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  • Consiglio percorso di studi per lavorare in ambito sistemi e reti

FleXible353 te lo dice un fotonico/optoelettronico: meno male che ho fatto l'università (aaaannnni faaaaaa!!), ho così potuto approfondire, soprattutto all'estero, le tematiche che mi erano care, ovvero i semiconduttori applicati alla fotonica.
Durante la tesi e il periodo da ricercatore (12+12 mesi al TUE, mica pochi!), un giorno ero in clean room, un giorno ero in lab RF, un giorno ero in lab ottico, un giorno al microscopio elettronico, a poco più di 20 anni.
Certo è che se vuoi buttarti subito a montare rack e spelare fibre, probabilmente l'uni non fa per te.

    Devidah
    Mi sembra di capire che tu hai avuto la fortuna di fare un corso che ti piacesse a 360. Nel mio caso farei tante cose che non riterrei super interessanti (programmazione web e app per dire). Però come detto sopra non vorrei neanche fare il cableman a vita

      [cancellato] Qui c'è un corso molto interessante in cybersecurity però è incentrato molto di più sull'application layer e penetration testing. Comunque si ci sarebbe anche una parte di reti. Its lo vedo più come una facilitazione per entrare nel mondo del lavoro ma potrei già farlo ora, iniziando subito a fare esperienza "vera".

        FleXible353 Io fossi in te mi butterei più sul cloud e architetture cloud, prendendo dalle certificazioni base e magari poi qualcuna più mirata sull'ambito che più ti interessa. Ad oggi secondo me ti porta ad avere molto più mercato e ci sono una marea di temi che puoi esplorare.
        Fare il sistemista generico, a meno che tu non sia ultraspecializzato in qualche ambito, non è che ti porta a fare chissà che carriera specialmente a livello di salario.

        • [cancellato]

        FleXible353

        La sicurezza ormai non è più opzionale e sono comunque profili ricercati. Un ITS ti dà. Comunque un diploma superiore se non vuoi prendere una laurea, può sempre essere utile per fare un po' di carriera. Non che non ci si possa riuscire senza, ma può aiutare. Training on the job può andare bene, ma dipende in che ambiente ti trovi e che spazio hai e ti lasciano per imparare.

        Cyber e cloud sono fra i temi più caldi lato sistemista, al momento,

        FleXible353
        ciao, scusa se rispondo solo adesso, ma volevo darti la mia opinione, perché il tuo assunto mi pare completamente sbagliato:ovviamente da quanto dici non si evince tutta la storia, quindi, se "vuoi" iniziare a lavorare subito, perché "devi", allora mi rimane solo da dirti: cerca un posto di lavoro che possa essere decente, buona fortuna e torna a studiare quando la situazione sarà migliore, punto.

        se invece "puoi permetterti" di andare adesso all'università, allora non avere dubbi e iscriviti.
        è vero che puoi trovare lavoro in IT senza laurea (io, come tanti, ne sono la prova), ma la sua mancanza ti precluderebbe moltissime scelte (tra cui molti concorsi, pubblici e privati) che sicuramente avrai voglia di poter fare un domani, quando ti sarai stancato di tirare cavi: e non dimentichiamo che senza laurea sicuramente riceveresti stipendi più bassi (sia in Italia che all'estero).
        quindi si, puoi cominciare subito, con l'entusiasmo e studiando da te "solo" quello che ti serve, ma non avrai modo di progredire molto in questo ambito.
        il mio suggerimento è piuttosto quello di farti assumere da qualche azienda, alla peggio come tirocinante o part-time, mentre aspetti che comincino i corsi all'università, cosi vedi subito come funziona la cosa, ma usare questo lavoro come riempitivo, non come attività principale.
        frequentando l'università dovresti poi avere anche occasione di studiare all'estero (erasmus e roba simile) e seguire corsi di formazione aggratis (cisco e altri), che potrebbero fornirti un'ottima esperienza, ti aumenterebbero la lunghezza del C.V. e farebbero capire al tipo HR del tuo prossimo impiego che puoi ottenere uno stipendio più alto (è vero che i soldi non sono tutto, ma tasse e bollette le devi pagare).
        posso capire che adesso tu possa pensare all'università come una "perdita di tempo", ma tra qualche anno ti renderai conto (in un modo o nell'altro) di quanto veramente vale quel pezzo di carta.
        miiii che papiro... scusa a prolissità.

