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  • Disservizio email Libero e Virgilio 23/01/2023

ginsengman se vai a vedere le clausole (potrebbero essere considerate vessatorie e non valide) non avranno nessun rimborso.
https://info.libero.it/contratti/libero-mail-plus/

7.3 Responsabilità

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neanche io sono ripartito ne su libero ne su virgilio.

    greatkingrat perché la mail di Libero ha questa pessima reputazione?

    [Quello che segue sotto è una mia personalissima opinione, non è detto che le mie preoccupazioni siano fondate e siete liberi di dissentire con quanto detto, se vi offendete facilmente quando le persone non usano il vostro provider di posta preferito passate direttamente al post successivo che sarà sicuramente più interessante di questo]


    Anche non considerando il disservizio di questi giorni ed eventuali passati, personalmente non da proprio l'idea di essere un provider serio.
    Guardando solo la homepage Libero, ItaliaOnline ha tutta l'aria di una società che cerca di fare tutto e di più in ogni settore per cercare di guadagnare disperatamente qualche soldo, a partire dalla homepage e dalla webmail intasate di pubblicità e personalmente inutilizzabili senza un adblocker.
    In genere fare così tante cose così tanto diverse tra loro implica il non fare nulla per bene, cosa che penso sia stata ben dimostrata dal disservizio di questi giorni.

    Veramente volete avere un provider di posta (per cose serie) che riempie la homepage di cose così? Come fa a darvi l'idea del provider serio?

    Cioè va bene come email spazzatura (io ho una casella libero, è stata la mia prima casella mail), ma già da anni ogni volta che vedo qualche cartellone pubblicitario di qualche professionista in giro con email @libero.it mi faccio una risatina.

    Ah, la stessa cosa si applica per Tiscali eh

    Cioè la prima cosa che la gente guarda per giudicare se sei affidabile e "serio" è l'immagine che dai e che vuoi dare. Se è quella del disperato non inizi bene, poi magari hai uptime al 99.999999999% (raro) ma comunque per moltissime persone sarai comunque uno scappato di casa.

      od1n0 se vai a vedere le clausole (potrebbero essere considerate vessatorie e non valide)

      Io ho letto velocemente i termini di servizio per le caselle free... a pagamento un TOS così non lo avrei mai accettato quindi è anche colpa di chi firma tutto quello che gli si passa davanti.

      edofullo io concordo con te ma se bisogna essere intellettualmente onesti va anche detto che chi cura i contenuti del portale non è lo stesso che cura il servizio di posta elettronica (e menomale!)

      sinceramente anche io lo uso da 20 anni. ho 3 indirizzi ma usavo più spesso quello di libero sempre tramite client e app ed infatti non sapevo nemmeno che faccia avesse l'home page con le "classiche" notizie click bait. fatta questa premessa, ed essendo esso un servizio gratuito di cui ho usufruito senza particolari disservizi per molto tempo, non mi farò nessun problema a passare ad altro non appena la situazione sarà ristabilita.

      • [cancellato]

      edofullo Veramente volete avere un provider di posta (per cose serie) che riempie la homepage di cose così?

      Beh, non è molto diversa da quello che cerca di propinarti Microsoft di default in Edge. È che a torto o ragione, il marketing pensa che è quello che vuole la "gente". E ormai trovi buona parte di queste fesserie anche su testate che dovrebbero essere serie, ma probabilmente sono considerate clickbait che funzionano e portano soldi. Del resto, il servizio "gratuito" qualcosa e qualcuno deve pagarlo. Probabilmente con quello che è successo avranno un drastico calo di utenti e le scemenze in home page aumenteranno.

        greatkingrat premesso lo stesso disclaimer di @edofullo, direi che buona parte della sua bad reputation dipenda dal fatto che - soprattutto nei lustri scorsi - sia stato uno dei veicoli di diffusione delle peggio cose, vuoi per le loro policy di sicurezza/utilizzo molto permissive (vedi server smtp), vuoi perchè più di una volta pare i loro sistemi siano stati violati (vedi email malevole/spam con origine indirizzi libero.it mandati ai contatti in rubrica, anche da account inutilizzati e/o mai configurati su client di posta), vuoi perchè essendo un servizio gratuito tra i più anziani (e in passato facilmente attivabile anche da bot) conta milioni di account, spesso usati in modo improprio (comportando non di rado che gli IP dei loro server finiscano nelle blacklist principali).
        Aggiungici un sistema di filtraggio della posta (sia in uscita che in entrata) piuttosto promiscuo (aka Antispam di Sbirulino) unito ad un volume fastidioso di email di auto-promozione (leggasi Spam), che si aggiunge ad un'interfaccia webmail da sempre poco fruibile (e impestata di contenuti superflui), limiti di spazio d'archiviazione (rivisti solo dopo diversi anni dall'avvento di Gmail) e limiti di utilizzo nel tempo introdotti (nel tentativo di calmierare alcuni dei problemi di cui sopra).

