ezio1950 distribuire la propria trifase tra molte utenze monofasi per sperare statisticamente di avere un assorbimento omogeneo ed evitare sovracorrenti e un ritorno di corrente sul neutro (=perdite).
è già cosi come dici: villette a casette singole a parte, in tutti i condomini il distributore porta sempre trifase e poi distribuisce 3 appartamenti su una fase, 3 su un altra e 3 sull'altra ancora.
Dietro la piastra che ospita i contatori a casa mia, per esempio, costruzione anno 1975, tutte le borchie sono tutte trifase, quindi il cambio contatore è un togli-metti... basta togliere il sigillo, estrarre il vecchio, inserire il nuovo con connettore a pettine e rimettere il sigillo.
Se poi vai presso i datacenter che sono molto energivori troverai solo i condizionatori alimentati in trifase vera perchè tutti i rack che contengono i server gli storage etc. lavorano in MONO fase perchè non sono vere macchine elettriche ed allora al loro interno le PDU entrano in trifase e poi distribuiscono su "n" monofasi
La distribuzione trifase ha il suo perchè comunque... perchè non potrebbe essere diversamente... la produzione è tutta trifase derivando da alternatori "meccanici" ed inoltre si risparmia molto conduttore rispetto al monofase.
So che non è la soluzione migliore, ma se il distributore non vi da 10 kW in monofase, allora passate e trifase e male che vada vi collegate tutto su una fase sola.
Io avevo bisogno di più di 6 kW e non me li hanno dati in monofase per cui mi hanno cambiato il contatore (3 minuti di lavoro) e ho collegato l'unico montante su una fase sola, poi ho messo mano all'impianto domestico e ho distribuito il più possibile i carichi ma... credetemi, bilanciare i carichi in utenze domestiche che non nascono trifase... è impossibile.