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  • Amazon mi ha invitato a far parte di Vine...

Technetium Per farti un esempio... per la normativa IVA, in tutta europa, se il barista regala un caffè al cliente, dovrebbe battere uno scontrino a zero ma riportante l'importo dell'iva. Se lui decide di regalarlo al cliente, ci rimette il costo dell'iva che deve comunque versare allo stato.

Non è assolutamente vero. Non esiste alcun presupposto di applicazione dell'IVA.
Il barista deve battere scontrino pari a 0,00 e ai fini iva deve emettere autofattura elettronica di tipologia TD27 ovvero "fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa". Non versa proprio nulla.

Technetium

Secondo il CAF, l'AdE non mi ha ancora risposto, dato che contrattualmente non sono obbligato a recensire il prodotto infatti se non lo recensisci non ci sono penali o altro al massimo non te ne mandano altri e ti escludono dal programma potrebbe effettivamente essere considerato un omaggio.

Secondo il CAF infatti se non fosse così nell'ordine (del mio storico amazon) il prodotto dovrebbe comunque essere valorizzato e non avere importo 0,00€ poi nei metodi di pagamento apparire uno storno.

Ad esempio secondo loro dovrebbe essere:

Prodotto X ............... 10,00€
Campagna Vine ..... -10,00€

Se invece è a zero fin dall'inizio è omaggio ma a quel punto Amazon NON dovrebbe inviare il DAC7 compilato con i valori in quanto trattasi di omaggio.

Per farla breve secondo il CAF è Amazon che fa la furbata nel senso che per non avere beghe e non rischiare nulla compila il DAC7 con dati senza senso tanto per Amazon non cambia niente e in questo modo si tutela scaricando la palla al povero cristo che secondo loro non deve comunicare niente e non rischia niente ma che comunque potrebbe essere chiamato a dare spiegazioni all'AdE e in Italia una cosa del genere è un bagno di sangue.

Mi sembra che più si va avanti e più mi informo più la situazione sia caotica e nemmeno gli organismi preposti abbiano idea di cosa rispondere.

Veramente fantastica come situazione.

  • LSan83 ha risposto a questo messaggio

    Stefa95
    Ce ne sono a iosa di esempi simili 😅
    Non tutti finiscono sul giornale... ma basta chiedere ad un commercialista.

    Saviolo Secondo il CAF infatti se non fosse così nell'ordine (del mio storico amazon) il prodotto dovrebbe comunque essere valorizzato e non avere importo 0,00€ poi nei metodi di pagamento apparire uno storno.

    Ad esempio secondo loro dovrebbe essere:

    Prodotto X ............... 10,00€
    Campagna Vine ..... -10,00€

    E invece nella comunicazione DAC7 Amazon ti elenca tutti i prodotti con i prezzi spesso gonfiati del prelancio/lancio. Con tanto di totale finale di quanti € ti hanno pagato in merce durante l'anno.
    Con in più la beffa della data di ogni singolo prodotto a dimostrazione che non è un lavoro occasionale, ma continuativo e ripetuto decine/centinaia di volte durante l'anno. (quindi serve p.iva).

    Saviolo risposto, dato che contrattualmente non sono obbligato a recensire il prodotto infatti se non lo recensisci non ci sono penali o altro al massimo non te ne mandano altri e ti escludono dal programma potrebbe effettivamente essere considerato un omaggio.

    Certo che sei obbligato perché se no ti licenziano (ti escludono dal programma). Loro il prodotto te lo mandano palesemente per la tua recensione e tu devi mantenere un certo livello di prestazione (recensione di almeno ?? Percentuale di prodotti. Era il 90% circa un paio di anni fa).

    • Saviolo ha risposto a questo messaggio

      Saviolo Una domanda: quindi se faccio un regalo ogni anno a una persona, quest'ultimo/a deve dichiarare al fisco? se è così è assurdo

        LSan83 E invece nella comunicazione DAC7 Amazon ti elenca tutti i prodotti con i prezzi spesso gonfiati del prelancio/lancio. Con tanto di totale finale di quanti € ti hanno pagato in merce durante l'anno.
        Con in più la beffa della data di ogni singolo prodotto a dimostrazione che non è un lavoro occasionale, ma continuativo e ripetuto decine/centinaia di volte durante l'anno. (quindi serve p.iva).

