A mio avviso la situazione installatori furbi non è cambiata così tanto. Quelli che ti fanno pagare una caldaia posata 3000€ + iva c'erano sia ieri che oggi nel tempo del superbonus, la differenza a mio avviso è che con il carico di lavoro aumentato degli ultimi anni, stanno prendendo lavori bene o male tutti, inclusi quelli che ieri erano vicini al fallimento, con le conseguenze evidenziate da @xblitz.
C'è anche da dire che il superbonus, assieme alla crisi energetica, ha drogato il mercato a livelli allucinanti. Tra fine 2020 ed inizio 2022 ci sono stati rialzi da parte di bene o male tutti i fornitori, con picchi del 35-45% su tutta la loro gamma (radiatori, pannelli per impianto a pavimento). Non si salva la raccorderia, parliamo comunque di rialzi del 15-25% su valvolame, raccordi in rame ed ottone e similari.
Oggi è onestamente un momento sbagliato per mettere mano o costruire nuovi impianti, se possiamo aspettare un anno ci sarà solo da guadagnarci. Il trend in discesa si inizia già a vedere, pertanto finito superbonus e rientrati alcuni altri fattori (energia, costo del rame) la situazione dovrebbe pian piano rientrare.
Per quanto dice @simonebortolin riguardo le canne fumarie in Inox, gli unici casi di corrosione reale che ho visto in tanti anni di lavoro nel settore sono stati causati da vecchi impianti a gasolio alimentati con combustibili fuori norma troppo ricchi di zolfo (che in combustione producono anidride solforosa, che precipitando con la condensa formano acido solforico).
Non è detto che una canna fumaria esistente installata 10-15 anni fa per una camera aperta sia certificata per lavorare ad umido (W) e con pressioni positive (P1, fino a 200pa) come quelle sviluppate da una caldaia a condensazione. Senza contare che lo scarico condensa, se esterno alla caldaia, andrà per forza sifonato per evitare la fuoriuscita di gas di combustione.