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ilGhiandalf
Vero, ma c'è chi, non potendo rimodulare, invia lettera di cessazione del contratto.
Così l'utente passa automaticamente al fornitore di ultima istanza, e il prezzo che ha concordato va a signorine di facili costumi.
Interessante comunque la lettera inviata da Enerweb Coop, diciamo che dimostra un certo impegno a conservare le condizioni pattuite.
Per quanto riguarda le rimodulazioni (in genere, decreto antirimodulazioni a parte), ritengo che se un vendor propone un prezzo fisso, sperando che il costo dell'energia resti uguale o scenda, quindi sperando che la cosa volga sempre e comunque a proprio favore, e a sfavore dell'utente finale, e se le cose cambiano, rimodula, non sia il massimo dell'onestà, anche se rispetta la legge.
Esistono sistemi di hedging che usano i grossi dealer dell'energia, per coprirsi da aumenti dei prezzi di acquisto (fino ad un certo livello di prezzo).
Se un fornitore non può o non vuole usare questi sistemi, deve limitarsi, a mio parere, ad offrire contratti a prezzo variabile.
Non è commercialmente corretto dire "prezzo fisso per 24 mesi" e poi rimodulare dopo 3, perché in questo modo attiri clienti sensibili al prezzo fisso, sapendo già che, se va male, ti salvi rimodulando.
Non va bene, secondo me.