mb334 per di più, mi piacerebbe citare queste cosine qua:
relativa all'adozione (che latita alla grande)
secondo l’Agcm, ammettendo al beneficio del voucher «anche le connessioni con velocità inferiori a 100 Mbps si corre il rischio che la domanda da parte dei consumatori e delle imprese sia quasi totalmente indirizzata verso connessioni meno performanti. Infatti, poiché le connessioni ad almeno 100 Mbps sono più costose, i consumatori tenderanno a scegliere connessioni meno veloci, in quanto il loro costo sarà coperto dai voucher per un periodo più lungo. In questo modo si amplificherà l’inerzia di consumatori e imprese che è stata osservata fino ad oggi, a discapito dell’adozione di connessioni ad alta capacità. Infatti, sebbene la percentuale di abitazioni raggiunte delle reti con velocità uguale o superiore a 100 Mbps sia del 30% nel 2020, l’Italia è quint’ultima in Europa per tasso di adozione delle linee fisse ad almeno 100 Mbps da parte di famiglie ed imprese, con una percentuale pari al 13,4%
E riguardo al valore che in soli 5 anni è stato generato:
con Enel e CDP, lo Stato italiano si è posizionato bene sul mercato delle telecomunicazioni: possiede l’asset che si sta difendendo meglio dalla competizione. Infatti, Enel e CDP hanno per OF un valore di carico totale di poco più di 550 milioni ciascuna. L’offerta che Enel ha ricevuto da Macquarie è di circa 7,7 miliardi di euro che, dedotto il debito di 1,8 miliardi, comporta comunque una plusvalenza implicita davvero notevole in appena cinque anni, oltre cinque volte l’investimento iniziale. Difficile dire che Enel e CDP abbiano sprecato i soldi dei propri azionisti o dei propri risparmiatori