Dal Sole 24 ore di oggi emerge che nel pomeriggio di ieri c'è stato un incontro (video-conferenza) tra Conte, Gualtieri, Patuanelli, Pisano e Palermo in cui è stato delineato il percorso di intesa che Tim e Cdp starebbero tracciando (che ha visto l'apprezzamento dei partecipanti) nell'ottica di rassicurare le autorità regolatorie circa la concorrenza.
Lo schema prevederebbe in capo a Tim la maggioranza azionaria (almeno il 50,1%) della futura società della rete unica - la nuova "AccessCo" - nella quale, in prospettiva, dovrebbero confluire anche la rete primaria dell'ex monopolista nonché il 50% di Cdp in Open Fiber.
Ma sarebbe il secondo tempo di un primo che prevederebbe, come già detto, governance condivisa: Ad scelto da Tim ma con l'ok di Cdp mentre viceversa per la scelta del presidente. Inoltre diritto di veto di Cdp su decisioni strategiche.
Questa bozza potrebbe finire sul tavolo di un cda straordinario convocato da Cdp, che però conferma di muoversi in tal senso solo una volta ricevuto l'ok dai garanti italiani ed europei.
Ed a proposito di Bruxelles, dal Sole di ieri:
«La Commissione Ue segue da vicino gli sviluppi dell'operazione» per la nascita di una rete unica in Italia, ma non può commentare “scenari” che sono ancora “ipotetici». Così un portavoce dell'esecutivo comunitario all'Ansa. Nel caso in cui l'operazione avesse successo, le società dovranno procedere con la notifica all'antitrust Ue per ottenere il via libera definitivo