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  • Caldaia o pompa di calore (ristrutturazione piccolo appartamento)

gianx80 scusami, non volevo confonderti. Ti provo a fare un riassunto della mia posizione, così che puoi trarre le tue conclusioni, premettendo che, se l'abitazione di cui parli fosse casa mia, ti ho già detto che scelta farei. Il radiante è in termini assoluti il sistema più confortevole per riscaldare e raffreddare un ambiente. Però, se in riscaldamento non ci sono particolari complicazioni, in raffrescamento ci sono due problemi 1) rimuove solo il calore sensibile, e non quello latente 2) hai delle limitazioni di potenza. Questo significa che serve necessariamente un sistema di deumidificazione per abbattere il calore latente (che, piccola digressione per Simone, in linea teorica dovrebbe essere ad espansione diretta e occuparsi solo del calore latente) e che se il sistema non è progettato e usato bene, ti puoi ritrovare con la casa "calda" o peggio ancora la condensa sulle superfici. Nel tuo caso, essendo una zona climatica particolarmente calda, è difficile progettare l'impianto, e quindi serve un vero esperto, e probabilmente una batteria di raffreddamento ausiliaria, che "spara aria fredda" dalle bocchette per rimuovere quella parte di calore sensibile che il radiante da solo non riuscirebbe a rimuovere. Quindi, se il tuo problema sono le correnti di aria fredda, dubito riuscirai ad evitarle anche con il radiante. L'impianto ad aria, invece, ha un'unica macchina che si occupa di abbattere sia il calore latente che quello sensibile, ed in più riesce a raggiungere potenze più elevate, che permettono di mantenere l'ambiente a temperatura anche in caso di dispersioni importanti come una finestra aperta. Il rumore e la sensazione di aria fredda che associo al climatizzatore è probabilmente dovuto alla scarsa qualità delle macchine che hai provato e all'orientamento dei getti d'aria. In un impianto fatto bene, il silenzio è garantito dalla presenza di una macchina di qualità e da silenziatori, in più l'aria non viene sparata addosso, ma in modo direzionale, per cui gli unici movimenti che avverti sono i normali moti convettivi (gli stessi che hai con i termosifoni per intenderci, con cui la gran parte del calore viene ceduto per convezione). Quindi, per concludere, per un discorso di semplicità e costi, io non avrei dubbi a scegliere un impianto canalizzato a espansione diretta più scaldacqua in pompa di calore, ma soprattutto, spero di averti spiegato in un modo quanto più possibile esaustivo e obiettivo il perché e i pro e i contro di ogni scelta.

PS Mi perdonerà @simonebortolin se ho detto delle imprecisioni e ogni correzione è bene accetta.

    goleador in raffrescamento ci sono due problemi 1) rimuove solo il calore sensibile, e non quello latente 2) hai delle limitazioni di potenza.

    Nell'1 è compreso il problema della condensa?

      goleador Sarebbe così folle fare un radiante? Chiedo anche a @simonebortolin anche perché sì, c'è la predisposizione per il canalizzato, ma non in cucina e nei bagni che si dovrebbero scaldare diversamente.

        simonebortolin sni... nel senso che se non si rimuove calore latente, ad un certo punto si forma la condensa, ma forse andrebbe specificato meglio il concetto di umidità relativa, punto di rugiada etc. Hai fatto bene a precisare

        gianx80 no assolutamente, non è folle. Devi solo trovare qualcuno che sappia fare bene il suo lavoro, perché nel tuo caso una buona progettazione è fondamentale. Poi sono scelte personali, e spesso la soluzione migliore è quella che ci fa sentire più a nostro agio... Siamo tutti esseri umani e ognuno di noi soffre almeno un po' di bias di conferma.

        gianx80 ma non in cucina e nei bagni che si dovrebbero scaldare diversamente.

        Why? Nel bagno con l'aria o con radiante un termoarredo, magari elettrico, lo devi mettere.

        Ma qualche domanda.. è per viverci? Per le vacanze? Da affittare? Da rivendere?
        In quanti siete in casa/in quanti ci vivranno? Fate docce lunghe? Ravvicinate? Usate tanta acqua? Ti piace un bel soffione 20x20 da 10 lt/min? Quanto hai di budget per gli impianti (alcune proposte lette probabilmente superavano il valore dell'immobile-ndr)? Per il regolamento di condominio si possono mettere gli split sul balcone?
        Perché gli impianti sono come i vestiti.
        Sartoriale onestamente fa la differenza, ma ne vale la pena? Ed in ogni caso Fanger sosteneva che ci sarà sempre un 5% a cui la sensazione termica di un ambiente non andrà bene.

        • gianx80 ha risposto a questo messaggio

          fontanivec

          • La piantina è nel primo post, saremo in due, appartamento piccolo.
          • Una doccia al giorno a testa di media, non troppo lunga.
          • Al momento, per il budget, c'è un'ampia forbice, mi sto facendo preventivare tutte le possibili soluzioni.
          • I motori degli split si possono appoggiare bassi sui balconi e, in ogni caso, in quel condominio gli altri proprietari hanno fatto ogni sorta di abuso edilizio, non devono venire a rompere le balle a me che sto facendo le cose in regola.