        Su questo non sono tanto d'accordo anche perché ci sono una miriade di lavori, legali, che hanno limiti ben precisi senza bisogno di aprire la partita iva. Uno su tutti le ripetizioni che se non superi certi importi puoi incassarle senza aprire p.iva anche se è una cosa ovviamente continuativa.

        Stante all'attuale normativa per essere soggetta a p.iva una attività DEVE essere abituale, professionale e sistematica. In questo caso sarebbe molto difficile dimostrare che sia attività professionale e sistematica anzi direi che mancano completamente gli elementi altrimenti qualsiasi cosa ripetuta nel tempo potrebbe diventare una attività e sarebbe veramente il caos.

        Ad esempio: se aiuti tutte le settimane la nonna a portare la spesa in casa e ti da 5€ per ringraziarti che fai la fai diventare un'attività professionale perché si ripete tutte le settimane? Lo consideri lavoro nero? Dai capisci che non può funzionare così e che l'unica variabile non può essere la ripetitività.

        Poi sia chiaro in Italia vale tutto e il contrario di tutto ma in questo caso l'unico fronte su cui mi sento abbastanza tranquillo è proprio quello della p.iva perché sarebbe veramente senza senso. Anche chi fa recensioni spesso e di alto livello (oggi di un certo valore) non raggiungerà mai un ciclo tale da poter avere una struttura o anche solo poter essere considerato un professionista a qualsiasi livello.

        LSan83 Certo che sei obbligato perché se no ti licenziano (ti escludono dal programma).

        Non è equivalente a livello legale. Se fosse un contratto e quindi ci fosse un licenziamento allora subentrerebbero anche tutte le clausole di subordinazione ivi comprese tutele oltre che doveri cosa che non si configura minimamente.

        LSan83 Loro il prodotto te lo mandano palesemente per la tua recensione e tu devi mantenere un certo livello di prestazione (recensione di almeno ?? Percentuale di prodotti. Era il 90% circa un paio di anni fa).

        Se bastasse questo allora dovrebbe farmi il DAC7 anche esselunga che quando faccio la spesa online spesso manda dei campioni omaggio o regali vari per pubblicità e poi ti invita a fare una recensione. Diventerebbe soggetto a tassazione qualsiasi omaggio di natura pubblicitaria.
        Ripeto, probabilmente non andrò avanti e non voglio spingere nessuno a farlo alla cieca, ma certamente ci dev'essere qualche regolamento o qualche criterio che ci sfugge altrimenti significa che nessuno è in regola mai e che AdE potrebbe fare il culo a chiunque sempre e mi sembra una cosa un tantino fuori legge e senza senso.

        Poi ripeto io a questo punto aspetto la risposta se mai arriverà di AdE e nel frattempo lascio perdere ma mi sembra surreale come cosa.

        Paoloqu24 Una domanda: quindi se faccio un regalo ogni anno a una persona, quest'ultimo/a deve dichiarare al fisco? se è così è assurdo

        Secondo me, no. Però ripeto che è un mio parere personale e quindi non prenderlo alla lettera o come una cosa certa.

        @LSan83 Che poi a questo punto mi sorge una domanda: e se dopo aver fatto la recensione uno fa il reso che non ti comporta nessun accredito e puoi sempre farlo a quel punto non c'è alcun pagamento in natura perché a me non è rimasto assolutamente niente e ho solo fatto una recensione gratuita. Sbaglio?

          Saviolo In questo caso sarebbe molto difficile dimostrare che sia attività professionale e sistematica anzi direi che mancano completamente gli elementi altrimenti qualsiasi cosa ripetuta nel tempo potrebbe diventare una attività e sarebbe veramente il caos.

          Ad esempio: se aiuti tutte le settimane la nonna a portare la spesa in casa e ti da 5€ per ringraziarti che fai la fai diventare un'attività professionale perché si ripete tutte le settimane? Lo consideri lavoro nero? Dai capisci che non può funzionare così e che l'unica variabile non può essere la ripetitività.

          Guarda ti faccio un esempio per cui in Italia serve p.iva per "stupidate".

          Per te e i tuoi amici del calcetto ti fai un app Android/iOS per gestire le presenze per farvi il vostro calendario di incontri. Ti esce bene e decidi di pubblicare sugli store gratis con un banner pubblicitario al suo interno (giusto per ripagarti in parte delle spese di abbonamento Apple per la pubblicazione). La pubblichi a Gennaio e alla fine del primo anno raccimoli 4/5€ di vendita di spazio pubblicitario internamente alla tua app.
          Bene, quello spazio per banner è una vendita continuativa per tutto l'anno di spazio pubblicitario. Per incassare quei 5€ in Italia devi aprire p.iva 🤦

            LSan83 Per incassare quei 5€ in Italia devi aprire p.iva 🤦

            Ma anche con importi così bassi? Non c’era una qualche formula che diceva che sotto certe cifre (tipo 5k€/anno) non serviva fare nulla neanche dichiararlo?

