edofullo Lo sapevo che sarebbe finita così, ho detto supermercati, avrei potuto dire qualsiasi altra cosa
No, devi semplicemente fare paragoni consoni. Un supermercato non ha nulla a che fare con un'nfrastruttura telco, da nessun punto di vista. 🙂
edofullo Con una buona 50/10 ci puoi fare praticamente tutto, poi certo siamo d'accordo che esistono (troppi) casi sfortunati che si ritrovano coperti in FTTC ma magari sono a 3 km dalla centrale in rigida.
Allora, se lo sai, perché parli di 50/10? Chi ha 50/10, ovvio stia molto meglio, ma non è mica la panacea che tutti credono. Bisogna smetterla di accontentarsi, quando ci sono tutti i mezzi e gli strumenti per pretendere anche fuori città i servizi che ci sono in città, e non ci sono scusanti. Qua la fibra è ovunque grazie allo Stato, eppure il famoso gestore privato e la famosa concorrenza del mercato non ha risolto alcun problema, anzi, lo ha acuito.
edofullo Siamo d'accordo che una connessione a banda larga sia essenziale, una FTTH 1000/300 è un lusso (e non dovrebbe costare come una ADSL, ma sono conti che si fanno le aziende e vabbè)
No, sbagliato, non è un lusso. Nei paesi dell'est hanno connessioni gigabit che costano come le nostre ADSL in rame e per loro il gigabit è la normalità. Lo consideriamo lusso proprio perché questo modello privatistico non ha affatto risolto il problema nel nostro paese. Bisogna cambiare modello e tornare all'infrastruttura pubblica. Così si evita il problema della convenienza. Come lo Stato realizza le infrastrutture di trasporto così lo Stato deve realizzare e manutenere quelle di telecomunicazioni. Sono un monopolio naturale. Privatizzare un monopolio naturale è da liberisti fessi, perché non funziona per i cittadini, funziona solo per chi si vuole arricchire a spese della collettività.
edofullo Le mie lezione online su MS Teams usa la bellezza di 500 kbps
60-70Kb/s e fai una videoconference? davvero? ti sfido, scommetto €1000. Però colleghiamo lo sniffer da te e e monitoriamo insieme quanta banda impegna. Non esagerare con le estremizzazioni perché poi risultano poco credibili i tuoi argomenti. Una videoconference decente non impegna 500 kilobit/s. Lo sai benissimo se studi ingegneria informatica. Inoltre, molte lezioni sono registrate e mandate in streaming su varie piattaforme e ti assicuro che impegnano anche diversi Mbit/s.
edofullo Uno stream 4k su Netflix usa 25 Mbps, ma lo vuoi davvero reputare un servizio essenziale al pari di acqua e corrente?
Non hai capito: Netflix e tutti gli altri servizi streaming hanno bisogno di una connessione buona, non decente, e non è giusto che possano usufruirne solo coloro che hanno buone connessioni FTTx. Chiaro? è un problema di uguaglianza, di equità, di giustizia sociale. Lo Stato non deve tollerare certe disparità. è così che si creano i divari sociali. Se io guardo un film su netflix e mia figlia un cartone su Disney+ secondo te quanta banda sto impegnando? Aggiungi a questo tutto il resto e capirai da solo che una FTTC 50/10 non è affatto decente, è il MINIMO INDISPENSABILE, e ce l'hanno in pochi purtroppo.
edofullo Esatto, è tutto un compromesso.
In campagna ti puoi permettere una casa più grande e di svegliarti la mattina con il suono degli uccelli.
No, i diritti non sono un compromesso, questa forse è la mentalità liberal-liberista che vi insegnano all'università. Se io scelgo di far crescere i miei figli in un paese per l'aria più sana e un modello sociale più a misura di uomo non devo rinunciare ad una infrastruttura di telecomunicazioni degna. Questa dicotomia la inventa chi sceglie di rimanere in città respirando quella pessima aria, è un alibi. Se fosse come dici tu, allora lo smart working e tutti gli altri servizi non dovrebbero essere disponibili in provincia. Oppure l'Enel potrebbe dire la stessa cosa: in provincia non forniamo più di 3kw, arrangiatevi. Invece no, ha realizzato l'infrastruttura per erogare gli stessi servizi anche in provincia. Mi spiace, ma sei in una gabbia mentale dalla quale non riesci ad uscire. Le telecomunicazioni oggi sono vitali quanto l'elettricità. Fattene una ragione.
edofullo Capisco questo modello, ma rientra sempre nella logica sopra descritta del "se sto male io, devono stare male anche tutti gli altri"
Perchè non si può permettere la concorrenza dove può esistere?
Poi lo stato copre i buchi dove la concorrenza non può esistere, alleviando il lavoro per lo stato e per le aziende private.
No, è l'esatto opposto: "se stai BENE tu, devono stare bene TUTTI gli altri". La tua è una mentalità liberista, lo si capisce da come hai argomentato. E guarda che non parli con un comunista, ma con un cittadino che per vari motivi ha studiato a fondo la costituzione, economia e finanza pubblica. I diritti non sono limitabili in funzione dell'area geografica in cui si vive. Quella è la giungla liberista, e grazie al cielo abbiamo una Costituzione che, quando applicata, ci tutela da questi scenari orribili.
La concorrenza esiste anche oggi, e abbiamo visto che grandi benefici ha portato: conessioni in media schifose, con un prezzo altissimo. Come al solito il libero mercato si rivela la solita bufala che insegnano alle università tipo Bocconi. Il libero mercato tende sempre ai monopoli o ai cartelli, e questo vale in ogni settore dell'economia. Solo lo Stato può impedire che ciò accada, ma qualche decennio fa qualche imbecille decise che privatizzare tutto fosse la scelta giusta: oggi ne vediamo gli effetti, un paese con infrastrutture pietose e mai sviluppate.
edofullo Su questo sono d'accordissimo, regalare una infrastruttura pagata con i soldi di tutti ad una azienda privata è stato un errore che stiamo pagando ancora oggi.
E come mai è stata una cattiva idea? Il privato non è capace di gestirla oppure gli conviene tenere il regalo per spremere quanti più utili possibili? è per questo che un monopolio naturale o un'infrastruttura strategica non devono mai essere gestite dal privato, perché la logica del profitto è CONTRARIA all'interesse generale, della comunità e della nazione. La crisi COVID così come il ponte di Genova hanno fatto emergere fortunatamente, nel dramma, anche questi aspetti, speriamo di non dimenticare cosa significhi definanziare i servizi pubblici o farli gestire dal privato. Che serva di lezione a tutti noi.
edofullo Ma probabilmente è colpa prima di tutto di TIM e in secondo luogo di qualche ente che non ha avuto la lungimiranza di imporre di fare l'infrastruttura dopo aver fatto i lavori.
Ovvio sia colpa di TIM, ma è anche colpa di chi ha fatto accordo con TIM facendosi fregare. Ma ripeto, lo Stato può sempre IMPORRE a TIM di farlo, se vuole. Sono scelte politiche. Bisogna decidere di eliminare il rame, senza se e senza ma, con un programma chiaro e un modello che ribalti il paradigma: le infrastrutture siano pubbliche e le società eroghino i servizi su quelle infrastrutture. Solo così potrà funzionare.