Il dato piu' preoccupante della banda larga in Italia, secondo me, e' il bassissimo tasso di adesione (intorno all'11%, mi sembra di ricordare) degli utenti finali che poi si riflette nelle statistiche di velocita' media di connessione dove l'Italia sta in fondo (stiamo in cima invece per numero di linee FTTH attivabili se solo qualcuno lo volesse).
Significa che quando leggiamo che sono collegate (rectius: collegabili) alla fibra FTTH che ne so 10.000.000 di unita' immobiliari, poi di queste solo l'11% circa si collega e quindi solo 1.100.000 unita' naviga poi alla velocita' della vera fibra, le altre se ne stanno con la tecnologia che avevano ADSL o FTTC perche' i loro utenti non hanno alcun interesse ad avere maggior banda (per arretratezza culturale e/o informatica).
Altro fattore penalizzante e' la conformazione del territorio italiano: non abbiamo aree urbane cosi' estese come nei paesi dove la velocita' media di navigazione e' alta, siamo il Paese dai mille borghi, paesini, colline, vallate ecc. (Taiwan e Singapore sono un'unica citta', Jersey e' un'isoletta paradiso fiscale, in Giappone le aree urbane come Tokyo, Nagasaky, Yokoama ecc. raggruppano da sole un botto di giapponesi la cui massa vive nelle grandi citta', prevalentemente, e dove ci sono territori in piano e/o grandi città o aree urbane estese la copertura in fibra e' piu' facile).
Infine, se ad essere cablate sono unita' immobiliari in zone bianche, e' ovvio che in quelle zone non essendoci mercato il tasso di attivazioni effettive sara' piu' basso: se fai un'autostrada dove non c'e' tanta gente, non e' che poi la gente che vuole la connessione e usa l'autostrada salta fuori all'improvviso, a meno che il fallimento del mercato si basasse su ipotesi sballate nel senso che il mercato c'era ma nessuno aveva immaginato che ci fosse. E' probabile che nelle aree bianche ci voglia piu' tempo perche' il mercato si formi e si passi a piu' richieste di attivazione e quindi i miglioramenti in termini di velocita' effettiva media di connessione si vedranno tra qualche anno, non subito come quando attivi un condominio e tutti poi fanno l'abbonamento Gbits per passa parola.
Adesso le cose anche in Italia sono FINALMENTE sbloccate, perche' Telecom si e' data una mossa: prima ha cablato in fibra moltissimi armadi per dare FTTC (rete primaria gia' in fibra dove c'e' FTTC, rete secondaria ancora in rame per preservare gli investimenti fatti sulla rete incumbent) e adesso con Fibercop ha iniziato a cablare in fibra la rete secondaria (dagli armadi alle singole abitazioni, sfruttando i cavidotti del rame dove possibile e scavandone di nuovi dove non lo e') principalmente nelle aree grige e/o nere (quelle cioe' NON a fallimento di mercato).
Perche' lo ha fatto "solo" adesso? Secondo me perche' ormai e' un dato di fatto che i soldi per l'intervento pubblico li ha presi Open Fiber (che al momento li sta usando per cablare da zero, cioe' con costruzione ex novo di rete core, rete primaria e rete secondaria, in maggior quantita' nelle aree bianche a fallimento di mercato) e quindi continuare a difendere il rame "proprietario" della rete incumbent non sarebbe servito a tenere fermo il mercato delle connessioni. Tecnicamente per ragioni di antitrust era vietato all'incumbent (TIM) integrato verticalmente (che vende sia all'ingrosso che al dettaglio gli accessi alla rete) fare una nuova rete: la cosa' e' pero' possibile se l'incumbent realizza la rete con una nuova societa' che vendera' gli accessi solo all'ingrosso (a condizioni non discriminatorie e paritetiche per tutti) al cui capitale possono partecipare tutti gli operatori alternativi condividendo cosi' i costi degli investimenti a fronte di vantaggi stabiliti a priori. C'e' la volonta' e c'e' lo strumento per cablare in fibra con soldi privati che vengono investiti dall'incumbent e da chi altri vuole partecipare al progetto di cablaggio, ottimo!!
Adesso speriamo che questi soldi ci siano per gli investimenti in tutte le aree e che quelli pubblici siano spesi bene, con un coordinamento per evitare sprechi.
Il fatto che il calcio da quest'anno e per i prossimi 2 (in totale per tre anni da oggi) lo si possa vedere di piu' con Dazn (in modalità streaming) sara' un ulteriore fattore di accelerazione delle attivazioni in velocita' di banda Gbits. L'accordo Dazn TIM fa sperare che l'incumbent finalmente abbia interesse ad evolvere verso FTTH abbandonando in maniera sostenibile la rete in rame che tanti lutti adesso ci sta adducendo.
Ciao
Claudio