemente" nel costo mese, ovvero in N rate che "non paghi", purché il contratto non venga recesso prima di N mesi (altrimenti sono comunque dovute).
E' l'attuale scenario dove, per esempio, il costo dell'apparato (p.e. router) viene venduto in 48 rate da 5€/mese all'utente finale, incluse nel costo mese se non rescinde il contratto prima di 4 anni (altrimenti l'importo residuo è dovuto). E così via, in tutte le possibili sfumature del variegato mercato TLC italiano (che non di rado se ne sbatte delle Delibere AGCOM).
Aggiungi a questo scenario l'ONT e magari finisce che il suo costo viene fuso nel costo di attivazione; chi per esempio fa pagare 49€ potrebbe (dover) aumentarlo a 169€, oppure lasciarlo invariato ma aggiungere un'asterisco e precisare che l'ONT fornito ha un costo di 5€ per 24 rate, che non paghi se non recedi prima di 2 anni (ma che sei tenuto a versare in caso opposto).
Come per il router libero, l'utente in alternativa potrà optare di dotarsi di un proprio ONT compatibile (o di un router dotato di ONT interno compatibile), che comunque vorrà dire un esborso in più (e non parliamo di 50€).
E' fattuale, non sono fantasie (e anche nel caso del router libero con ONT integrato compatibile, 9 su 10, molti dovrebbero sostituire il proprio router di proprietà per dotarsi di uno compatibile, quindi una spesa non marginale di cui sobbarcarsi).
Invece con lo scenario attuale spesso l'ONT resta quello (perché di fatto parte dell'infrastruttura) anche in caso di cambio ISP e l'utente deve solo cambiare i parametri PPPoE/IPoE (e eventualmente quelli VoIP) nel router libero.
Il tutto, ribadisco, per sopperire a problematiche che rilevano una marginale percentuale di utenti con alcuni ONT (che sono sicuramente una frazione di quelli che hanno in realtà il problema, ma che hanno le capacità/l'interesse di rilevare il problema).
Ti do ragione sull'aspetto che l'attuale normativa, in modo contorto, di fatto sembrerebbe (con la terminologia usata) includere l'ONT tra gli apparati installati lato utente, escludendolo dal perimetro dell'infrastruttura. L'attuale scenario (che secondo me è comunque il compromesso migliore) è quindi in effetti una sorta di deroga a quanto sopra.
Questa consultazione dovrebbe sopperire a tale scenario transitorio/derogatorio, decidendo in un senso o nell'altro. Il rischio però è che l'Autorità nel decidere non prenda né una strada né l'altra e incasini il tutto in modo contorto e basta (in questa discussione sono circolate già alcune documentazioni, che fanno presagire questo scenario UCAS).