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od1n0 L'articolo in apertura dice:
gira in Rete un archivio di combo relative ad elenchi email e password basate sul dominio @libero.it”.
diciamo che non viene detto in modo esplicito che quella combinazione indirizzo email e password permetta di accedere agli account LiberoMail, ma dato che l'origine del leak non è certa, non si può nemmeno escludere che (quantomeno parte di questi 573.000 account) provenga direttamente da account Libero (e quindi non solo servizi terzi registrati usando indirizzi email libero).
Senza ignorare il dettaglio che se un utente ha usato la password "esposta" abbinata a quell'email Libero anche come credenziali dell'account Twitter (oltre che su altri ipotetici servizi web), è piuttosto probabile che l'abbia usata anche per l'account LiberoMail.
In altre parole, su 573K indirizzi @libero.it presenti in questo leak, converrai che - quantomeno per una percentuale rilevante - la password presente in quella lista permetterà di accedere anche al relativo account LiberoMail. Tradotto, questa percentuale sono account compromessi. Inviare un'email di verifica potenzialmente ad un account compromesso è una modalità opinabile per verificare l'identità di chi riattiva l'account disattivato di Twitter.