            • LSan83 ha risposto a questo messaggio

              LSan83
              Tra l'altro è attività dì impresa 😅 Ed è veramente una rovina..

              Saviolo Lo consideri lavoro nero?

              No, perché c'è il vincolo di parentela e le liberalità (financo le donazioni entro certi limiti) non sono tassabili.

              Filippo94 Ma anche con importi così bassi? Non c’era una qualche formula che diceva che sotto certe cifre (tipo 5k€/anno) non serviva fare nulla neanche dichiararlo?

              Non dichiari l'occasionale fino a una certa cifra (non so se è 5000€ esatti ma l'ordine di grandezza è quello). Ma se non è occasionale ti serve p.iva anche per 5€.

                LSan83
                Si dichiara... ma poi fino a 5000 non ci si paga le tasse. Se è occasionale.
                Se invece è professionale anche dal primo centesimo che guadagni ci paghi le tasse 😅 Ma il vero problema per importi bassi non sono quelli.
                Regime di impresa => iscrizione a camera di commercio, versamento di contributi minimi di 4500 euro circa.. anche se hai fatturato un centesimo.. o se sei andato in perdita.

                  Technetium Si dichiara... ma poi fino a 5000 non ci si paga le tasse. Se è occasionale.

                  Per la verità (e se non dico stupidate, che potrebbe anche essere) c'è sempre una ritenuta d'acconto del 20% se il committente è sostituto di imposta, altrimenti la si paga in sede di dichiarazione dei redditi. I 5.000€ sono il limite annuo per non dover poi pagare i contributi previdenziali e andare in tassazione Irpef ordinaria.

                    Angix
                    È esatto.
                    Ma vale solo per prestazioni occasionali.
                    In questo caso, per le richieste di Vine, viene a cadere l'occasionalità della prestazione.

                    Technetium Se invece è professionale anche dal primo centesimo che guadagni ci paghi le tasse 😅 Ma il vero problema per importi bassi non sono quelli.
                    Regime di impresa => iscrizione a camera di commercio, versamento di contributi minimi di 4500 euro circa.. anche se hai fatturato un centesimo.. o se sei andato in perdita.

                    Fossero solo i 4500 il problema..... Se vuoi sperare di far installare ed usare un app ad un volume di utenti sufficiente non basta il passaparola. E non siamo nel 2007, oggi nel 2025 servono diverse decine di migliaia di euro per la pubblicità. Anche quella online/social costa centinaia di euro ogni singolo giorno per essere efficace per un brand/prodotto/app nuovo.

                    Paoloqu24 Una domanda: quindi se faccio un regalo ogni anno a una persona, quest'ultimo/a deve dichiarare al fisco? se è così è assurdo

                    Dipende dal concetto di regalo. Anche dalla tracciabilità con cui lo stai facendo. Se sei già sotto la lente dell’AdE. Se vieni estratto a sorte. Dal grado di parentela di chi riceve o se estraneo.
                    Ci sono tantissimi fattori che rischiano di farti incappare in un errore, magari anche non voluto eh.
                    Per esempio mio zio ha subito un accertamento perchè ha partecipato all’acquisto di casa del figlio (cointestata con terzi: la moglie) e in quel caso per errore suo e del commercialista, dato che si configura come un anticipo di eredità.

                      Stefa95 è un regalo per un soggetto terzo

                      • Stefa95 ha risposto a questo messaggio

                        Paoloqu24 eh ma stiamo sempre là: che tipo di regalo? Tracciabile?
                        Un soggetto terzo che riceve sistematicamente un regalo ogni anno puó far accendere la lampadina dell’AdE.
                        Se per esempio compri un gioiello superando il limite all’uso contante, non tanto per chi lo riceve, ma anche se chi lo fa ha una dichiarazione dei redditi non congrua a poterlo comprare, allora lì rischi al 100%.

                          Stefa95 il valore complessivamente non supera i 100€😃. Comunque ringrazio per le informazioni, altrimenti avrei continuato a fare i regali. Anche per gli importi così piccoli dobbiamo dichiarare a fisco, assurdo

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