levay18778 considera che i dati i provider li conservano per 6 anni, probabilmente partiranno da quelli più vecchi a rischio prescrizione per poi risalire.
Stavo riflettendo sul fatto che un IP considerando “shieldato” da AGCOM, 6 anni fa (o anche solo la settimana scorsa) poteva tranquillamente ospitare tutt’altro che un sito di pezzottari, quindi per fare un multa AGCOM dovrebbe poter provare che:
1) nell’esatto momento in cui l’utente si è collegato a tale IP, esso era utilizzato per attività di pirateria
2) che il protocollo utilizzato dall’utente sia effettivamente HTTP (o quale altro protocollo utilizzato dal pezzottaro), perché se l’utente si collega a quell’IP, ma in SMTP o ICMP, dubito che stesse guardando la partita in streaming.