          Date le premesse, c'è qualche consiglio utile che puoi darmi?

            gianx80 il mio consiglio è risparmia e fai il minimo sindacale il resto tienilo da parte per arredi o altro. Poi ti accorgerai che in una ristrutturazione saltano sempre fuori antipatici extra per quanto tu possa esser stato meticoloso. Ci sono delle Sirene, molto belle ed utili, per carità, ma che sono costi, impegni e manutenzione. Un esempio è la vmc. Bellissima ma cambiare o pulire i filtri è una sbatta e tutto quello che non c’è non costa e non si rompe (visto che hai le finestre)!
            Se è l’ultima casa della tua vita il miglior impianto è sicuramente il riscaldamento a pavimento combinato con impianto idronico a soffitto che ti fa anche il freddo/deumidificazione in estate.
            Onestamente però, se sei pure giovane, ti farei far tutto elettrico (una sola bolletta) ed eviterei vrv/vrf.
            Impianto multiSplit a pompa di calore (evita la novità del propano R290) con splittini a muro e modulo esterno che potresti piazzare sul terrazzino, nei bagni termoarredi elettrici.
            300 litri di pompa di calore dedicata all’acs e passa la paura (due docce di fila sono difficili senza intervento della resistenza -una caldaia da 24kW non aveva problemi :/ ).
            Dopo fammi sapere, che son curioso! Ciao!

              fontanivec 300 litri di pompa di calore dedicata all’acs e passa la paura (due docce di fila sono difficili senza intervento della resistenza -una caldaia da 24kW non aveva problemi :/ ).

              con 300 lt due docce di fila si fanno senza problemi....

              fontanivec il mio consiglio è risparmia e fai il minimo sindacale il resto tienilo da parte per arredi o altro.

              chi meno spende più spende

              fontanivec Un esempio è la vmc. Bellissima ma cambiare o pulire i filtri è una sbatta e tutto quello che non c’è non costa e non si rompe (visto che hai le finestre)!

              vuoi mettere non aprirle mai? o non doversi ricordare di aprile per evitare la muffa perché ci sono ponti termici? la vmc aumenta la qualità dell'aria, la salute e la prospettiva di vita della persona.

                simonebortolin Ti assicuro che conosco più persone che per quanto concerne la produzione di acqua calda sanitaria, rimpiangono la vecchia caldaia a condensazione istantanea.

                In ogni caso, bisogna valutare l’uso che si farà dell’appartamento: sarà solo un dormitorio o uno spazio abitato intensamente?
                Per lavoro, conosco bene i benefici della ventilazione meccanica controllata (VMC), ma proprio perché l’ho studiata approfonditamente, posso dirti che presenta anche dei limiti e che le sue applicazioni possono essere più o meno adatte a seconda del contesto e delle abitudini, a volte pure dure a morire, degli utilizzatori.

                Se non sbaglio parliamo di un piccolo appartamento al Sud, con 5 finestre; non sempre vale la pena seguire ciecamente le mode.
                Analizzare bene le abitudini di chi ci vive potrebbe portare a soluzioni più efficaci e convenienti.

                Concludo dicendo che è fondamentale scegliere marchi affidabili, dotati di una rete di assistenza capillare e ben organizzata. Questo dettaglio fa davvero la differenza nel lungo termine. Eviterei assolutamente soluzioni economiche di produttori poco conosciuti.

                • rikyxxx ha risposto a questo messaggio

                  simonebortolin chi meno spende più spende

                  Fino ad un certo punto... Non è sempre vero 😉

                  • Modificato

                  fontanivec Ti assicuro che conosco più persone che per quanto concerne la produzione di acqua calda sanitaria, rimpiangono la vecchia caldaia a condensazione istantanea.

                  Non sono degne di considerazione.

                  Tutti noi che discutiamo di queste cose siamo dei “privilegiati” con una bella casa e tutti i comfort annessi e connessi (altrimenti avremmo altre preoccupazioni).

                  Se il “sacrificio” per essere energeticamente più efficienti e meno impattanti è avere un accumulatore anziché la produzione istantanea, ben venga, non è nulla di che.

                  Che imparassero a non stare 20 minuti a canticchiare sotto la doccia…

                  (Io produco ACS con PdC dal 2017 e non solo mi trovo bene ma ho anche risparmiato).

                  PDC e radiatori in alluminio. Due o tre split ad espansione diretta o, meglio ancora idronici, per non dover utilizzare una seconda moto condensante, per il raffrescamento. Nel residenziale, soprattutto al sud Italia, evita riscaldamento/raffreddamento a pavimento che poi hanno costi di gestione maggiori, richiedono deumidificazione. e impianto acceso per più ore, causa inerzia. Ciao

                    GiulianoX PDC e radiatori in alluminio.

                    Così ti perdi il raffrescamento.

                      simonebortolin basta mettere qualche ventil idronico e hai anche il raffrescamento. Il raffrescamento a pavimento nel residenziale non lo consiglierei mai a nessuno. Costi di gestione troppi alti e necessaria deumidificazione continua. Oltre a progettazione, mi occupo anche di calcoli dei costi di gestione, per cui ti assicuro che conviene sempre un raffrescamento con unità ad aria, che siano idroniche o ad espansione diretta. In questo caso, se hai una PDC idronica, la utilizzerei quindi anche per dei ventil

                        GiulianoX si ma se metti fancoil li usi anche per il caldo eh...

                          simonebortolin Nel sud Italia può essere fattibile utilizzare i soli fan coil per il caldo, si è vero. Nel nord non sarebbe una soluzione ottimale, perchè hanno pochissima inerzia

                            18 giorni dopo

                            simonebortolin batteria di deumidificazione e VMC

                            Ciao, un'altra domanda. Mi è chiaro cosa sia la VMC. Ma con batteria di deumidificazione cosa intendi di preciso? Potresti farmi un esempio con foto? L'impresa propone deumidificazione con split

                              gianx80 significa che c'è nel sistema di vmc un fancoil o uno split per deumidifcare l'aria, così su due piedi non ho una foto...

                              • gianx80 ha risposto a questo messaggio

                                simonebortolin grazie, purtroppo quelli con cui mi confronto non capiscono, continuano a mettere deumidificazione split e non so più come spiegarmi

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