• Off-topic
  • Email 'spaventosa' da ofm@amazon.it?

Juza si, confermo; in realtà ci sono tre voci (pertinenti): troppo piccolo, troppo grande e una per il colore.
Inoltre, nei vari passaggi di richiesta del reso, (quando possibile) in automatico ti propone per prima opzione al posto del rimborso la sostituzione con altra taglia/colore.

Però il "prova prima, paga poi ...solo quello che tieni", è un'ennesima formula volta ad incentivare gli acquisti (compulsivi) e non educare ad acquisti mirati. Quindi poi mi lascia perplesso che sguinzaglino algoritmi per punire gli utenti che fanno troppi resi. Magari dovrebbero parlarsi tra reparti 😁

matem7
Sì abito in un condominio a Roma. Cosa c'entra questo? Sono curioso

Inoltre nella email mi hanno anche chiesto consigli e pareri in merito alla questione e garbatamente ho scritto che, qualora si tratti di algoritmi (cosa molto probabile), dovrebbero rivederli o quanto meno fare un passaggio con uno specialista "umano" prima di applicare tali restrizioni, altrimenti rischiano di perdere clienti anche Prime.

  • matem7 ha risposto a questo messaggio

    EmilioCapuano Hai un condomino che fa tanti resi, coincidendo l’indirizzo il nuovo algoritmo blocca tutti i residenti di quel condominio al primo reso da quando scatta l’allarme

      matem7 Questa mi è nuova. Motivo in più per rivedere l'intero processo, lato Amazon.

        matem7 Hai un condomino che fa tanti resi, coincidendo l’indirizzo il nuovo algoritmo blocca tutti i residenti di quel condominio al primo reso da quando scatta l’allarme

        Non credo che facciano un match esclusivo con l'indirizzo, abito in un complesso di 5 palazzine, tutte ovviamente con lo stesso indirizzo, avremmo dovuto già essere tutti bannati da tempo allora.

          porf

          Funziona cosi, è un nuovo algoritmo, anzi fino a qualche mese fa era anche più aggressivo

            porf beh però gli algoritmi sono dinamici, magari il caso di @EmilioCapuano è incappato in questo "bug". Spiegherebbe anche un'altra questione sollevata da @EmilioCapuano ovvero che nell'email si faceva riferimento ad una precedente comunicazione di avvertimento, che però l'OP dice di non aver mai ricevuto.
            Potrebbe essere che l'algoritmo si sia "triggerato" davvero (per errore) su un indirizzo già oggetto di segnalazione abuso, senza distinguere il diverso account.

            matem7 parli per sentito dire oppure hai qualche informazione da "insider"?

            • matem7 ha risposto a questo messaggio

              DerAdler

              Si (ho info da insider) ma parlo anche per esperienza diretta

              matem7 Hai un condomino che fa tanti resi, coincidendo l’indirizzo il nuovo algoritmo blocca tutti i residenti di quel condominio al primo reso da quando scatta l’allarme

              niente male come idea , se fosse cosi realmente ( e non metterei in dubbio il contrario sinceramente ) quel algoritmo avrebbe non pochi problemi ...

              EmilioCapuano Questa mi è nuova. Motivo in più per rivedere l'intero processo, lato Amazon.

              Sarebbe interessante capire ( se hai confidenza con qualche condomino che ordina su Amazon , meglio alcuni cosi la scala si allarga ) se tale comunicazione è arrivata solo a te del condominio o se effettivamente è arrivata un po a quasi tutti , allora si che l ipotesi di @matem7 sarebbe la chiave di volta della situazione .. magari l algoritmi vede che a quel civico di quella via in quella città ci sono troppi resi e manda la mail a tutti coloro che hanno come punto di consegna in quel luogo

              Se così fosse dovresti provare a chiedere a qualche vicino che magari ti è capitato di notare che acquista da amazon se anche a lui è arrivata questa mail.
              Però mi parrebbe una semplificazione davvero anomala per un colosso come Amazon.

