- Modificato
Ciao a tutti,
Da un po' di tempo mi trovo a passare (per lavorare e avere cibo da mettere sotto i denti) la maggior parte del mio tempo in Francia.
Essendo che le mie chiamate sono in prevalenza verso numeri italiani (o comunque europei extra Francia) mi è tornato veramente (troppo) comodo continuare ad usare il mio piano voce+dati Vodafone.
So che le clausole di uso corretto e legittimo esistono proprio per evitare di abusare di queste condizioni, però molto pragmaticamente volevo sapere se avete idea di quando e con quali modalità gli operatori applicano queste condizioni.
Con Vodafone posso dire che sono estremamente fiscali. Su una finestra mobile di quattro mesi misurano traffico dati e minuti in uscita in Italia e in UE, se il traffico o i minuti in UE sono maggiori di quella in Italia si riceve un SMS di preavviso e dopo 15gg vengono chiusi i rubinetti (= parte la tariffazione a consumo a prescindere dall'offerta attiva).
Due anni fa con Fastweb mi sono trovato in una situazione simile, ma per sette mesi di traffico prevalente in Francia non ho ricevuto nessun avviso e ho potuto continuare a usare il mio piano (con una soglia dati abbassata da 50GB a meno di 5GB, in accordo col regolamento UE).
A difesa di Vodafone però bisogna dire che nei quattro mesi in cui mi ha concesso di usare il piano italiano non ha limitato in nessun modo la soglia dati (pur essendo suo diritto).
Stavo pensando seriamente a una portabilità verso Fastweb, facendomi bastare pochissimi giga ma almeno avendo un piano minuti+qualche dato che continui a funzionare a tempo indeterminato. Ma prima volevo sapere se qualcuno ha esperienze più aggiornate.
Sapete se Fastweb ha iniziato ad applicare limiti simili a quelli Vodafone? O se altri operatori sono noti per non limitare il tempo all'estero?
Mi permetto di taggare @DrGix che in una precedente discussione parlava delle peripezie del suocero con una SIM italiana in UK