          Devidah un giorno ero in clean room, un giorno ero in lab RF, un giorno ero in lab ottico

          Dubito che una persona che progetta eterostrutture\eterogiunzioni ambisca un giorno a montare rack per l'IT in qualche sala server. E' come se un ingegnere elettrico finisce a fare l'elettricista (con tutto il rispetto per gli elettricisti).

          Penso valga anche il contrario.

          FleXible353 Nel mio caso farei tante cose che non riterrei super interessanti

          A ingegneria (informatica) se ti va bene riesci a metterci 5 crediti (facoltativi) di quelle cose in triennale.
          Io ho fatto 2/3 corsi di "programmazione" (che comunque erano una mezza rottura di scatole) da 10 crediti in 3 anni (diciamo 3 se consideriamo anche hardware design con VHDL).

          Non so se a info "pura" sia diverso.

          Se hai dubbi su ingegneria scrivimi pure anche in privato.

          damir13 allora non avere dubbi e iscriviti

          ...dopo aver verificato di avere interesse almeno per la maggior parte delle materie che sono nel piano di studi.
          Alcuni miei amici si sono iscritti pensando di venire a programmare e far progetti e poi han lasciato alla fine del primo anno.

          In magistrale c'è più scelta e più pratica perchè molti corsi hanno il progetto opzionale, ma spesso (90% delle volte) bisogna fare comunque l'esame scritto e quindi anche se interessa, se devi fare altri 5 esami nello stesso semestre, non ne val la pena (come reward/effort).

            damir13 Ho capito quello che intendi ed è una buona considerazione. Ora non ho necessità di lavorare quindi fare uni non sarebbe un "peso".

            edofullo Alcuni miei amici si sono iscritti pensando di venire a programmare e far progetti e poi han lasciato alla fine del primo anno.

            Infatti un'opzione che stavo prendendo in considerazione era il corso di laurea professionalizzante a Cesena dove si dovrebbe fare molta più pratica, inclusi progetti. Più che altro ho paura sia una di quelle lauree non convenzionali che vengono considerate poco. Ingegneria conoscendomi meglio lasciare stare va 😂

            • [cancellato]

            edofullo A ingegneria (informatica) se ti va bene riesci a metterci 5 crediti (facoltativi) di quelle cose in triennale.

            @FleXible353

            Le facoltà di Scienze e Tecnologie Informatiche come sono organizzate ora? Devo dire che è decenni che non guardo la differenza fra quelle e Ingegneria - un giorno temo vedremo anche Ingegneria Letteraria e Ingegneria Linguistica... 😜 Con l'AI ci siamo quasi.

              [cancellato] Devo dire che è decenni che non guardo la differenza fra quelle e Ingegneria

              C'è (ancora) parecchia differenza, anche se poi alla fine sul mercato del lavoro (perlomeno ad informatica) mi sembrano equivalenti.

              Ci scontano giusto Scienza delle costruzioni e meccanica razionale, ma ad ingegneria rimangono tutti gli esami di chimica, meccanica di base, analisi 2, segnali, elettrotecnica, ... che ad info "pura" non si fanno (ma fanno altro, immagino).

              [cancellato] Ingegneria Linguistica

              Informatica Linguistica o qualcosa del genere c'è da qualche parte,

              damir13 se invece "puoi permetterti" di andare adesso all'università, allora non avere dubbi e iscriviti.
              è vero che puoi trovare lavoro in IT senza laurea (io, come tanti, ne sono la prova), ma la sua mancanza ti precluderebbe moltissime scelte (tra cui molti concorsi, pubblici e privati) che sicuramente avrai voglia di poter fare un domani, quando ti sarai stancato di tirare cavi: e non dimentichiamo che senza laurea sicuramente riceveresti stipendi più bassi (sia in Italia che all'estero).