        Credo vada poi anche detto che, per chi ha più anni sulle spalle, LiberoMail come Virgilio.it, sono account dai più creati agli albori "dell'Internet di massa" (fine anni '90 primi anni 2000), quindi nel tempo sostituiti con servizi di posta più completi, fruibili ed affidabili, il che - unito alle considerazioni di cui sopra - contribuisce alla nomea che traspare da alcuni commenti. Tradotto, in pochi usano ancora questi account, oppure li tengono vivi solo come "junk-mail recipient" da utilizzare all'occorrenza.

        Questo vale anche per altri servizi storici gratuiti naturalmente, tipo yahoo.

        [cancellato] Beh, non è molto diversa da quello che cerca di propinarti Microsoft di default in Edge

        Infatti di certo non aiuta alla loro immagine, ma loro sono enormi e per loro è una goccia in un mare.
        Anche loro comunque non hanno fatto una gran bella figura con bing/internet explorer/edge

        [cancellato] E ormai trovi buona parte di queste fesserie anche su testate che dovrebbero essere serie

        Si ma sono testate giornalistiche, non è una azienda che si occupa di e-mail/connettività che si inventa testata giornalistica di gossip per fare qualche soldo.

        [cancellato] Del resto, il servizio "gratuito" qualcosa e qualcuno deve pagarlo.

        Assolutamente, io non ho mai detto che sono un servizio pessimo (anzi), ho commentato a un utente che chiedeva perchè su un forum tecnico avessero una reputazione così pessima.
        Per me questa è la risposta.

        od1n0 beh però viene scritto "gruppi malevoli che su Telegram ne hanno approfittato per far girare vecchi data leak che già da tempo occupano le pagine di forums underground."

        • od1n0 ha risposto a questo messaggio

          nexus quasi sicuramente non e' roba nuova.... pero' e' n'altra mazzata.....

            od1n0 ma, più che altro, a me lascia perplesso il metodo/logica che viene riportato nell'articolo per quanto riguarda il "breach detector" di Twitter. Hanno evidenza che un account email è (de facto) compromesso ed è stato utilizzato per registrare un account Twitter con la stessa password. Per "sopperire" a questo hanno disattivato l'account Twitter e, per riattivarlo, mandano un codice di attivazione/verifica all'indirizzo email compromesso? 😅 ..forse sono io che non capisco, ma che senso ha? Se posso accedere a quell'account email compromesso posso riattivare l'account Twitter compromesso anche se non sono il proprietario di quegli account! 😒 mah..

            • od1n0 ha risposto a questo messaggio

              No, non ne faccio assolutamente una questione personale, ci mancherebbe altro.
              Ai tempi in cui aprii la casella su Inwind il portale era di proprietà dell'azienda e aveva una bella community che non è rimasta al passo coi tempi.
              Che la home page di Libero sia piena di schifezze lo so anche io ma accedo tramite link diretto o tramite client, la cosa mi interessa poco.
              Posso dire che anche Microsoft mi inviava le bing news il cui contenuto è piuttosto discutibile e alla fine ho disattivato l'invio.
              Il mio personale giudizio è solo sul servizio di posta che, fino ad oggi, ha risposto gratuitamente alle mie esigenze.

              DerAdler perche' presumono che le password utilizzate siano state usate piu' volte su piu' servizi web .
              Quindi il breach lo hanno fatto su qualcuno di questi servizi web. Non sono teoricamente le password dell'accesso alla mail di libero a meno che l'utente (utonto) non abbia usato la stessa password pure per l'accesso email (cosa possibile).Insomma hanno approfittato del clamore del disservizio di libero per vendere password di vecchi databreach che non sono correlati con l'accesso alla mail di libero . Di libero teoricamente c'e' solo la mail.

                od1n0 Sì, l'info è preziosa ma effettivamente sarebbe interessante conoscere la fonte...

