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In passato c'era molta più libertà nella progettazione, ma la tendenza fu una sempre più ampia divergenza fra i team. Quando una squadra riusciva a mettere su un ottimo staff tecnico diventava imprendibile...
Un esempio sono proprio gli anni 1991-1992-1993, furono i veri spartiacque. Fino a quel momento i motori avevano solo il limite di cilindrata, non c'era alcun vincolo sull'elettronica e aerodinamica. In quegli anni la Williams era praticamente imprendibile, motore V10 Renault (gli altri V8 o V12), sospensione attive ed ABS. Praticamente la macchina si guidava da sola ed era almeno 2-3 anni avanti agli altri. Tutti a piangere. I costi erano già alle stelle. Si cercò di far convergere le prestazioni ed di abbassare i costi. Nel 1994 si eliminò l'elettronica, poi si obbligò ad adottare uno specifico frazionamento dei motori, centraline standard. Si iniziò ad omologare sempre più componentistica. I costi erano sempre elevati. Abolirono le 4 macchine per weekend (solo 2 dopo), abolirono i tests privati (tutta la squadra tests Ferrari ad esempio di cui Mazzola faceva parte fu ricollocata, ma forse meglio dire, liquidata). Questa tendenza è continuata fino ai giorni nostri.
Risbloccare tutto non so se porterebbe più bagarre, vedendo il passato no. In realtà se si vuole vedere battaglia fra i piloti in pista bisogna far diventare le macchine di F1 sempre più simili, facendole diventare quasi un monomarca.
Ma questa F1 a chi piacerebbe? Le ultime battaglie Ferrari, Mercedes e Redbull contro la FIA sono state per evitare troppe componenti standard, si snaturerebbe il tutto secondo loro (e anche secondo noi...).
Come si evince non c'è una ricetta standard, che adottata funzioni. E' un compromesso da trovare e sembra che non ci si stia riuscendo.