              Quoto e sottoscrivo. Io ho fatto ingegneria informatica a Bologna, ora il corso triennale è cambiato drammaticamente da quando l'ho fatto io (2013-2017), dando ancora più peso all'informatica e meno a matematica e fisica.
              La differenza rispetto a chi entra direttamente dalle superiori si sente: se non ti sei laureato sei relegato a mansioni di "manovalanza", i ruoli più "fighi" (es. in cloud, IA, eccetera) nonchè le prospettive di carriera si aprono solo a chi ha una LM in mano.
              La mia azienda punta molto ad assumere proprio profili meno formati che hanno voglia di iniziare subito a lavorare, sapendo di potergli assegnare mansioni da "monkey", iniziando con tirocini e poi assumendo a RAL bassissime con scatti miserabili. Certo se poi inizi a cambiare mille volte azienda probabilmente riesci a migliorare la situazione (il che significa a un certo punto evitare queste realtà), così come andando all'estero, ovviamente. Però da quel che vedo per poter far carriera un minimo in Italia nel nostro settore serve almeno una laurea magistrale.

              [cancellato] Con l'AI ci siamo quasi.

              https://corsi.unibo.it/magistrale/artificial-intelligence

                La cosa che può confortarvi è che io vorrei inserirmi anche nel mondo dell’informatica (o comunque elettrico), ma mi sono spaventato leggendo tutte queste cose, dato che ho fatto un misero Liceo Classico 🤣🤣🤣.
                Parlate di tante cose di cui io non sono a conoscenza

                rami sono nel settore informatico da 11 e passa anni con un diploma classico.
                Tutti i colleghi migliori che ho avuto non hanno laurea come me e comunque siamo in ottime posizioni (Senior , Lead e managers).
                Nel campo informatico la laurea è ottima se finisci la carta in bagno ma non necessaria.
                L'esperienza è sovrana.
                In altri campi non è così ma in ICT la laurea non è neanche un requisito necessario.
                Se poi, per tuo piacere, la vuoi prendere....ottimo.
                Ma non raccontiamo menzogne dicendo che servono cose che non sono invece per nulla richieste.
                Sulle certificazioni invece il discorso è diverso. Se stai partendo (junior) allora hanno molto senso e vanno fatte.
                Ma da mid in su fanno solo felici HR e danno molto poco.

                Il tutto ovviamente dalla mia personale esperienza.

                  Flukas88 Nel campo informatico la laurea è ottima se finisci la carta in bagno ma non necessaria.

                  Quanti luoghi comuni

                    • [cancellato]

                    Flukas88 Nel campo informatico la laurea è ottima se finisci la carta in bagno ma non necessaria.
                    L'esperienza è sovrana.
                    In altri campi non è così ma in ICT la laurea non è neanche un requisito necessario.

                    Dipende da cosa vuoi fare. In certi ambiti conoscenze teoriche specifiche e avanzate sono necessarie. In altri ambiti anche no. Dipende che interessi si anno e dove si vuole arrivare.

                    rami Però da quel che vedo per poter far carriera un minimo in Italia nel nostro settore serve almeno una laurea magistrale.

                    Sì, in economia e commercio o ingegneria gestionale 😜 La resistenza che c'è in Italia a far far carriera ai profili tecnici "veri" è spesso incredibile, anche perché spesso non ci sono i percorsi di carriera appositi, oltre un certo livello.

                      CPietro ero ironico dai.
                      Ma ciò non toglie la che il pezzo di carta non è assolutamente necessario.

                      [cancellato] Ambiti di nicchia come AI richiedono matematica ma non una laurea.
                      Per altri ambiti come quello aerospaziale forse si ha senso ma nel 99% delle aree 5 anni di esperienza e spanne sopra 5 anni di studio.

                      Ah, tutto con il prerequisito che stare in italia e sperare di fare carriera è da folli.
                      Io sono tornato nel 2021 ma dopo 10 anni all'estero dopo 1 anno a Milano come consulenza che mi ha insegnato cosa NON volevo fare.

                      E, ripeto... tutto imho e assolutamente confutabile eh

                        • [cancellato]

                        • Modificato

                        Flukas88 Ambiti di nicchia come AI richiedono matematica ma non una laurea.

