Faccio il sistemista da 15 anni e non ho alcun titolo di studio informatico. Per svariati motivi mi sono trovato a non poter proseguire i percorsi di carriera per cui avevo studiato e investito diversi anni post-diploma, ero appassionato di hardware e smanettare coi PC era sostanzialmente l'unica altra cosa che sapevo fare.
Ho iniziato lavorando per qualche mese in un negozio di PC prima di trovare posto in una piccola azienda che forniva assistenza sistemistica conto terzi principalmente per studio professionali medio-piccoli. Dopo un paio d'anno sono passato a lavorare per l'ICT di una media azienda del territorio che non lavorava nell'informatica e ci sono rimasto quasi 5 anni, di fatto svolgendo le mansioni di responsabile per i servizi IT dell'azienda.
Lavoravo principalmente su sistemi Windows ma avrei voluto lavorare di più su Linux, di cui in realtà non sapevo quasi nulla. Ho trovato molto utile il percorso di certificazione RHCSA/RHCE non per la profondità della formazione in sè (in questi corsi è sempre molto superficiale) ma perchè mi ha dato un percorso di studio sensato da seguire per imparare a conoscere un po' questo ambiente e mi ha dato gli strumenti base per iniziare a muovermi in un sistema operativo a me praticamente sconosciuto.
Sono poi potuto passare a lavorare per una realtà ICT importante nel mio territorio, ho potuto partecipare al concorso perchè avevo un diploma tecnico (anche se con l'ICT non c'azzeccava nulla) e non tanto per le certificazioni RedHat.
Al colloquio hanno capito che la mia esperienza reale nel mondo linux era molto marginale ma che avevo davvero voglia di lavorare come sistemista e mi hanno assunto, ci sono rimasto circa 7 anni prima di cambiare realtà.
I "sistemisti" adesso li cercano anche sotto i sassi, sopratutto le aziende che operano conto terzi visto che la progressiva riduzione degli organici interni ha portato alla necessità di soppiantare queste carenze con giornate di lavoro da parte di fornitori esterni.
Quella del sistemista è un figura che negli ultimi anni si è inspiegabilmente "estinta" (nel senso che anche dagli Istituiti tecnici o dai corsi di Laurea ne escono sempre di meno) nonostante ce ne sia notevole fame sul mercato. Probabilmente il fatto che gli stipendi non siano stati adeguati alla domanda di mercato e che le richieste di competenze siano sempre più alte e trasversali è uno dei motivi per cui questo percorso di carriera è diventato meno attrattivo per le giovani leve rispetto ad altri percorsi ma credo (spero!) che le cose stiano iniziando a cambiare.
L'azienda per cui lavoro ora è praticamente sempre in caccia di figure di ogni livello, da senior a junior, ma si fa veramente fatica a trovare soggetti da inserire: O ti accontenti di gente che si presenta ai colloqui come "Ethical Hacker" e all'atto pratico non sa cosa sia una partizione o cosa sia e come funzioni il DHCP oppure sta gente semplicemente non si trova...
Sono estremamente ricercate figure junior da poter inserire nei ruoli di NOC ed HelpDesk (che spesso si portano dietro anche il vicolo di turni di reperibilità h24), ruolo che spesso è la gavetta che ti permette poi di venire smistato verso team che magari seguono attività più progettuali e tipicamente più gratificanti sia sotto il profilo economico che formativo.
Quello che devi dimostrare è di avere una base minima di competenze e di interesse per la materia che ti permettano di poterne acquisire altre, difficile essere presi in considerazione se devono insegnarti anche ad allacciarti le scarpe.
Competenze di networkig sono sempre molto apprezzate.
IA, CyberSecurity, Cloud e tutte queste buzzword che si sentono in giro arriveranno magari ma in un secondo momento: Di massima sono servizi che richiedono basi di competenze di livello elevato (in particolare IA e CyberSecurity) ma sopratutto esperienza sul campo: Io diffiderei della serietà di un'azienda che prende una persona "greenfield" con la promessa di introdurlo rapidamente in un team che si occupa di CyberSecurity...