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  • Amazon mi ha invitato a far parte di Vine...

Saviolo Peccato... aspetterò le risposte degli altri ma se confermato che è così lascio perdere anche perché per me dover mettere quegli oggetti significherebbe pagarci il 43% e a quel punto sarebbe un bagno di sangue.

È un bagno di sangue. Attualmente è una zona grigia, l'unico modo per essere tranquilli da accertamenti futuri è considerarla come un lavoro di consulenza (non è un lavoro occasionale, bisognerebbe aprire una p.iva forfettaria per pagare quelle tasse).
Amazon denuncia al fisco il prezzo pieno dell'oggetto al prezzo pieno del giorno di lancio (i prodotti sono anteprime o usciti da pochissimo) e gli manda il totale. Su quello ci devi pagare le tasse e per contratto non ha alcuna garanzia (se ti arriva rotto e non lo rimandi indietro paghi le tasse su spazzatura), non lo puoi rivendere e non ci puoi fare recensioni su YouTube e simili.

Saviolo Mi spiego meglio in pratica se ricevi un SDD che sul mercato vale 100€ è equiparato a che ti abbiano pagato 100€ cash.

O almeno io l'ho capita così... poi spero che si riesca a chiarire la cosa.

Esattamente così, con la beffa che a te viene valutato 100€ quando te lo danno per la recensione ma in realtà la settimana dopo lo vendono a 60€.

Gabbo Ma se Amazon fornisce il prodotto in regalo, lasciandomelo, perché dovrei dichiarare questa cosa nella dichiarazione dei redditi? Non è un semplice regalo?

No, è un pagamento per un lavoro che tu fai sotto contratto (per essere tranquilli dovresti farlo con p.iva da libero professionista).

Gabbo quindi se io regalo un telefono a qualcuno, quella persona sarebbe obbligato a dichiararla al fisco, oppure no perché io ho pagato l'IVA sul bene quando l'ho comprato?
Comunque, non si può più campare...

Regalo no, ma se tu vendi un telefono vecchio usato a 20€, quei 20€ devi dichiararli al fisco e pagarci le tasse, anche se lo hai venduto a mano in contanti. La vendita dell'usato è una fonte di reddito da dichiarare.

    hento se la memoria non mi inganna il necroposting non è ben visto, su questo forum s'incoraggia l'apertura di nuove discussioni.

    In questo caso aprire una discussione ex-novo mi sembrava inutile dato che si parlava della stessa cosa e che quanto scritto in precedenza poteva comunque essere utile. Poi se un mod riterrà che debba chiudere e aprirne un'altra lo farò. Intanto ti ringrazio per la risposta... mi era sfuggito quel messaggio che eri uscito subito.

    LSan83 È un bagno di sangue. Attualmente è una zona grigia, l'unico modo per essere tranquilli da accertamenti futuri è considerarla come un lavoro di consulenza (non è un lavoro occasionale, bisognerebbe aprire una p.iva forfettaria per pagare quelle tasse).

    Perdonami ma in questo scenario non faresti mai nemmeno lontanamente pari. Considerando che il prodotto non puoi rivenderlo e non ci puoi guadagnare in alcun modo aprire una partita iva significherebbe sostanzialmente essere in perdita al 100% per tutto il tempo. Non voglio fare il mal pensante ma l'unico scenario che vedo fattibile in tal senso è che poi la gente rivende a nero gli oggetti ma a quel punto sei punto e a capo e non vedo come il programma possa funzionare.

    LSan83 Amazon denuncia al fisco il prezzo pieno dell'oggetto al prezzo pieno del giorno di lancio (i prodotti sono anteprime o usciti da pochissimo) e gli manda il totale. Su quello ci devi pagare le tasse e per contratto non ha alcuna garanzia (se ti arriva rotto e non lo rimandi indietro paghi le tasse su spazzatura), non lo puoi rivendere e non ci puoi fare recensioni su YouTube e simili.

    È proprio questo che non capisco. Se prendo per buono quello che scrivi (sinceramente leggendo la normativa la penso come te) non capisco come facciano gli altri recensori nel senso che sostanzialmente sarebbe un "hobby" o chiamalo come vuoi in perdita secca e costante. In pratica dovrebbe essere deserto e non avere nessuno disposto a farlo e invece vedo che c'è un sacco di gente che partecipa.

