nicodipietro Sbagli nel trattare una rete di telecomunicazioni, che porta dati, come se fosse una rete elettrica. Pensala più come la distribuzione dell’acqua potabile: vicino a casa tua passa l’infrastruttura che alimenta la centrale di depurazione, dove quindi defluiscono le acque ancora NON potabili verso il luogo dove vengono rese utilizzabili. Bene, cosa fai, chiedi all’azienda locale di costruire un nuovo depuratore completamente dedicato alla tua abitazione, perché tanto l’acqua passava di lì?
No. Quei fasci di fibra ottica non sono, per progettazione/costruzione/uso, minimamente pronti per portarti il servizio, perché non arrivano dalla “fonte per il cliente”. Su quei fasci passano “dati grezzi” (passami il termine) che hanno bisogno di essere “aggregati in centrale”, rielaborati negli apparati appositi per poi essere rediretti alla rete finale. Soprattutto per GPON, la tua visione è decisamente troppo semplicistica, perché, per 1 fibra che parte dall’OLT (apparato in centrale), questa viene “moltiplicata” in 8 da uno splitter ottico, poi arriva in ulteriori ripartitori di zona (che possono essere nelle cantine condominiali o in altre soluzioni in caso di abitazioni indipendenti) che la dividono in altre 8; solo da lì partirà poi 1 fibra dedicata all’interno dell’abitazione.
Questo è lo schema 1:64 dell’albero GPON per rete di aree nere, in aree bianche si segue lo schema 1:16 ma il principio è lo stesso: l’infrastruttura che collega i vari POP/OLT e via dicendo, ovvero la dorsale, NON è pronta ad entrare anche in casa tua.
Oltre al fatto che Bell probabilmente versa in condizioni economico-finanziarie migliori di TIM S.p.A., l’intervento che ti è stato fatto in Canada non è certamente di prenderti il primo cavo in fibra che passava di lì, tagliarlo, attaccarci un po’ di nastro adesivo ed allungartelo fino a casa. Con più lungimiranza, Bell probabilmente aveva già improntato ripartitori di zona, cui semplicemente ti ha collegato.
Da noi questo approccio non è mai stato seguito, colpa anche la mancanza della vasta infrastruttura della TV via cavo che, in Nord America, ha permesso di arrivare già da oggi con punti di ripartizione e di distribuzione nelle case del cliente che in Italia proprio non abbiamo, quindi si sta creando tutto da zero.
Chiaro, lungi da me difendere quella sanguisuga incompetente della ex Telecom Italia S.p.A., però quello che dici tu non avrebbe senso e non sarebbe possibile neanche da parte di Bell.
Ovviamente mi scuso per le eccessive semplificazioni, qui sul forum ci sono utenti estremamente più esperti di me, ma spero di aver trasmesso cosa intendevo.