Claudio7890 L'incentivo ha due fini:

Far pagar un po' anche agli operatori, ma soprattutto sfruttare la celerità e l'efficienza dei privati, che infatti verranno pagati quando la rete sarà pronta.

Siamo nel 2022, non possiamo più permetterci FTTC che vanno a 10 Mbps e consumano un sacco di energia elettrica.

C'è anche un terzo fine: riusare le infrastrutture esistenti per la fttcab

Per il resto concordo. In qualsiasi caso vediamo che succederà, le cose appena annunciate non sono di buon auspicio

    LSan83 La gara tra la lumaca e la tartaruga 🤦‍♂️

    Il BUL è stato rallentato molto dalla burocrazia, e ha sofferto di errori di progettazione con la FWA.

    Il modello ad incentivi elimina il primo problema e risolve parzialmente il secondo.

    LSan83 In ogni caso ci vogliono diversi anni

    Proprio perché ci vorrà comunque tempo serve un modello veloce.

    simonebortolin C'è anche un terzo fine: riusare le infrastrutture esistenti per la fttcab

    Qui sarebbe bastata una legge che ne forzasse il riutilizzo, ma anche questa soluzione è accettabile.

    • mark129 ha risposto a questo messaggio

      Claudio7890 Il modello ad incentivi elimina il primo problema

      Eh? In che modo??

        mark129 Eh? In che modo??

        o completi entro agosto 2026 o niente soldi.

        PippoGi in effetti l'italia è la prima ad appricare il coinvestimento ad IRU, ma non è la prima ad appricare coinvestimenti nel largo genere.
        Inoltre l'altra possibilità era che TIM facesse una rete FTTH con la architettura flashfiber, che ha sempre reputato la migliore rimanendo dominante nell'attivo e nel passivo.

        Io continuo a non capire perché un investimento privato venga sempre così controllato e regolato. Potevo capire nel rame dove era tutto già fatto e non aveva senso duplicare la rete, ma qui ognuno può fare la sua rete come e dove vuole e non ci dovrebbero essere limiti in accordi o investimenti tra gestori. Poi, dove non arrivava il privato, doveva intervenire lo stato con incentivi economici a chi sviluppava o ancora meglio con remunerazione a linea attiva.

          DC82 Perché FiberCop è di TIM, e TIM ha una posizione dominante nel mercato della telefonia fissa.

          Gli Stati Uniti hanno un mercato deregolato, ed infatti hanno un rapporto qualità/prezzo orribile.

          • DC82 ha risposto a questo messaggio

            Claudio7890 aveva posizione dominante sul fisso. E cmq sul rame. Sulla fibra è terzo operatore. Per quello è corretta la regolazione su rame ma non su fibra.

              DC82 La regolamentazione su fibra viene eseguita perché 1 comunque il mercato del fisso è un unicum, pochi cittadini sanno che sono cose diverse e 2 essendo incumbent ha un monopolio sulle infrastrutture che ospitano cavi e fibre.

                Claudio7890 ma se fossi in questa situazione con una mia azienda non investirei 1 cent....

                  DC82 In che senso?

                  Regole anti-incumbent ci sono in tutte le nazioni occidentali.

                  La Duomi ha capito semplicemente che la tim con FiberCop sta prendendo in giro impunemente per l'ennesima volta il paese, a dimostrazione per l'ennesima volta che lasciare infrastrutturare il paese a delle aziende private non è cosa buona e saggia.

                  nel 2030 staremo ancora a parlare di digidaldivide, a meno che non si faccia la fibra servizio universale.

                  DC82 penso che la stessa cosa la stiano pensando tutte le varie aziende private che gestiscono internet in questo paese. pensa che fastweb a questa conclusione c'è arrivata già 20 anni fa non investendo più un centesimo in FTTH.

                    PippoGi La Duomi ha capito semplicemente

                    La Giomi cosa abbia capito non si sa (da quel che è stato scritto sui media): sicuramente chi ha scritto l'articolo sull'HP che linkavi ha fatto un lavoro migliore di quello di Key4biz (e si è peritato di andarsi a vedere le norme).

                    • PippoGi ha risposto a questo messaggio

                      PippoGi pensa che fastweb a questa conclusione c'è arrivata già 20 anni fa non investendo più un centesimo in FTTH.

                      Guarda, giusto 20 anni fa ho assistito ad una conferenza del direttore dello sviluppo FTTH di fastweb ad una facoltà di ingegneria.

                      La loro FTTH AON dell'epoca preveda un ritorno economico (realistico, non quello del marketing) in aerea residenziale solo se da entrambi i lati la via era composta da condomini di almeno 7-8 piani. In tutte le aeree con meno densità abitativa (praticamente il 99,9% di Italia) erano in perdita secca (vista l'adesione media degli utenti nelle aree coperte). Non era un modello economicamente sostenibile su scala nazionale.

                      La maggioranza dei clienti residenziali fastweb nel 2002 era composta da utenti che non usavano mai internet (mai proprio mai... 0 KB di traffico mensile su FTTH).
                      Si facevano l'FTTH di fastweb solo per il telefono fisso e non pagare il canone alla telecom. Avevano sviluppato una batteria tampone da installare come accessorio all'hag per mantenere online la telefonia durante un interruzione della corrente elettrica. Praticamente nessuno l'ha ordinata e l'hanno rimossa dal catalogo per disinteresse della clientela.

                        LSan83 e pensa noi che furbi ad aver affidato il futuro delle telecomunicazioni a queste aziende.

                        • LSan83 ha risposto a questo messaggio

                          PippoGi

                          Grazie: però non mi pare un altro articolo, mi pare una copia carbone di quello di Key4biz, probabilmente copia carbone di qualche nota scritta rilasciata dalla Giomi alla stampa.

                          PippoGi e pensa noi che furbi ad aver affidato il futuro delle telecomunicazioni a queste aziende.

                          In provincia, appena esci dai centri abitati, dubito che anche la GPON residenziale sia "ripagabile" in tempi medio/brevi anche per i privati (non è eterna... anche il gpon ha bisogno di riparazioni, manutenzioni, sostituzioni e upgrade).
                          Per dare un buon servizio a tutti, il modello puramente capitalistico del libero mercato a tutti i costi non è il massimo. Che sia rete internet, metanodotto, treni, mezzi pubblici, ecc ecc senza un contributo statale importante (se non totale) è utopico sperare di avere il 100% di copertura.
                          Quante contrade/frazioni sono senza linee di autobus , metanodotto, fognatura? Quanti paesi non hanno la stazione ferroviaria? O se l'avevano, l'hanno mantenuta attiva e con un buona frequenza di treni?
                          I servizi "universali" sono praticamente tutti in perdita economica.

                            LSan83 (non è eterna... anche il gpon ha bisogno di riparazioni, manutenzioni, sostituzioni e upgrade).

                            occhio che GPON è la tecnologia attiva (quindi ONT e OLT) e si necessità di upgrade
                            ma la rete PON, cioè quella passiva, se fatta bene necessità di manuntenzioni solo per fibercut e per la pulizia degli elementi di distribuzione.

                            • LSan83 ha risposto a questo messaggio

                              simonebortolin la rete PON, cioè quella passiva, se fatta bene necessità di manuntenzioni solo per fibercut e per la pulizia degli elementi di distribuzione.

                              Dipende che fibre usi. Certe bisogna sostituirle completamente ogni tot decenni.

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