    Possibile che stiano tutti al rischio e non dichiarino nulla sperando di non ricevere mai alcun accertamento? Francamente mi pare strano.

      Saviolo Non voglio fare il mal pensante ma l'unico scenario che vedo fattibile in tal senso è che poi la gente rivende a nero gli oggetti ma a quel punto sei punto e a capo e non vedo come il programma possa funzionare.

      Ma infatti hanno perso una marea di recensori e ne cercano di continuo di nuovi ignari dei rischi e delle spese. Qualche ignorante (nel senso letterale, che ignora il meccanismo) e qualche furbetto che rischia (vendendo quello che non può vendere mai per contratto, anche passati i sei mesi o sperando che non lo beccheranno) lo trovano sempre.
      Le nuove direttive europee hanno equiparato Amazon Vine alle piattaforme di lavoro da remoto su commissione per freelancer (tipo i vari lavori di grafica, traduzione, ecc ecc).

      • Saviolo ha risposto a questo messaggio

        LSan83

        E allora mi sa che salvo qualche altro parere diverso lascio perdere anche io. Ormai 6 recensioni le ho fatte ma per a dir tanto 60/80€ di controvalore spero di non avere sorprese.

        Certo trovo la cosa estremamente assurda e incomprensibile. Peccato... come hobby mi piaceva anche se al 99% dovevi scegliere tra oggetti totalmente inutili.

        Gabbo
        Guarda che è sempre stato così. È un compenso in natura.
        Ed è così anche in altri stati del mondo... non solo in italia.
        Negli USA ci vai in prigione se non lo dichiari, in italia prendi una multa.
        Il punto è che negli ultimi anni hanno aumentato i controlli perchè è diventato un fenomeno diffuso da parte delle aziende.

        Per farti un esempio... per la normativa IVA, in tutta europa, se il barista regala un caffè al cliente, dovrebbe battere uno scontrino a zero ma riportante l'importo dell'iva. Se lui decide di regalarlo al cliente, ci rimette il costo dell'iva che deve comunque versare allo stato.
        Tecnicamente... poi si sa che non lo fa nessuno... ma se ti fanno un controllo ti mazziano per bene.
        Exta UE non conosco/non mi hanno riportato esempi così stringenti per la normativa iva. Magari è lo stesso... ma non lo so.

        Saviolo Teoricamente firmi una clausola che vieta la rivendita quindi non potresti monetizzare rivendendo per esempio su ebay nemmeno quando passati 6 mesi il bene è di tua proprietà.

        Non sapevo ci fosse questa clausula... come detto, l'unico che conoscevo che partecipava al programma faceva così.

        Gabbo
        No. Perchè è un privato e tu non devi fare nulla in cambio.
        Il programma vine prevede che tu faccia una recensione. Quindi una azienda ti da il prodotto e ottiene lavoro in cambio.
        Se il tuo amico ti da un telefono in cambio di avergli fatto un lavoro... si..

        LSan83 La vendita dell'usato è una fonte di reddito da dichiarare.

        Non se occasionale. Meno di 5000€ l'anno e meno di 25 transazioni l'anno mi pare. Ma se cerchi trovi tutto.

        Saviolo Non voglio fare il mal pensante ma l'unico scenario che vedo fattibile in tal senso è che poi la gente rivende a nero gli oggetti ma a quel punto sei punto e a capo e non vedo come il programma possa funzionare.

        Ti posso dire che io ho acquistato un AP zyxel da un recensore 😂 Nell'annuncio, stesso nome e stesse foto.
        Credo che sotto sotto spesso facciano così.

        L'unico vantaggio è di chi può scegliere tra oggetti che realmente gli servono e comprerebbe. Alla fine ci paga solo le tasse e ottiene l'oggetto. Se glielo lasciano... perchè se se lo riprendono hai "lavorato" per niente.
        Ma come detto... all'inizio è spesso ciarpame inutile😅

        P.s. Un problema per chi fa recensioni di prodotti costosi è che li deve custodire 6 mesi. Se lo rovini... se te lo rubano... o sei assicurato o devi risarcire di tasca tua se/quando te lo chiedono indietro.

