Istituto Ramazzini di Bologna. Ha ottenuto gli stessi valori del National Toxicologic Program (USA), e ha riscontrato l'insorgenza degli stessi tipi di tumore.
Hanno riscontrato aumenti statisticamente significativi nell'incidenza degli schwannomi maligni, tumori rari delle cellule nervose del cuore, nei ratti maschi del gruppo esposto all'intensità di campo più alta, 50 V/m. Inoltre, gli studiosi italiani hanno individuato un aumento dell’incidenza di altre lesioni, già riscontrate nello studio dell’NTP: l’ iperplasia delle cellule di Schwann sia nei ratti maschi che femmine e gliomi maligni (tumori del cervello) nei ratti femmine alla dose più elevata.
Lo studio è stato effettuato a 1.8GHz, frequenza utilizzata dalla telefonia mobile. L'istituto ha condotto la sua ricerca con i livelli di esposizione usati inferiori al limite statunitense FCC per la massima esposizione concessa per la popolazione. “L’intensità delle emissioni utilizzate per lo studio è dell’ordine di grandezza di quella delle esposizioni ambientali più comuni in Italia”.
Finché NTP e istituto Ramazzini non ha pubblicato le loro ricerche le onde elettromagnetiche erano ritenute innocue. 😃
Non hanno ancora condotto studi sui 2.6GHz così come i 3.5-3.7GHz e men che meno sui 28GHz; varrebbe però il principio di precauzione. Anche le sigarette non facevano male ... 😉