x_term Anche perchè l'enorme debito fatto da telecom per privatizzarsi con le banche è garantito solo dal fatto che finora è l'unica ad avere una rete nazionale capillare che veniva valutata più o meno tanto quanto era il debito, Togli la rete, togli la garanzia sui debiti e Telecom va istantaneamente in fallimento

    Emmeci e quindi come al solito se sei troppo grosso per fallire gli azionisti privati ci guadagnano anche se l'azienda affonda,mentre i debiti li ripaghiamo noi cittadini tramite lo stato..... perché tanto l'abbiamo capito tutti ormai che si scrive "rete unica" ma si legge "salvataggio pubblico di Tim"

    • [cancellato]

    x_term

    Sì però a quanto pare la concorrenza falsata secondo l'AGCM l'ha fatta TIM, non OF... poi da "esperto di telecomunicazioni" sembra di non sapere che di "rete" ce n'è più di una.

    TIM per dire potrebbe perdere il controllo della rete secondaria e mantenere il controllo delle sue dorsali e di Sparkle. Mi pare che ci sia più di una società che fa tranquillamente soldi gestendo tali reti. O viceversa - visto che l'infrastruttura critica non è certo la rete secondaria.

    Del resto ENEL ha perso il controllo della rete di distribuzione principale quando è confluita in Terna - e non mi pare che sia diventata una catena di negozi.

    Certo, TIM non potrebbe più fare da mangiatoia per la politica.

    matteocontrini scusa potresti usare la punteggiatura? È piuttosto faticoso leggere i tuoi messaggi...

    effettivamente....
    mi scuso e cercherò di migliorare

    Leggete un po' qui, bella analisi della situazione e degli sviluppi futuri.

    Cito un passo importante:

    Con spirito certosino, l’Agcom ricorda che «in 533 comuni con cantieri in esecuzione (su 1.427 comuni con progettazione definitiva) risultano mancanti 786 permessi da oltre 45 giorni. Di questi 786 permessi, 115 (14,6%) sono richiesti da oltre 45 giorni, 296 (37,7%) da 46 a 90 giorni, 224 (28,5%) da 4 a 6 mesi, 121 (15,4%) da 7 a 12 mesi, 30 (3,8%) da oltre 12 mesi. Analoghe condizioni si ritrovano con riferimento ai cantieri in fase di progettazione, con 358 permessi mancanti suddivisi in 145 (40,5%) richiesti da oltre 45 giorni, 128 (35,8%) da 46 a 90 giorni, 66 (18,4%) da 4 a 6 mesi, 16 (4,5%) da 7 a 12 mesi, 3 (1,0%) da oltre 12 mesi. Gli enti che devono concedere le autorizzazioni sono ANAS S.p.A., Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. e le Soprintendenze».

      si risolva questa questione dei permessi mancnati..mi sembra doveroso..detto questo vedremo che poi OF avuti i permessi di dà una mossa..io ho i miei dubbi

      I ritardi sono dovuti principalmente alla scarsa manodopera utilizzata, il resto sono chiacchere.

      mb334 per di più, mi piacerebbe citare queste cosine qua:
      relativa all'adozione (che latita alla grande)

      secondo l’Agcm, ammettendo al beneficio del voucher «anche le connessioni con velocità inferiori a 100 Mbps si corre il rischio che la domanda da parte dei consumatori e delle imprese sia quasi totalmente indirizzata verso connessioni meno performanti. Infatti, poiché le connessioni ad almeno 100 Mbps sono più costose, i consumatori tenderanno a scegliere connessioni meno veloci, in quanto il loro costo sarà coperto dai voucher per un periodo più lungo. In questo modo si amplificherà l’inerzia di consumatori e imprese che è stata osservata fino ad oggi, a discapito dell’adozione di connessioni ad alta capacità. Infatti, sebbene la percentuale di abitazioni raggiunte delle reti con velocità uguale o superiore a 100 Mbps sia del 30% nel 2020, l’Italia è quint’ultima in Europa per tasso di adozione delle linee fisse ad almeno 100 Mbps da parte di famiglie ed imprese, con una percentuale pari al 13,4%