          Technetium Un problema per chi fa recensioni di prodotti costosi è che li deve custodire 6 mesi. Se lo rovini... se te lo rubano... o sei assicurato o devi risarcire di tasca tua se/quando te lo chiedono indietro.

          Sotto questo punto di vista ho già avuto ampie rassicurazioni che nessuno chiede mai indietro niente nemmeno per prodotti molto costosi.

          Dice ma su quest'ultima parte non saprei dirti se sia vero o no, che anni fa accadeva ma c'erano recensori che se la legavano al dito e alla recensione successiva erano ipercritici (pur rimanendo nel plausibile) quindi alla fine è una cosa che è stata abbandonata e pur rimanendo come possibilità non viene più percorsa.

            Saviolo
            Le info che ho sono "aggiornate" ad almeno due anni fa'.

            Se non li richiedono, tanto meglio, perchè il rischio c'era. Più che altro danneggiamento..

            Certo che se non puoi mai più rivenderli... che fai? li regali? Li accumuli all'infinito? 😂

            • Saviolo ha risposto a questo messaggio

              Technetium

              Da quanto so in gran parte vengono semplicemente buttati nella spazzatura oppure usati laddove ti possono servire a qualcosa.

              C'è anche chi li regala ma almeno a quanto ho visto io almeno finché non scali la classifica e diventi "oro" recensisci della roba che è difficile anche regalare per questo trovo assurdo che uno ci debba pagare le tasse.

              Per farti un esempio: prototipo di pennarelli acrilici per dipingere sulle rocce... che tra l'altro recensiti pure negativamente perché erano mezzi secchi. Che te ne fai una volta recensiti? Specie quando sono prototipi difettati che sono inutilizzabili o quasi al day1 puoi usare i colori ancora buoni ma quanto li userai mai e tra l'altro essendo acrilici devi pure andare a smaltirli in un ritiro ad hoc perché inquinanti altrimenti.

              Capisci perché trovo la situazione paradossale? E magari quella confezione amazon te la valorizza 39€ che specie quando sono prodotti prototipo son prezzi messi non dico a caso ma quasi dai produttori in attesa di vedere come vanno le recensioni.

              Ho provato a porre il quesito anche all'AdE per vedere cosa mi risponde e se mi risponde ma salvo sorprese penso che lascerò perdere.

                Saviolo Ho provato a porre il quesito anche all'AdE per vedere cosa mi risponde e se mi risponde ma salvo sorprese penso che lascerò perdere.

                Sei andato di interpello? Interessante 😉 Facci sapere cosa rispondono.

                Comunque... per come l'hanno detta a me, la normativa è chiara.. o sono omaggi, ma non ci deve essere nessun obbligo... altrimenti sono compenso in natura.

                  Technetium Per farti un esempio... per la normativa IVA, in tutta europa, se il barista regala un caffè al cliente, dovrebbe battere uno scontrino a zero ma riportante l'importo dell'iva. Se lui decide di regalarlo al cliente, ci rimette il costo dell'iva che deve comunque versare allo stato.

                  OT/ È successo ad un conoscente che possiede un'attività, si è acchiappato una bella multa, e posso dire che è uno di quelli che fa sempre lo scontrino (solo si scoccia del POS per piccole cifre).

                  Technetium Per farti un esempio... per la normativa IVA, in tutta europa, se il barista regala un caffè al cliente, dovrebbe battere uno scontrino a zero ma riportante l'importo dell'iva. Se lui decide di regalarlo al cliente, ci rimette il costo dell'iva che deve comunque versare allo stato.

                  Non è assolutamente vero. Non esiste alcun presupposto di applicazione dell'IVA.
                  Il barista deve battere scontrino pari a 0,00 e ai fini iva deve emettere autofattura elettronica di tipologia TD27 ovvero "fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa". Non versa proprio nulla.

                  Technetium

                  Secondo il CAF, l'AdE non mi ha ancora risposto, dato che contrattualmente non sono obbligato a recensire il prodotto infatti se non lo recensisci non ci sono penali o altro al massimo non te ne mandano altri e ti escludono dal programma potrebbe effettivamente essere considerato un omaggio.

                  Secondo il CAF infatti se non fosse così nell'ordine (del mio storico amazon) il prodotto dovrebbe comunque essere valorizzato e non avere importo 0,00€ poi nei metodi di pagamento apparire uno storno.

