PippoGi il 2023 è la data di termine per coprire chi hanno deciso di coprire ovviamente... E lo decidono quando fanno il progetto per il comune, di solito escludendo le aree più periferiche (aree grigie/bianche), poi a differenza di TIM che io sappia non saltano edifici, coprono tutto una volta decisa la zona

  • PippoGi ha risposto a questo messaggio

    Secondo gli ultimi dati diffusi da Infratel, il 63% dei fondi non è stato infatti nemmeno richiesto e circa il 76% delle somme assegnate sono finite nelle tasche di una sola compagnia, l'ex monopolista Telecom. Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza l'esecutivo fa sapere che intende monitorare i risultati “al fine di aggiornarlo e se necessario, potenziarlo per massimizzare l'impatto del sussidio pubblico erogato”

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/05/04/voucher-banda-larga-il-piano-per-i-nuclei-con-isee-sotto-20mila-euro-non-decolla-per-la-seconda-tranche-il-governo-studia-modifiche/6186111/

    itreb Sia Macquarie in OF sia KKR in Fibercop secondo me sono lì con un unico scopo: sperare che lo stato si compri prima o poi la rete e fare cassa

    Un commento su questa parte dopo che oggi ho letto una notizia completamente slegata dalla questione FC/OF, ma che vede gli australiani coinvolti in pieno.
    Scenario: la zona di Hull e lo East Yorkshire è in regime di monopolio di KCOM, una eccezione nella rete telefonica inglese a causa della volontà agli inizi del 900 di non fondere la concessionaria locale posseduta dal governo della contea in quella che sarebbe diventata la futura British Telecom.
    KCOM è stata acquisita da Macquarie per la sua totalità ad agosto 2019 ed oggi la rete è tra le più capillari se comparata con altre zone dell'Inghilterra, molto più eterogenee, ed il piano di conversione a FTTH è pressochè completo per quanto riguarda la rete pre-esistente. Ora si stanno espandendo in zone al di fuori delle loro storiche, proprio grazie ad un piano di investimenti ideato dal management messo lì da Macquarie.
    Notizia di oggi è l'apertura al wholesale della rete, che finora era limitata alla zona di monopolio della contea per questioni ovviamente di regolamentazione.
    Macquarie mi sembra tutto tranne che alla ricerca di facile scaricabarile. Non è una onlus certo, ma se la prospettiva di ritorno dell'investimento c'è non si tira indietro dal metterci i soldi per cablare.

      x_term KCOM

      OT: ma hanno il sito down?

      • itreb ha risposto a questo messaggio

        edofullo a me va tutto

          itreb Ora si, prima andava in timeout sia da TIM che da Iliad

          Pace tra Mediaset e Vivendi riguarda da vicino anche Tim

          Se Gubitosi, rinnovo dei vertici di Cdp permettendo, ha interpretato l’uscita di Enel da Open Fiber come un elemento che potrebbe accelerare il progetto di rete unica, l’ad del gruppo dell’energia ha invece frenato e smorzato gli entusiasmi. Il numero uno di Enel, Francesco Starace, in una intervista al Sole 24 ore, come evidenziato dagli analisti di Equita sim nella nota del 4 maggio, ha segnalato, tra le altre cose, tempi piuttosto lunghi per chiudere l’operazione su Open Fiber, ma anche che i fondi che il nuovo governo stanzierà per la digitalizzazione saranno più facilmente erogabili in una gara competitiva tra operatori. “Su questo ultimo punto – notano da Equita – ci sembra esistere ancora un forte dibattito politico tra l’ipotesi di gare competitive o di consorzi tra operatori. La prima ipotesi renderebbe probabilmente più difficile l’aggregazione tra Tim e Open Fiber. Starace parla infatti di un progetto che avrebbe forse più senso tra tre-cinque anni, ossia al termine del progetto di cablaggio del Paese”. Certo è che, ora che ha conquistato i diritti calcistici della serie A in partnership con Dazn, Tim ha più che mai interesse che tutti gli italiani possano contare su connessioni a internet ultra veloci.

          Nel Recovery Plan italiano a Bruxelles l’addio al progetto rete unica

          In silenzio, senza troppo clamore, l'esecutivo di Mario Draghi ha insomma invertito la rotta rispetto alla squadra di Conte. [...]

          Il nucleo essenziale di questa scelta è maturato in buona parte nella Commissione europea.
          L'ipotesi che si realizzasse una sola rete, detenuta da un soggetto "verticalmente integrato" come Tim, non era mai stata apprezzata. Anzi, il messaggio è arrivato a Roma in maniera piuttosto esplicita. [...] In ogni caso proprio per evitare problemi in una fase successiva, il pericolo che l'Antitrust comunitaria si potesse dichiarare contro è stato segnalato in modo diplomatico ma puntuale.

            edofullo Comunque resta il buy, anzi si rafforza addirittura.

              uadopo Appunto, quello è il nocciolo della questione. FC va avanti come un treno.

              uadopo Ah mai il buy non significa che l'azienda sia in buone acque, significa solo che tra un po' ci sarà la possibilità di vendere con un margine. Tantomeno il fatto che FC vada veloce significhi qualcosa sulle prospettive TIM, hanno incassato da KKR ed usano i soldi in parte per la FTTH ed in parte per ridurre il debito. Ma quando avranno finito gli assett da poter vendere cosa faranno se il debito va a scadenza e non ci sono le entrate per restare a galla?

                uadopo Bloomberg non è del tutto d'accordo:

                Without a deal, Telecom Italia not only faces infrastructure rivalry, bringing capital-spending risks, but also higher retail competition in Italy’s crowded broadband market, with an upcoming launch by Iliad.

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