      E riguardo al valore che in soli 5 anni è stato generato:

      con Enel e CDP, lo Stato italiano si è posizionato bene sul mercato delle telecomunicazioni: possiede l’asset che si sta difendendo meglio dalla competizione. Infatti, Enel e CDP hanno per OF un valore di carico totale di poco più di 550 milioni ciascuna. L’offerta che Enel ha ricevuto da Macquarie è di circa 7,7 miliardi di euro che, dedotto il debito di 1,8 miliardi, comporta comunque una plusvalenza implicita davvero notevole in appena cinque anni, oltre cinque volte l’investimento iniziale. Difficile dire che Enel e CDP abbiano sprecato i soldi dei propri azionisti o dei propri risparmiatori

        mb334 Generalmente quando escono queste notizie, aggiornano il sito Openfiber, speriamo bene

        • MatteoK ha risposto a questo messaggio

          https://www.agendadigitale.eu/infrastrutture/rete-unica-tim-open-fiber-cui-prodest-tutti-i-punti-su-cui-riflettere/

          Ho trovato l'articolo interessante e secondo me il punto nevralgico della questione è:

          Che assetto dare alla rete unica? La vulgata dice che con CDP sia nella rete unica sia in TIM, come per la rete elettrica di Terna e quella del gas di Snam, l’interesse pubblico sarebbe salvo. Ma in Terna e Snam, entrambe quotate in Borsa, lo Stato è l’azionista principale. Nella rete unica e in TIM non lo sarebbe. Per quanto si possa essere fantasiosi nell’immaginare meccanismi di garanzia, il rischio di una governance che prima o poi finisca “catturata” dalla proprietà è fortissimo.

          Giustamente puoi mettere anche una governance pubblica, ma se lo Stato ricopre un ruolo di minoranza nel CDA, si fa quello che decidono gli investitori di maggioranza che puntano giustamente ai profitti non all'interesse collettivo (voluto dallo Stato).

            • [cancellato]

            crack3us

            Ed anche "La rete unica è una privatizzazione in cui lo Stato investe risorse, non le ottiene" "questo passaggio avverrebbe con lo Stato che, dopo avere investito in una quota di minoranza di TIM (9,9%), apporta asset sotto il controllo di un privato."

            Che secondo me è il punto nevralgico: si stanno salvando azionisti privati con soldi (e asset) pubblici?

              Giov_lzr Generalmente quando escono queste notizie, aggiornano il sito Openfiber

              e invece

              [cancellato] Che secondo me è il punto nevralgico: si stanno salvando azionisti privati con soldi (e asset) pubblici?

              lo temo anche io..evidentemenet azionisti tim di peso hanno trovato qualche ascolto prima nel comico genovese e poi di conseguenza nel governo.........

              [cancellato] Scusa l’ignoranza... a quali asset pubblici ti riferisci? Ovviamente la rete Infratel rimane di proprietà dello Stato (se a questa ti riferisci)...

              e no se fanno la cosidetta rete unica confluisce tutto assieme altrimenti che rete unica è??
              il problema è in mano a chi finisce il tutto ossia sostanizalmente la rete time la rete OF

                AndreaAglietta Ma siete sicuri di questa cosa? Posso “capire” che si stia cercando di togliere di torno Open Fiber facendola confluire in TIM... ma che addirittura la rete Infratel pagata con soldi pubblici, debba diventare di proprietà privata, mi sembra veramente troppo (sarebbe di fatto l’ennesimo regalo fatto a TIM)

                  crack3us Ma siete sicuri di questa cosa? Posso “capire” che si stia cercando di togliere di torno Open Fiber facendola confluire in TIM... ma che addirittura la rete Infratel pagata con soldi pubblici, debba diventare di proprietà privata, mi sembra veramente troppo (sarebbe di fatto l’ennesimo regalo fatto a TIM)

                  non diventa semplicemente di TIM si metterebbero assieme le reti OF e tim in "qualcosa" che non è semplicemente tim ma una entità a parte che dovrebbe gestire questa rete in modo neutrale
                  Ma nei fatti se tim deve mollare la sua rete..penso che voglia essere pagata..lo stato non credo possa metterci i soldi che ci vogliono
                  Quindi tim sarà della partita anche lei..
                  Chi comanderà alla fine?? è questa la domanda fondamentale..di cui non conosciamo la risposta..ma è facile pevedere che tim non sarà marginale..anzi

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