                  Ad esempio secondo loro dovrebbe essere:

                  Prodotto X ............... 10,00€
                  Campagna Vine ..... -10,00€

                  Se invece è a zero fin dall'inizio è omaggio ma a quel punto Amazon NON dovrebbe inviare il DAC7 compilato con i valori in quanto trattasi di omaggio.

                  Per farla breve secondo il CAF è Amazon che fa la furbata nel senso che per non avere beghe e non rischiare nulla compila il DAC7 con dati senza senso tanto per Amazon non cambia niente e in questo modo si tutela scaricando la palla al povero cristo che secondo loro non deve comunicare niente e non rischia niente ma che comunque potrebbe essere chiamato a dare spiegazioni all'AdE e in Italia una cosa del genere è un bagno di sangue.

                  Mi sembra che più si va avanti e più mi informo più la situazione sia caotica e nemmeno gli organismi preposti abbiano idea di cosa rispondere.

                  Veramente fantastica come situazione.

                  • LSan83 ha risposto a questo messaggio

                    Stefa95
                    Ce ne sono a iosa di esempi simili 😅
                    Non tutti finiscono sul giornale... ma basta chiedere ad un commercialista.

                    Saviolo Secondo il CAF infatti se non fosse così nell'ordine (del mio storico amazon) il prodotto dovrebbe comunque essere valorizzato e non avere importo 0,00€ poi nei metodi di pagamento apparire uno storno.

                    Ad esempio secondo loro dovrebbe essere:

                    Prodotto X ............... 10,00€
                    Campagna Vine ..... -10,00€

                    E invece nella comunicazione DAC7 Amazon ti elenca tutti i prodotti con i prezzi spesso gonfiati del prelancio/lancio. Con tanto di totale finale di quanti € ti hanno pagato in merce durante l'anno.
                    Con in più la beffa della data di ogni singolo prodotto a dimostrazione che non è un lavoro occasionale, ma continuativo e ripetuto decine/centinaia di volte durante l'anno. (quindi serve p.iva).

                    Saviolo risposto, dato che contrattualmente non sono obbligato a recensire il prodotto infatti se non lo recensisci non ci sono penali o altro al massimo non te ne mandano altri e ti escludono dal programma potrebbe effettivamente essere considerato un omaggio.

                    Certo che sei obbligato perché se no ti licenziano (ti escludono dal programma). Loro il prodotto te lo mandano palesemente per la tua recensione e tu devi mantenere un certo livello di prestazione (recensione di almeno ?? Percentuale di prodotti. Era il 90% circa un paio di anni fa).

                    • Saviolo ha risposto a questo messaggio

                      Saviolo Una domanda: quindi se faccio un regalo ogni anno a una persona, quest'ultimo/a deve dichiarare al fisco? se è così è assurdo

                        LSan83 E invece nella comunicazione DAC7 Amazon ti elenca tutti i prodotti con i prezzi spesso gonfiati del prelancio/lancio. Con tanto di totale finale di quanti € ti hanno pagato in merce durante l'anno.
                        Con in più la beffa della data di ogni singolo prodotto a dimostrazione che non è un lavoro occasionale, ma continuativo e ripetuto decine/centinaia di volte durante l'anno. (quindi serve p.iva).

                        Su questo non sono tanto d'accordo anche perché ci sono una miriade di lavori, legali, che hanno limiti ben precisi senza bisogno di aprire la partita iva. Uno su tutti le ripetizioni che se non superi certi importi puoi incassarle senza aprire p.iva anche se è una cosa ovviamente continuativa.

                        Stante all'attuale normativa per essere soggetta a p.iva una attività DEVE essere abituale, professionale e sistematica. In questo caso sarebbe molto difficile dimostrare che sia attività professionale e sistematica anzi direi che mancano completamente gli elementi altrimenti qualsiasi cosa ripetuta nel tempo potrebbe diventare una attività e sarebbe veramente il caos.

                        Ad esempio: se aiuti tutte le settimane la nonna a portare la spesa in casa e ti da 5€ per ringraziarti che fai la fai diventare un'attività professionale perché si ripete tutte le settimane? Lo consideri lavoro nero? Dai capisci che non può funzionare così e che l'unica variabile non può essere la ripetitività.

