Domicilio digitale anche per i privati dal 6 luglio 2023

blueboy · 2023-06-08T05:16:19+00:00

Da oggi i cittadini possono eleggere il proprio domicilio digitale, indicando un indirizzo PEC dove ricevere tutte le comunicazioni ufficiali della Pubblica...

xblitz

Technetium Anche adesso se ti si inchioda la app e non vedi/ricevi la notifica comunque la PEC è notificata al momento della consegna.

Vero, ma l'utente responsabile se ne accorge e la riavvia.

Ma guarda che tutto in questo mondo funziona così, esempio stupido: il tetto dove abiti non ti protegge di certo dalla caduta di un meteorite però non è che ci perdi il sonno però ti tiene al caldo d'inverno.

Similmente per la PEC o per le raccomandate A/R hanno dei pro e dei contro, si tratta di vedere cosa c'è in ciascuno dei 2 piatti della bilancia e decidere... il "per me dovrebbe essere fatta così e cosà" è molto relativo.
A me, anche per esperienza personale pregressa, sembra che i pro superino i contro (e infatti nel pomeriggio ho eletto il domicilio virtuale) a te no, è una posizione più che legittima la tua, però supportala con affermazioni che siano vere - la scusa della tempistica della notifica non lo è - oppure di semplicemente che non ti fidi di internet\IMAP\il programma di posta elettronica.

giannibad

Technetium , occhio che le spese di notifica ti vengono addebitate anche se in relazione ad altri soggetti per la medesima sanzione (esempio, se nel verbale è individuato anche un secondo soggetto a carico del quale è stata eseguita una notifica ordinaria.

xblitz , non proprio: se la ritiri in ufficio postale entro 10 giorni, vale come notifica l'effettivo giorno in cui ritiri il plico; oltre i 10 giorni, la notifica si considera in ogni caso perfezionata al decimo giorno.
E se qualche burlone ti porta via l'avviso dalla buca lettere e quindi ignori l'esistenza di quella raccomandata...te ne accorgerai poi solo con la successiva cartella esattoriale.

xblitz

giannibad non proprio: se la ritiri in ufficio postale entro 10 giorni, vale come notifica l'effettivo giorno in cui ritiri il plico; oltre i 10 giorni, la notifica si considera in ogni caso perfezionata al decimo giorno.

Quindi si possono "guadagnare" al più 10 giorni... basterebbe quindi - ma è solo una questione burocratica - far scattare la ricezione 10 giorni dopo che è effettivamente stata depositata nella mailbox... questo avrebbe l'effetto collaterale di far invogliare altra gente ad attivarla perché sanno di avere 10 giorni di "abbuono" in automatico.

handymenny Un problema simile c'è per la firma della CIE di cui si parlava qualche messaggio sopra, il suo riconoscimento è garantito solo per le PA.

Non è proprio simile: se io firmo un rogito e poi non consegno il denaro il venditore mi porta in tribunale, cioè chiede allo stato di riconoscere che IO abbia firmato quella carta (altrimenti non ci sarebbe nemmeno bisogno del notaio). Non capisco quindi per quale motivo lo stato - dietro pagamento una tantum - non possa rilasciare firme digitali.

Guitarscorpio Buongiorno, l'importante è tenere la pec sempre monitorata, in troppi l'hanno attivata per uso specifico e la consultano solo quando ne hanno necessità.

Questo discorso ebbe il coraggio di farmelo un professionista.... dopo la mia risposta il coraggio gli è passato a questo "cuor di leone". E' un servizio e come tale ha delle regole, se l'utente finale non si responsabilizza (l'utente, per forza di cose, è maggiorenne) cavoli suoi.

Andrea786

nicos18 https://www.namirial.it/pec-gratuita-spidmail/

questa è interessante , grazie , appena ci sarà l obbligo valuterò la cosa in base all utilizzo che richiedono

simonebortolin

Andrea786 quando ci sarà l'obbligo non ne troverai di gratuite. Questa è l'Italia

Andrea786

simonebortolin Ci si adeguerà al momento , questi sono gli italiani .. 😉a parte che quella offerta non è proprio gratuita ( o per lo meno è gratuita solo in ricezione salvo poi pagare per l invio e nemmeno poco se uno la usa normalmente ) , a seconda dell utilizzo che vogliono farci fare della PEC valuterò l offerta a me piu consona al momento dell obbligatorietà ( torno a ribadire che ai tempi del Brunetta Ministro delle PA aveva fatto la CeC-Pac proprio per questo servizio , probabilmente era troppo avanti per la mentalità del paese italico e l hanno disattivata dopo un anno circa , era totalmente gratuita sia in ricezione che in invio ) .

