Ho letto velocemente sia l'intervento dell'OP che alcuni pareri di altri utenti e non credo di aver capito in quale punto Unieuro affermi che un bene acquistato A DISTANZA non possa essere restituito entro i 14gg laddove sia stato (o meno) utilizzato, fatte salve specifiche casistiche che per ovvie ragioni ne determinano l'invendibilità, ovvero "prodotti confezionati su misura o chiaramente personalizzati" (es. camicia con le iniziali), "che rischiano di alterarsi o deteriorarsi" (es. prodotto deperibile come frutta e verdura o con una scadenza breve tipo latte fresco), "prodotti audiovisivi e software" (come dedotto dall'OP, ad es. software con chiave di licenza oppure il blu-ray di un film), oppure "per motivi igienici o connessi alla protezione della salute" (es. un paio di mutande oppure una mascherina FFP2).
Il recesso è un diritto disciplinato dagli Artt. 52 e ss. del Codice del Consumo. Non è un'iniziativa commerciale arbitraria o una sorta di benefit gentilmente offerto dal venditore. Se vuoi vendere a distanza sei tenuto a riconoscere questo diritto all'acquirente. Punto.
Inoltre il diritto di recesso non è tecnicamente la stessa cosa del reso.
Il recesso, appunto, rientra in quanto specificato sopra ed è esercitabile entro 14gg SENZA dover fornire alcuna motivazione.
Invece il reso normalmente è la restituzione del bene DOPO che è decorso questo termine, vuoi per un difetto, vuoi perchè il venditore riconosce un periodo esteso per la restituzione del bene (es. Amazon, 30gg).
Più genericamente con reso si intende la facoltà per l'acquirente di restituire il bene al verificarsi di situazioni diverse e ulteriori rispetto a quelle già contemplate dalle norme del Codice del Consumo sul diritto di recesso.
giuse56 Intanto che vuol dire RMA? E
L'RMA, è l'acronimo di "Return Merchandise Authorization" che in italiano si è sempre chiamata "Autorizzazione al reso", ma da qualche tempo fa figo usare termini in inglese a CdC anche nelle condizioni contrattuali/di vendita. Se vuoi restituire un bene acquistato nei termini previsti dalle condizioni di vendita devi semplicemente esplicitarlo al venditore ed ottenere un codice che identificherà quel reso in fase di gestione della merce e che dovrai riportare sull'imballaggio e/o al suo interno.
I prodotti della "mela mangiata" non sono assimilati ai prodotti alimentari deperibili, eh 😆 Quindi lo puoi ordinare, fartelo consegnare al domicilio, sballarlo (con cura di non danneggiare nè il prodotto nè gli imballaggi e tutti gli accessori e manuali), provarlo e - se lo riterrai - reimballarlo nel miglior modo possibile, compresi tutti gli accessori/manuali/software presenti e richiedere entro 14gg di poter eseguire il recesso (senza nemmeno fornire una motivazione, ma se vorrai potrai indicare che il prodotto non è compatibile con l'utilizzo che dovevi farne).
Una volta riconsegnato il prodotto, in base la modalità che sceglierai (presso negozio o al Corriere), il prodotto sarà ritornato ad Unieuro che - eseguite tutte le verifiche che il prodotto restituito sia integro (inteso come non sia danneggiato) e completo, provvederà a rimborsarti integralmente l'importo dell'ordine (comprese le spese di spedizione). Punto e fine dei giochi.
Piuttosto io consiglio sempre e in particolare per articoli di un certo valore economico di:
- fare foto dettagliate del prodotto e suoi accessori PRIMA di riporlo nell'imballo
- riporre il prodotto in un imballaggio "anonimo" ed aggiungere eventuale materiale di imballaggio extra
- fare foto dettagliate del prodotto dopo averlo riposto nell'imballo (io ne faccio anche durante) e dell'imballo sigillato (ed etichettato). Soprattutto se si tratta di un reso (es. per difetto emerso dopo i 14gg) allegare due righe dove si descrive il problema e le prove fatte.
- se la restituzione è tramite corriere, sopratutto se si deve rispedire a proprie spese, valutare se ASSICURARE la spedizione. In caso la merce si dovesse danneggiare l'assicurazione coprirà per il valore assicurato.
Se la merce viene ritirata dal venditore, dovrebbe essere sua cura assicurarlo; nulla vieta comunque di rispedire a proprie spese (all'indirizzo esatto fornito dal venditore) assicurando la spedizione (in questo caso raramente le spese di reso verranno rimborsate dal venditore).
Aggiungo, giusto perchè da alcuni commenti ho colto la sensibilità sull'argomento, che come in tutte le cose della vita, i diritti non devono essere una scusa per abusarne. Tradotto non serve entrare in modalità paranoica avendo il dubbio che questo diritto non verrà riconosciuto dal venditore (trovandosi sul groppone un prodotto che non si usa), come nemmeno usare il diritto di recesso come espediente per "affittare" a gratis dei prodotti e dopo averli usati per qualche giorno restituirli. Ordinarli per diletto, così per sport.
E' infatti sempre facoltà di un venditore sospendere quegli utenti che abusano del servizio. Anche Amazon lo fa.