Sicuramente; i casi di cui parlavo erano utenti attivi del forum che avevano precisato bene anche la storia del loro account, apparentemente comune a quella della maggioranza degli utenti Amazon.
La contestazione, almeno in un caso, era che la merce resa non era conforme all'articolo da rendere.
[cancellato] Sono un'azienda privata. Non hanno alcun obbligo di accettare un cliente.
Io questionavo l'aspetto che questi ti dicono: "Caro cliente, dovevi restituirci un prodotto e il pacco che è arrivato al ns. Centro Resi non conteneva il prodotto che dovevi rendere oppure il pacco era vuoto. Non ti dobbiamo alcuna dimostrazione o prova di quello che affermiamo e il pacco ricevuto ed il suo eventuale contenuto lo distruggeremo e non è possibile richiederne la restituzione."
Saranno anche un'azienda privata e faranno quel che gli pare del mio account, ma se affermi che ho provato a truffarti e magari - in taluni casi accade - mi (ri)addebiti come conseguenza l'importo dell'ordine contestato... beh, puoi essere quel che vuoi, ma se mi precludi ogni verifica avverso a tali accuse e neghi qualsiasi appello, a casa mia questo si delinea agli estremi dell'appropriazione indebita.
Juza ripeto : quella mail viene mandata in automatico. Al 99% di chi la riceve non succede una fava.
fosse anche per quel 1% (che leggendo in giro apparentemente sembrerebbe qualcosina di più), ribadisco quanto dicevo prima, ovvero che è indubbio che quell'ammonimento condiziona il cliente nei suoi eventuali futuri acquisti ed eventuali futuri scenari nei quali valuta il reso. Nel dubbio magari un ordine non lo fa su Amazon, oppure dopo l'acquisto rinuncia a fare il reso e trattiene un articolo che non avrebbe tenuto (vuoi per difetti, vuoi perchè non corrispondente a quello ordinato). E' comunque una pratica commerciale poco corretta (perchè quell'ammonimento è arbitrario, non documentato, non appellabile).