mark129
Articolo molto, molto ... molto preciso. Forse il più preciso e chiaro che abbia letto fino ad ora sulla questione (un po' lunghetto ma nemmeno tanto).
Peccato che alla fine, nell'interesse di chi lo scrive, - anziché mantenere il punto sul "modem libero" (che ad oggi si deve leggere "togliamo di mezzo l'ONT o no?") - "viri" verso "software libero".
E' incredibile come - come misi io in evidenza sin dal primo post di questa discussione, che ad oggi rappresenta IL TEMA nell'ambito fibra e non uno dei tanti - i vari attori "tirino per la giacchetta" l'AGCOM per i propri particolari interessi:
1) Gli ISP, che nelle "puntate precedenti" di questa vicenda (per usare lo stesso linguaggio dell'articolo) hanno puntato i piedi - chiamando in causa anche esperti (basta guardare YT per vedere ingegneroni/ super consulenti che ovviamente da decenni sono "prezzolati" dai grandi operatori) che danno spiegazioni "scientifiche" sul perché va ASSOLUTAMENTE mantenuto l'ONT (rimando alle lezioni "ex catedra" dei miei colleghi su YT poiché qui è arduo fare un sunto, se non dire che c'è tanta fuffa). Lo hanno fatto per interessi economici ovviamente: come potrebbero continuare ad addebitare "costi di attivazione" fino a 240 euro e più, se alla base non ci fosse più l'"installazione" dell'ONT, "cinesaglia" che a loro costa 10-13 euro (se non lo sapete - solo per fare esempio - TIM ci ha rifilato in ultimo il Sagecomm FG1000R - scatoletta il cui firmware non verrà probabilmente mai aggiornato, come hanno già intuito i più intelligenti fra voi, qui in questo forum - probabilmente per risparmiare sui costi rispetto ai fornitori precedenti e non per offrire un migliore servizio ai propri clienti).
2) I produttori di router (ad es. AVM): hanno ancora i magazzini pieni di dispositivi con solo una porta RJ45 da 2.5 e una sola porta sfp+: sono favorevoli ovviamente alla eliminazione dello ONT esterno.
3) Le case software (nemmeno tutte) o chi con i software ci lavora e deve portare la pagnotta a casa (aziende di help Desk etc): sono favorevoli alla eliminazione dell'ONT, ma non è sempre chiaro il perché (forse sono state convinte da alcuni produttori con cui lavorano, che vogliono avere una base di dissenso più vasta)
4) Le associazioni dei consumatori: non è escluso che alcune siano "politicizzate", e siano, almeno indirettamente, sotto pressione dei big ISP, che hanno le mani in pasta nella politica italiana (per rendersene conto basta vedere le inchieste di Report/ Raitre di qualche anno fa su Andrea Pezzi - riapparso recentemente in TV, alle Iene, nella nuova veste di "consulente finanziario/ trader" -, sui suoi contratti "di consulenza" a TIM (consulenza pagata "oro") e sul suo giro di amicizie MOLTO influenti. L'Italia non è capace di liberarsi di certi personaggi - che si riciclano nei ruoli più disparati: VJ, uomo d'affari, trader etc. nonostante le inchieste che li riguardano - e di riappropriarsi del proprio futuro). Quale associazione dei consumatori ha messo nella propria agenda come "urgente" l'eliminazione dell'ONT? Che io sappia nessuna.
In questo quadro è difficile che la stella polare a guidare l'AGCOM in questa consultazione sia l'interesse dei consumatori (ben altri interessi sono in gioco), e si raggiunga l'obiettivo di eliminare finalmente l'ONT "esterno".