                DiegoArmando82 Effettivamente sarebbe interessante conoscere la fonte

                od1n0 Ripeto magari capisco male io, ma l'articolo parla chiaramente di account Libero compromessi, per i quali sono disponibili utente e password. Il sistema "breach detector" di Twitter ha individuato tra questi account compromessi account Twitter registrati con quelle caselle di posta Libero e che hanno la stessa password anche per Twitter. Quindi con le credenziali di accesso all'account compromesso di Libero accedevi anche a Twitter. Per sicurezza hanno disattivato questi account, chiedendo al primo accesso una procedura di verifica, che però consta nel mandare un codice/OTP di verifica all'indirizzo email compromesso. Boh, a me mi sembra il cane che si morde la coda.

                Riporto i passaggi dell'articolo (con in grassetto le parti rilevanti)

                Quello che si è potuto notare, per esempio, è che di questa lista molte email sono state utilizzate per iscriversi a servizi differenti, come per esempio Twitter e, purtroppo, alcune di queste iscrizioni sono state effettuate utilizzando proprio la medesima password riportata nel leak, quindi appartenente (presumibilmente) ad altro servizio Web.

                Sono state effettuate delle verifiche, su un campione di email presenti nel leak e, proprio prendendo in esame l’esempio di Twitter, quest’ultimo ha restituito diversi casi di positività all’uso di quelle password.

                Le buone notizie, in questo caso, arrivano proprio da Twitter stesso che, grazie all’implementazione, nei propri standard di sicurezza, dell’utilizzo di servizi di breach detector, ha potuto segnalare tutti gli utenti che conservano ancora una password presente su questo leak, con l’obbligo di cambiarla al successivo login utile.

                • od1n0 ha risposto a questo messaggio

                  DerAdler io quello lo interpreto come account che hanno come user la mail di libero e password del servizio (es twitter) . Poi che l'iscrizione l' ha fatta l'utente vero utilizzando per iscriversi la stessa password che ha usato per iscriversi ad altri servizi web. Hanno recuperato le password da questi altri servizi ad esempio tramite tecniche di sql injection.Quindi gli account violati non sono quelli di posta di libero ma dei servizi a cui l'utente si e' iscritto fornendo come riferimento mail la mail di libero per la registrazione (che poi spesso diventa lo username).Certo se ha usato la stesas password anche pere l'account di posta allora pure quello e' violato.

                    od1n0 perdonami, senza voler far polemica anche perchè siamo OT, ma l'articolo che hai linkato l'hai letto?

                    • od1n0 ha risposto a questo messaggio

                      DerAdler si. Ti riporto l'estratto delle origini che presumono:

                      "Dunque, da dove arriva il data leak? “Difficile dirlo”, dice Paolo Dal Checco a CyberSecurity360, “sono credenziali ottenute anche da attività di phishing di utenti Twitter che hanno email Libero, per esempio”.

                      Da altre analisi effettuate, abbiamo potuto riscontrare che altre plausibili origini di questo leak, vista la storica età, sono per esempio estrazione di dati, tramite tecniche di SQL Injection, operate su siti Web locali non concepiti secondo le basilari regole di sicurezza informatica.

                      Ma le password in chiaro? Purtroppo si è potuto riscontrare che in alcuni casi, anche recenti, molti siti Web archiviano le password degli utenti senza tecniche di hashing, restituendole quindi sempre in chiaro."

                        Io ho abbandonato Libero dopo che il mio indirizzo era stato usato come spoofing per inviare spam e truffe ai miei contatti, cosa successa anche ad altri miei conoscenti e parenti. Certo è successo diversi anni fa e magari adesso hanno anche risolto l'inconveniente, ma hanno dato l'idea che i metodi di prevenzione e autenticazione delle email lasciassero a desiderare. Una volta privata Gmail e tutti i servizi correlati, nonché l'interfaccia notevolmente migliore, davvero non ho più avuto motivo di tornare a usare Libero, che ho tenuto a quel punto solo per registrarmi a siti di cui ho scarso interesse e con propensione a inondare di spam.

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