Bassanini oggi su La Stampa: “La rete unica spingerà gli investimenti, ma è fondamentale che sia indipendente”

"Leggo che si costruirà un’unica infrastruttura di Tlc, condivisa da tutti, neutrale, indipendente, con una forte governance pubblica per garantire l’accelerazione degli investimenti e l’effettiva parità di trattamento" [...]

Su BUL aree bianche:

"Le Autorità valuteranno quali regole di governance possono assicurare la neutralità della rete e per rispettare i vincoli concessori sulle aree bianche, e dunque evitare di bloccare gli investimenti e perdere i fondi europei del piano sulla banda ultra-larga"

Da Repubblica:

Sempre domani sarà definito il passaggio successivo: la fusione tra la rete di Tim con Open Fiber [...] KKR starebbe definendo con Cdp i termini di un’opzione d’acquisto di parte della sua quota: il fondo Usa non vorrebbe vendere più del 10%, e la Cassa vorrebbe comprare fino al 18%

Da il Sole 24 ore:

È dato per scontato comunque che nelle aree bianche, dove Open Fiber ha vinto i bandi (con relativi contribuiti pubblici) come operatore non verticalmente integrato, dovrà restare in vita una società separata.

Se Tim avrà la maggioranza della rete, ma la minoranza del consiglio della società della rete, potenzialmente potrebbe sorgere un conflitto, perché il dividendo lo propone il cda (con Telecom in minoranza), ma è l’assemblea (con Telecom in maggioranza) poi ad approvarlo.

    Enel-Fix Sempre domani sarà definito il passaggio successivo: la fusione tra la rete di Tim con Open Fiber [...] KKR starebbe definendo con Cdp i termini di un’opzione d’acquisto di parte della sua quota: il fondo Usa non vorrebbe vendere più del 10%, e la Cassa vorrebbe comprare fino al 18%

    Ah, quindi a TIM rimarrebbe molto più del 50% se CDP acquisisse partecipazioni usando KKR come ponte, se le percentuali di KKR sono quelle discusse a fino ad ora.

      andreagdipaolo sarebbe il famoso originario 58%...da vedere come evolverà

      andreagdipaolo
      No. Tim alla fine dovrebbe rimanere con il 50,1%. Per me sbagliatissimo anche perchè non ho capito con che soldi paga la quota di OF. A debito ? ancora ? 😂
      Fibercop.. da domani, se firmano, secondo le indiscrezioni sarà Telecom (58%), Fastweb (4,5%) e Kkr (37,5%) che paga per entrare 1,8 MLD.
      Poi, forse, si fonde con OF.. quindi Enel e CDP conferiscono la loro quota di OF. Alla fine TIM dovrebbe rimanere con il 50,1%. Di Fibercop con in pancia OF.
      Ma voglio vedere come la pagano OF. Se vermente Maquire conferma la valutazione di 7 MLD che ha dato, facendo un'offerta CDP ed Enel non potranno chiedere di meno a Fibercop. Fibercop vale 4,8 MLD.. vuol dire che a CDP e ENEL devono dare parecchi soldi in contropartita dato che conferiscono 7 MLD e TIM vuole comunque rimanere al 50,1%.
      Vedremo come va a finire. ENEL non potrà accettare meno della valutazione confermata (se confermata).. altrimenti causa facile contro gli amministratori😄 CDP in teoria, anche lei.. l'azionariato bancario potrebbe far causa agli amministratori. (E in uno stato serio, anche il governo chiederebbe la valutazione massima dei propri asset).

        Technetium E in uno stato serio, anche il governo chiederebbe la valutazione massima dei propri asset

        in uno stato serio questo topic non esisterebbe

        Technetium Fibercop.. da domani, se firmano, secondo le indiscrezioni sarà 62% TIM

        Hai dimenticato il 4,5% di Fastweb...su, che Calcagno ci tiene 😆

          Riegel

          Riegel esatto! È la terza volta che mi risponde.

          Enel-Fix
          Ho appena corretto.. hai fatto prima tu a scrivere che io a correggere 😉
          Calcagno ci tiene tantiiiiissssiimoooo.. tanto da progettare un'altra rete, conferire asset quasi morti e non metterci un centesimo in più 😂

          Quanto ai vertici di Fibercop, la scelta dell’ad spetta a Telecom, e al momento il favorito sarebbe un top manager interno: Carlo Filangieri.

          Beh... quantomeno si è occupato di FTTH deployment per anni secondo LinkedIn

          Stavo per calmarmi ma poi ho riletto le dichiarazioni di gubitosi (scritto apposta in minuscolo) di qualche giorno fa e mi è venuto un attimo da vomitare. Pensare che il futuro del digitale in Italia sarà in maggioranza in mano a loro mi fa venire il voltastomaco

          Supreme69 Quali dorsali tirreniche?
          Tiscali come dorsali credo che di proprio abbia Janna (alcune fibre) e poco altro. Il resto è in affitto da GTT, TIM, Fastweb, Retelit, etc, mi sembra.
          E poi a TIM non servono dorsali da ereditare, hanno già tutto quello che gli serve e anche in eccesso.

          ExUs
          E' il riassunto di quello che dicono tutti gli analisti del settore 😉

          ExUs

          Mi pare, però, di capire che l’approccio è sostanzialmente finanziario e non tecnologico come dovrebbe.Come si fanno a conciliare due visioni talmente diverse? O, detta in altri termini, che cosa si intende realizzare con la società unica? Questo non è dato sapere. E non è chiaro anche altro.

          Infatti quello che mi chiedevo io, tra i tanti dubbi che ci sono su questo progetto, come intendono implementare la rete unica? Con il modello di rete di Openfiber (migliore) o con quello di Flashfiber (peggiore)?

          ma, a parte Milano, dov’è la duplicazione?

          Infatti il modello Milano è quello da seguire, quello del centro e non quello di Rogoredo dove Tim ha cablato in FTTC gli armadi, per poi successivamente utilizzare in parte quella di OF.

          Ma mi sfugge l’interesse pubblico dell’intera operazione… la si fa per il bene dell’Italia o degli azionisti di Tim?

          Da come impostata il progetto si legge un salvataggio pubblico mascherato di quel carrozzone di Tim. Inoltre se Tim dovesse perdere i ricoveri funds e OF continuasse nella sua opera di cablaggio, la sua rete in marcia rame, come quelle vetture centrali perderebbero di valore, tendendo a zero. Ed ecco che il debito non sarebbe più garantito ed ecco la bancarotta.

            ExUs

            Tim non ha nessun interesse ad adottare un modello di business che non valorizzi appieno la rete da essa posseduta; questo vuol dire rallentare gli investimenti sul FTTH e optare per un graduale passaggio dalla FTTC. Si tornerebbe indietro 10 anni confermando l’immagine di un Paese guidato da Pulcinella.

            Questo è il pericolo maggiore che deriva dalla maggioranza in FiberCop fino alla scelta dell'AD e del suo gradimento verso la presidenza. Questo a casa mia è controllo puro.

            Perché è una creatura di Renzi, sempre la solita gelosia e invidia politica.


            Rimane un mistero il pregiudizio negativo che serpeggia in tutto il governo (e non solo) nei confronti di Open Fiber che nell’immaginario della classe politica pare somigli più ad una bolgia dantesca che ad una società strategica per il paese.

            • sb3rla ha risposto a questo messaggio
            • ploser ha messo mi piace.

              Supreme69 Scusa mi era passato. fttc tim 100M a 900m dal RL + LTE

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