                        Puoi crearti una formazione equivalente da autodidatta - ma è molto più complesso. È ovvio che quello che conta sono le conoscenze, le competenze e soprattutto la capacità di andare oltre a queste (la laurea è un punto di partenza, non di arrivo...) e non il semplice foglio di carta, ma è anche ovvio che un percorso di studi fatto bene in una buona università rende la cosa più facile.

                        Io poi un collega che prima ha lasciato la scuola a 15 anni, poi ha fatto le serali, ha cominciato a lavorare i IT, poi si è laureato, ecc. ecc. - "le vie del signore sono infinite" - però non è il percorso che consiglierei a chiunque.

                        Flukas88 ma nel 99% delle aree 5 anni di esperienza e spanne sopra 5 anni di studio.

                        Esperienza in cosa e con chi? Un conto è usare uno strumento, un conto è crearne uno. Esperienza e studio poi non sono certo alternativi - anzi, si nutrono l'uno dell'altro se non ci si limita solo ad uno.

                        Poi certo, se ti prendono come "ragazzo di bottega" in una struttura avanzata o in una start up molto dinamica riesci anche a fare una certa esperienza, ma molto dipende con che basi parti, comunque.

                        Ma ripeto, dipende da cosa si vuole fare nella vita e quali sono gli ambiti di interesse - ci sono anche alternative all'università, non è comunque un percorso obbligato.

                          [cancellato] Per esperienza ti do la mia cosi è meno generica.
                          Sono partito assemblandomi i pc come tutti credo e poi verso i 13 anni ho imparato il C e scritto qualche piccolo programma.
                          Poi con sudore e impegno mi sono studiato e imparato unix e networking e ho cominciato un lavoro a Milano (a progetto) come QA per una società di telefonia grossa.
                          Dopo un anno li, imparando QA e un po di enterprise, mi hanno cercato a Gibilterra dove sono andato e come junior engineer ho fatto un anno e mezzo e ho cominciato ad espandere e studiare più sviluppo e i primi approcci alla novità di allora (devops).
                          Dopo sono passato per 2 anni ad intel (irlanda) dove sono maturato in system engineer e ho cominciato e fatto molto su DevOps e su automazione (CD/CD) e ho cominciato a usare e studiare il cloud.
                          Dopo sono passato ad un altra grossa società dove ho fatto ancora più progetti di cloud.
                          In seguito sono passato al mio penultimo posto (dove sono stato 5 anni) dove sono entrato come Senior engineer e nel tempo mi sono dato al development puro e sono uscito come Software Engineer Lead (con tam che gestivo).
                          Nel contempo studio e mi aggiorno sempre.
                          Adesso da un paio di mesi lavoro in una grossa banca italiana come Cloud Engineer nel tema che gestisce il multicloud dietro tutto.
                          Il tutto facendo 35 anni quest'anno.
                          Uniche armi usate? Passione, dedizione e voglia di imparare e sbagliare.
                          Statisticamente sono una scoreggia lo so ma quasi tutti quelli del mio circolo hanno storie simili, 0 lauree e posizioni importanti in posti grossi.

                          Tornando a bomba, se puoi permetterti di studiare fallo ma non pensare che sia un ticket per "lavoro bello e fico subito".
                          Soprattutto in un paese come il nostro dove sei giovane fino a 50 e dove il concetto di lavoro+studio e considerato come un onta da cancellare.

                            • [cancellato]

                            Flukas88 ma non pensare che sia un ticket per "lavoro bello e fico subito".

                            Su questo concordo - ho visto chi appena uscito dall'università pensava di fare subito "il dirigente" ed è finito deluso - poi dipende da come ci esci e con che esperienza - c'è chi ci esce fondando start up perché ha un prodotto o almeno un'idea valida in mano (Theranos a parte). Io ho un mix di laureati e non laureati (e la qualità varia in entrambi i gruppi...) e collaboriamo con alcune università su temi specifici - e anche qui la qualità di professori e ricercatori è variabile...

                            Con determinazione e passione si può fare molto - ma ripeto, in certi ambiti servono solide basi che solo uno studio specifico e dedicato può dare, e che non è semplice fare da soli.

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