Con l'approvazione della riforma delle tariffe elettriche, entrata in vigore poco più due anni fa, ha portato vantaggi a chi ha necessità di aumento di potenza del contatore, infatti è stata eliminata la tariffa domestica residente con potenza superiore a 3kW e sono stati ridotti alcuni costi fissi.
Riporto uno schema che può essere d'aiuto.
A partire dal 1° gennaio 2017 è possibile richiedere l’aumento di potenza anche a scaglioni di 0,5 kW, per semplicità di trattazione si lasceranno i 3 vecchi tagli di potenza.
I costi da pagare una sola volta
Dal 1° Aprile 2017 si potrà godere di uno sconto sul costo da pagare, una sola volta, contestualmente alla richiesta di aumento potenza. Detto costo è determinato tenendo conto delle componenti riportate qui di seguito:
0 diritto fisso del distributore (prima € 27,03);
€ 55,00 per ogni kW di potenza aggiuntiva richiesta e per una potenza totale non superiore ai 6Kw (il prezzo non scontato è € 69,36);
€ 23 quota fissa amministrativa (il prezzo può variare nel mercato libero).
Ai suddetti prezzi bisogna aggiungere l’iva al 10%.
Nel calcolo della quota Kw bisogna della tolleranza del 10% sulla potenza contrattuale, cioè un aumento di 3kW corrisponde ad una potenza disponibile di 3,3Kw (cioè con un contratto da 6Kw si può assorbire fino a 6,5 Kw di potenza senza che il contatore interrompa l’rogazione di energia).
I costi da pagare ogni anno in bolletta
Con la nuova riforma delle tariffe elettriche si elimina la distinzione tra utenti domestici residenti con contratto fino a 3 kW e clienti domestici residenza con potenza superiore, quindi non ci sarà aumento sul prezzo del kWh.
Poi esistono dei distributori scorretti che con la scusa di aumentare i KW di propongono un nuovo contratto che a dire loro è più conveniente, ma con tariffe più alte .....ma li sei tu che firmi e poi non puoi lamentarti....