              Tipo dove abito io è un complesso di villette bi/trifamigliari che condividono lo stesso corsello e quindi civico, saremmo circa 30 unità abitative e sarebbe assurdo che limitassero il mio account perchè il vicino rende 9 cose su 10 che ordina.

              • porf ha risposto a questo messaggio

                Abito in un condominio di Roma Centro con più di 40 appartamenti, mi risulterebbe molto difficile reperire informazioni. Quello che posso fare è scrivere sul gruppo whatsapp della mia scala, magari esce fuori qualcosa.

                  Ciao a tutti, a me non mi è mai successo, e non ho fatto mai resi ad Amazon.. e sono cliente da anni dal 2018..

                  EmilioCapuano

                  Dal gruppo whatsapp della mia scala del condominio a quanto risulta nessuno ha ricevuto email simili alla mia.

                  In aggiunta poco fa me ne è arrivata un'altra sempre da ofm in cui continuano a scusarsi e a chiedermi feedback su come migliorare la situazione. Credo si siano seriamente accorti di star facendo danni non solo a me, evidentemente

                  "Gentile cliente,
                  Abbiamo esaminato la nostra precedente corrispondenza con te e ci scusiamo per le informazioni errate che hai ricevuto.

                  Grazie per aver dedicato del tempo a rispondere e inviarci il tuo feedback. Ti invitiamo a dirci di più così da aiutarci a comprendere meglio.

                  Abbiamo riattivato il tuo account Amazon.it ed è ancora aperto."

                  curlymoka Tipo dove abito io è un complesso di villette bi/trifamigliari che condividono lo stesso corsello e quindi civico, saremmo circa 30 unità abitative e sarebbe assurdo che limitassero il mio account perchè il vicino rende 9 cose su 10 che ordina.

                  Infatti non ha senso come procedura, mio fratello abita in un complesso residenziale di 15 palazzine, per un totale di circa 230 appartamenti, impensabile tirare le somme sui resi in una situazione del genere in cui così tanti condividono uno stesso indirizzo.

                  Tempo fa un'associazione di consumatori aveva provato a fare in contemporanea lo stesso ordine (in questo caso se ricordo bene si trattava di biglietti aerei e/o prenotazioni alberghiere) da più account diversi che differivano per circuito carta di credito utilizzata / zona geografica e storico ordini, e aveva scoperto che i prezzi praticati erano diversi, ad esempio chi comprava pagando con American Express pagava di più rispetto ad altre carte più "popolari". Questo per dire che la corretta profilazione del cliente è fondamentale per un sito online, e di questo si occupano i migliori specialisti in matematica attuariale / statistici / informatici. Vedi ad esempio gli algoritmi che si occupano di stabilire i prezzi di vendita di biglietti ferroviari / aerei, sono tra i segreti meglio custoditi dalle singole imprese di trasporto, e se fatti bene sono davvero in grado di fare la differenza nei confronti dei competitors.
                  Tutto questo per dire che -fermo restando che errori sono sempre possibili- mi sembra poco credibile che un gigante come Amazon utilizzi sistemi così "grezzi" per liberarsi di clientela poco gradita e/o redditizia, a prescindere dalla presenza o meno di supervisione umana, e comunque si tratta di politiche aziendali riservate, non si può nemmeno pretendere che vengano resi noti i criteri di selezione di detta clientela. A mio parere comunque, trattandosi di milioni di casistiche a livello mondiale la verifica "umana" avrebbe un senso e sarebbe praticabile solo in sede di "appello" da parte del cliente, fermo che la possibilità di ricorrere contro il provvedimento dovrebbe essere sempre garantita.

