Il "per me" non esiste in giurisprudenza: sicuramente non sarà Pietro Labriola (amministratore delegato di TIM) ad eseguire materialmente telemarketing per conto di TIM.
I call-center outbound sono aziende terze che ricevono l'incarico (la commessa) di contattare dei potenziali clienti per conto dell'azienda che lo richiede (il committente).
Sei te che accusi che devi fornire le prove che quanto affermato in telefonata dall'operatore del call-center non corrisponda al vero e che sia in atto un tentativo di truffa o raggiro ai tuoi danni.
Ovviamente parlo nei casi dei call-center "onesti", che vendono al cliente esattamente quanto proposto.
Se poi un call-center afferma senza ombra di dubbio il falso per eseguire una vendita (ad esempio affermano di essere di Enel Energia ed il contratto è con la PincoPallo), allora è un altro discorso; ma la dimostrazione spetta sempre a te che accusi, altrimenti sono accuse infondate.
xblitz è anche vero che il giudice può non accettare la prova in quanto non è un'intercettazione
Prova a minacciare un'operatrice che l'aspetti sotto casa e poi vedi se il giudice accetta o meno la prova.
E non continuo il discorso per evitare di andare troppo off-topic.
Per concludere: comportatevi come credete sia meglio, ma non correte l'errore di credere di essere dalla parte del giusto quando minacciate o insultate degli sconosciuti al telefono; perché ci vuole poco a piangere in un'aula di tribunale chiedendo perdono per l'"attimo di rabbia".