Ho visto per dirti Simone che anche lo SPID all inizio era gratuito poi l hanno messo a pagamento con l attivazione , se vogliono che gli italiani aderiscano in massa a quei servizi qualcosa devono mettere sul piatto sinceramente ( se non ricordo male , ma sono sicuro che sei informato piu di me , mi pare che nei Voucher connettività per i privati ci dovrebbe essere anche una parte relativa ai servizi digitali come la PEC o sbaglio 🙃 https://bonusx.it/tempo-libero/bonus-internet-veloce-300-euro/ )

alex8sei

Comunque la pec, ad esempio con aruba, costa 12 euro all'anno. Costo di una raccomandata, circa 6 euro.
Alla fine in un anno almeno una raccomandata per disdette o altre situazioni la si invia. Ecco che ci si è già ripagati il costo della PEC, senza considerare il non dover entrare in un ufficio postale, cosa che non ha assolutamente prezzo 😀

MaxBarbero

alex8sei senza considerare il non dover entrare in un ufficio postale, cosa che non ha assolutamente prezzo

questa da sola ripaga ampiamente il prezzo

Andrea786

alex8sei il problema non è il costo delle PEC , possono costare anche 100€ all anno ( Poste vuole 6€ all anno ) , il problema di principio è che se lo Stato vuole digitalizzare la PA ( come dovrebbe essere in un paese moderno , non come in Italia dove nemmeno tra uffici pubblici si parlano ) e vuole "obbligare " la popolazione ad adeguarsi non lo fa di certo mettendo un servizio a disposizione dove per usarlo bisogna fare un servizio a pagamento ( tra l altro servizio fornito ampliamente da aziende private ) , ribadisco che anni fa fecero una cosa del genere ( CecPac fornita dallo Stato ) che magari aveva i suoi problemi ( che si potrebbero anche risolvere comunque se il paese è maturo ) ed era gratuito ( parolona visto che le tasse le paghiamo anche per questo immagino o no ? ) , certo serviva solo tra cittadini e PA quello si ma presumo che anche il servizio Domicilio Digitale avrà lo stesso scopo alla fine ... non penso che le aziende siano interessate a vedere il mio Domicilio Digitale ( ovviamente è il mio pensiero )

handymenny

Andrea786 forse però ti sfugge che non esiste servizio realmente gratuito fornito dalla PA. Se non lo paghi tu esplicitamente, lo paghiamo tutti implicitamente attraverso le tasse.

A me onestamente lo status quo non dispiace, ci sono diverse soluzioni sul mercato adatte a tipi diversi di utilizzatori della PEC.
Più che altro il reale problema è che se cambi fornirore cambi indirizzo e se ritorni al fornitore precedente non puoi recuperare l'indirizzo precedente, quindi si crea una sorta di lock-in. Non mi dispiacerebbe se si trovasse una soluzione a questo problema (lo so che esiste la pec su proprio dominio, ma parliamo di comuni cittadini qui).

walt

handymenny lo paghiamo tutti implicitamente attraverso le tasse

In effetti @Andrea786 tra le righe esprime l'auspicio che anche la PEC sia finanziata pubblicamente, su questo aspetto concordo così come concordo sull'auspicio collerato cioè che sia anche gestita dallo Stato (ammesso che vi siano le necessarie competenze, non ne ho idea), eventualità che risolverebbe alla radice anche il discorso "lock-in", o sbaglio? 🙄

Andrea786

handymenny forse però ti sfugge che non esiste servizio realmente gratuito fornito dalla PA. Se non lo paghi tu esplicitamente, lo paghiamo tutti implicitamente attraverso le tasse.