                        Poi sia chiaro in Italia vale tutto e il contrario di tutto ma in questo caso l'unico fronte su cui mi sento abbastanza tranquillo è proprio quello della p.iva perché sarebbe veramente senza senso. Anche chi fa recensioni spesso e di alto livello (oggi di un certo valore) non raggiungerà mai un ciclo tale da poter avere una struttura o anche solo poter essere considerato un professionista a qualsiasi livello.

                        LSan83 Certo che sei obbligato perché se no ti licenziano (ti escludono dal programma).

                        Non è equivalente a livello legale. Se fosse un contratto e quindi ci fosse un licenziamento allora subentrerebbero anche tutte le clausole di subordinazione ivi comprese tutele oltre che doveri cosa che non si configura minimamente.

                        LSan83 Loro il prodotto te lo mandano palesemente per la tua recensione e tu devi mantenere un certo livello di prestazione (recensione di almeno ?? Percentuale di prodotti. Era il 90% circa un paio di anni fa).

                        Se bastasse questo allora dovrebbe farmi il DAC7 anche esselunga che quando faccio la spesa online spesso manda dei campioni omaggio o regali vari per pubblicità e poi ti invita a fare una recensione. Diventerebbe soggetto a tassazione qualsiasi omaggio di natura pubblicitaria.
                        Ripeto, probabilmente non andrò avanti e non voglio spingere nessuno a farlo alla cieca, ma certamente ci dev'essere qualche regolamento o qualche criterio che ci sfugge altrimenti significa che nessuno è in regola mai e che AdE potrebbe fare il culo a chiunque sempre e mi sembra una cosa un tantino fuori legge e senza senso.

                        Poi ripeto io a questo punto aspetto la risposta se mai arriverà di AdE e nel frattempo lascio perdere ma mi sembra surreale come cosa.

                        Paoloqu24 Una domanda: quindi se faccio un regalo ogni anno a una persona, quest'ultimo/a deve dichiarare al fisco? se è così è assurdo

                        Secondo me, no. Però ripeto che è un mio parere personale e quindi non prenderlo alla lettera o come una cosa certa.

                        @LSan83 Che poi a questo punto mi sorge una domanda: e se dopo aver fatto la recensione uno fa il reso che non ti comporta nessun accredito e puoi sempre farlo a quel punto non c'è alcun pagamento in natura perché a me non è rimasto assolutamente niente e ho solo fatto una recensione gratuita. Sbaglio?

                          Saviolo In questo caso sarebbe molto difficile dimostrare che sia attività professionale e sistematica anzi direi che mancano completamente gli elementi altrimenti qualsiasi cosa ripetuta nel tempo potrebbe diventare una attività e sarebbe veramente il caos.

                          Ad esempio: se aiuti tutte le settimane la nonna a portare la spesa in casa e ti da 5€ per ringraziarti che fai la fai diventare un'attività professionale perché si ripete tutte le settimane? Lo consideri lavoro nero? Dai capisci che non può funzionare così e che l'unica variabile non può essere la ripetitività.

                          Guarda ti faccio un esempio per cui in Italia serve p.iva per "stupidate".

                          Per te e i tuoi amici del calcetto ti fai un app Android/iOS per gestire le presenze per farvi il vostro calendario di incontri. Ti esce bene e decidi di pubblicare sugli store gratis con un banner pubblicitario al suo interno (giusto per ripagarti in parte delle spese di abbonamento Apple per la pubblicazione). La pubblichi a Gennaio e alla fine del primo anno raccimoli 4/5€ di vendita di spazio pubblicitario internamente alla tua app.
                          Bene, quello spazio per banner è una vendita continuativa per tutto l'anno di spazio pubblicitario. Per incassare quei 5€ in Italia devi aprire p.iva 🤦

                            LSan83 Per incassare quei 5€ in Italia devi aprire p.iva 🤦

                            Ma anche con importi così bassi? Non c’era una qualche formula che diceva che sotto certe cifre (tipo 5k€/anno) non serviva fare nulla neanche dichiararlo?

                            • LSan83 ha risposto a questo messaggio

                              LSan83
                              Tra l'altro è attività dì impresa 😅 Ed è veramente una rovina..

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