                  • LSan83 ha risposto a questo messaggio
                    un mese dopo

                    scusate ma se è un bot che manda queste mail e minaccia di revocare il diritto di acquistare su amazon, è una cosa che un bot può fare o ci sarà un umano poi a decidere? è mai successo a qualcuno di vedere revocato il diritto di acquisto su amazon?

                    a me è arrivata stanotte questa mail, ho effettuato due resi negli ultimi 5 mesi, condizioni intatte, nessuna parte mancante, scatole perfettamente intatte
                    ditemi voi se è normale leggere queste minacce:

                    Buongiorno,

                    l'abbiamo precedentemente contattata in merito all'attività del suo account. Abbiamo notato che più resi effettuati dal suo account non sono stati ricevuti nella loro condizione originale. Gli articoli sono considerati non nella loro condizione originale quando sono danneggiati, presentano evidenti segni di usura, parti mancanti o non si trovano nella confezione in cui sono stati imballati.

                    Comprendiamo che possano occasionalmente verificarsi problemi con i resi, ma abbiamo notato che questa sembra essere una tendenza del suo account. Qualora continuasse a non rispettare le nostre politiche, potrebbe vedere revocato il suo diritto di acquistare su Amazon.it.

                    Vogliamo che lei sia soddisfatto dei suoi acquisti e disponiamo di una serie di risorse che possono aiutarla a scegliere i migliori prodotti in base alle sue necessità, tra cui informazioni dettagliate sui prodotti, recensioni dei clienti e assistenza tecnica gratuita. Se decide di restituire il prodotto, vogliamo continuare a effettuare resi senza problemi e apprezziamo la sua collaborazione.

                    Se ritiene che abbiamo commesso un errore, risponda a questa e-mail entro 30 giorni.

                    Maurizio61 aveva scoperto che i prezzi praticati erano diversi, ad esempio chi comprava pagando con American Express pagava di più rispetto ad altre carte più "popolari".

                    Ma non solo con il metodo di pagamento... Ad esempio guardano anche da quale tipologia di dispositivo stai facendo la ricerca per profilarti... Se usi un Android low-cost sei "povero" e ti fanno prezzi più bassi rispetto ad un iPhone/iPad/Mac da "riccone".

                    2 mesi dopo

                    Oggi arrivata a me, simile alle precedenti, ma senza minaccia di azioni (ban o altro):
                    `Buongiorno,

                    abbiamo notato che ha richiesto rimborsi per diversi articoli che ha restituito, ma che non sono arrivati nella loro condizione originale. Gli articoli sono stati danneggiati, chiaramente utilizzati o hanno parti mancanti. Sappiamo che il verificarsi di sporadici problemi con gli ordini rientra nel normale svolgimento di un'attività commerciale. Tuttavia, il numero di problemi con i suoi ordini supera questa aspettativa e violano le nostre condizioni d'uso.

                    Per maggiori informazioni sulle nostre politiche, acceda alla pagina "Condizioni d'uso e di vendita":
                    www.amazon.it/conditionsofuse

                    Cosa posso fare?
                    Si assicuri di rispettare le condizioni d'uso e vendita di Amazon.

                    Inoltre, restituisca gli articoli nelle loro condizioni originali entro i termini di reso.

                    Ritiene che questo messaggio sia stato inviato per errore?
                    Se ritiene che si sia verificato un errore, ce lo comunichi rispondendo a questa e-mail per contattare uno specialista dell'account. Il nostro team di assistenza clienti non può revocare questa decisione né condividere ulteriori dettagli al riguardo. Può solo confermare che questo messaggio è stato inviato e aiutarla a risolvere eventuali problemi tecnici.

                    Specialista dell'Account
                    Amazon.it
                    www.amazon.it`

                    Mandata nello stesso minuto della conferma accredito di un reso spedito da amazon (ma venditore terzo), alle 3 di notte. L'orario fa pensare a bot, il testo meno, perchè hanno tutte delle differenze. 388 euro di valore, quindi non pochissimo, ma neanche chissà che (l'anno scorso gli rimandai una ps5 sigillata da 500 euro senza nessuna storia) .
                    Chiesto accredito su amazon, non su carta, bah. Ovviamente non mancava nulla nella confezione e le condizioni erano eccellenti (a parte che non funzionava più, motivo del reso, ma non c'erano segni o altro)

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