infatti adesso non ce più perchè l hanno tolto ma nel lontano 2015 c era eccome ed era stato usata anche per qualche anno abbondante https://www.bucap.it/news/approfondimenti-tematici/firma-digitale/cec-pac.htm per quello che riguarda le tasse tecnicamente dovrebbero servire per far in modo che lo Stato ci dia i servizi o sbaglio ? il Domicilio Digitale come pensi che l hanno pagato , con una raccolta fondi dei parlamentari e senatori ? Come nei anni scorsi hanno messo in moto un servizio come quello sopra del link che tra l altro nemmeno costava tanto ( 25 milioni divisi in 5 anni ) perchè non attivarlo di nuovo visto che qualche sottosegretario ha il pallino della digitalizzazione interamente statale ( quello che voleva chiudere lo SPID giusto perchè si capisca ) . Poi bisogna vedere come viene gestita la cosa perchè se ogni 5 anni cambia il sistema come il meteo allora ha anche poco senso tutta la digitalizzazione

walt su questo aspetto concordo così come concordo sull'auspicio collerato cioè che sia anche gestita dallo Stato (ammesso che vi siano le necessarie competenze, non ne ho idea),

Per esperienza ti dico che la passata CeCPac appena nata era gestita dallo Stato poi l hanno data in mano a Telecom e poi alle Poste come gestione del servizio , sostanzialmente l indirizzo era nomecognome(at)postacertficata.gov.it

scorpion

handymenny A me onestamente lo status quo non dispiace, ci sono diverse soluzioni sul mercato adatte a tipi diversi di utilizzatori della PEC.

Concordo, io eviterei di mettere in piedi un ulteriore ente pubblico che fornisca un servizio che i privati già possono fornire in modo molto più efficiente. Al massimo lo stato potrebbe fornire una PEC di base (gestita in comunque in appalto da privati competenti) con certe limitazioni e utilizzabile con la sola PA a chi non ne ha una propria.

handymenny Più che altro il reale problema è che se cambi fornirore cambi indirizzo e se ritorni al fornitore precedente non puoi recuperare l'indirizzo precedente, quindi si crea una sorta di lock-in. Non mi dispiacerebbe se si trovasse una soluzione a questo problema

La soluzione al problema è proprio quella del domicilio digitale: PA e aziende dovrebbero smettere di chiedere l'indirizzo PEC e far riferimento a quello indicato come domicilio digitale, recuperato a partire dal codice fiscale.
In questo modo cambiare indirizzo PEC non sarebbe un problema perché sarebbe sufficiente aggiornare quello indicato come proprio domicilio digitale e tutti i soggetti interessati inizierebbero automaticamente a inviare PEC al nuovo indirizzo.
Per fare ciò ovviamente ANPR deve fornire delle API pubbliche che permettano di integrare il servizio nei gestionali dei vari enti.

handymenny

walt eventualità che risolverebbe alla radice anche il discorso "lock-in", o sbaglio? 🙄

Sì, però poi c'è il rischio di avere due implementazioni, una che funziona solo con la PA e un'altra (gratuita per lo stato) ma che funziona per tutti.
Il motivo per cui è stata dismessa la PEC per le PA è proprio questo, non era interoperabile con le altre PEC. Uno potrebbe dire, ok allora eliminiamo la limitazione sull'interoperabilità, ma sinceramente tu daresti ad ogni singolo cittadino un abbonamento gratuito per l'invio di un numero illimitato di raccomandate verso qualsiasi destinazione e per qualsiasi scopo? Perché è la stessa cosa in pratica...

Un problema simile c'è per la firma della CIE di cui si parlava qualche messaggio sopra, il suo riconoscimento è garantito solo per le PA.

walt

Andrea786 Per esperienza ti dico che la passata CeCPac appena nata era gestita dallo Stato poi l hanno data in mano a Telecom e poi alle Poste come gestione del servizio , sostanzialmente l indirizzo era nomecognome(at)postacertficata.gov.it

Certo, mi ricordo...non sono più di primo pelo da un po' di tempo, ahimé... 🥴

handymenny Il motivo per cui è stata dismessa la PEC per le PA è proprio questo, non era interoperabile con le altre PEC

Vero! In effetti al tempo mi chiesi per quale motivo non mantenere comunque quel "circiuto" PEC per le comunicazione con lPA & co...e probabilmente mi sono scordato il motivo letto da qualche parte 🤓

Andrea786 a CecPac era stato rimossa perchè non veniva adottata dai enti pubblici come comuni ed altri uffici

Ah ecco!

Andrea786

handymenny Il motivo per cui è stata dismessa la PEC per le PA è proprio questo, non era interoperabile con le altre PEC. Uno potrebbe dire, ok allora eliminiamo la limitazione sull'interoperabilità, ma sinceramente tu daresti ad ogni singolo cittadino un abbonamento gratuito per l'invio di un numero illimitato di raccomandate verso qualsiasi destinazione e per qualsiasi scopo? Perché è la stessa cosa in pratica...

Lo possono tranquillamente risolvere limitando l uso per l uso extra PA ( magari facendosi anche pagare per l uso extra PA perchè no ? ), il mio discorso era relativo al Domicilio Digitale percui tra Cittadino e PA , da quello che ho capito io ( ma potrei anche aver preso un abbaglio ) la CecPac era stato rimossa perchè non veniva adottata dai enti pubblici come comuni ed altri uffici . Da quello che mi risulta un utente può avere anche piu di un indirizzo PEC alla fine 😉

handymenny

Andrea786 Da quello che mi risulta un utente può avere anche piu di un indirizzo PEC alla fine 😉

Si e poi il comune, che già è tanto che gestisce una PEC, deve avere quella per i cittadini e quella per gli altri?
A questo punto perché non finanziare pure un numero verde per ogni PA?

Andrea786

walt Certo, mi ricordo...non sono più di primo pelo da un po' di tempo, ahimé... 🥴

e ormai sono passati alcuni anni da quando l hanno dismessa 😄😄

walt Vero! In effetti al tempo mi chiesi per quale motivo non mantenere comunque quel "circiuto" PEC per le comunicazione con lPA & co...e probabilmente mi sono scordato il motivo letto da qualche parte 🤓

https://www.forumpa.it/pa-digitale/cec-pac-una-storia-non-a-lieto-fine/ solo io ho la strana sensazione che il Domicilio Digitale cosi gestito come fanno ora farà la stessa fine della CeC- Pac ? l articolo è del 2015

walt

handymenny 🥺

Andrea786

handymenny Si e poi il comune, che già è tanto che gestisce una PEC, deve avere quella per i cittadini e quella per gli altri?

Ricordo che quelle volte che la usai gli enti pubblici a cui mandai una comunicazione con la Cec-Pac avevano delle normali PEC tipo infocert , alla fine se non ricordo male ( ormai la memoria va e viene 🤣🤣) avevano fatto una lista di PEC e CeC-PaC delle PA ( era disponibile sul sito postacertificata.gov.it ) che potevano essere contattate ( la limitazione extra PA valeva solo per gli utenti non per le PA ) percui se un comune ha che ne so la PEC con Aruba ( ma con qualsiasi operatore valeva uguale ) poteva usare tranquillamente quella perchè era vista come una PEC della PA 🤗🤗🤗

Guitarscorpio

Buongiorno, l'importante è tenere la pec sempre monitorata, in troppi l'hanno attivata per uso specifico e la consultano solo quando ne hanno necessità. Se no poi capita come riporta oggi il quotidiano di Bologna [https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/economia/multe-pec-bologna-pagamenti-2021-ab3dbb6b]
(dove dice che professionisti ed imprese che devono averlo per legge sono già contattabili così)

Andrea786

Guitarscorpio [https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/economia/multe-pec-bologna-pagamenti-2021-ab3dbb6b]

Ti riporto una parte di quell articolo ;

c’è addirittura chi sostiene di non avere avuto un indirizzo di posta elettronica certificata al momento dell’infrazione contestata. In ogni caso, chi dovrà pagare si troverà a sborsare una cifra ben superiore a quella che avrebbe speso se avesse saldato appena ricevuta la notifica.

in quel caso che si fa ?

giannibad

xblitz , non può funzionare così: significherebbe allungare da 5 a 15 giorni il tempo per pagare in misura scontata (sempre che si tratti di verbali), con differenza di trattamento rispetto a chi ha notifica immediata su strada oppure a chi riceve notifica a casa che, ricordo, può legittimamente avvenire con consegna a familiare convivente o a portiere dell'edificio o altra persona legalmente legittimata a ricevere posta...e qui la notifica avviene immediatamente con consegna del plico ad uno di quei soggetti.

Inoltre, se non conosci il contenuto dell'atto che giace in ufficio postale, non capisco bene a cosa servirebbero quei 10 giorni "in più", nel senso di cosa potresti "organizzare" senza neppure sapere di cosa si tratti.

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