Unitamente alla lotta al "pezzotto". Dovrebbe anche essere affrontato il tema del costo che un appassionato di calcio deve affrontare, perchè questo ci porta alla domanda che forse chi di dovere non si è mai posto: del "perchè si fanno il pezzotto?". Oggi per vedere la propria squadra si devono pagare 30 mensili di dazn x12 senza disdetta nei mesi morti, oppure 40 mensili x9 mesi: quindi 360 annui in entrambi i casi. Se poi la propria squadra fa la champions, si devono anche pagare 2 abbonamenti in più: sky che ha tutta l'europa, tranne 1 in esclusiva a scelta su primevideo. In pratica 3 abbonamenti. Questa purtroppo è la legge del mercato. Ma è anche una storia di avidità sempre più forte, perchè il calciatore di 20, anche solo 10 anni fa, ti costava X. Mentre oggi ti costa X+100%, con commissioni salatissime ad agenti e famiglie, e quindi soldi che escono fuori dal mondo del calcio. Se i costi del calcio a monte riuscissero a tornare congrui, si potrebbe magari in sede di trattative con i broadcast riuscire a non chiedere asta dopo asta sempre più soldi. Ma evidentemente la strada più semplice per loro è vessare e spremere i propri clienti.
Perchè alla fine il calcio sta in piedi sulla passione dei tifosi paganti: io ho sky da 12 anni e dopo 2 anni di dazn ho deciso di scendere dalla giostra e disdire dazn dopo gli ennesimi cambiamenti in corsa sulla gestione degli schermi in contemporanea. Ammetto che lo dividevo con un amico, e in questo modo riuscivo a pagare come i 14 che pagavo quando sky aveva il pack calcio. Ma oggi il calcio è in streaming e sebbene ci si aspetti che tutti abbiano una connessione, non è scontato che un appassionato over 70 disponga anche di un ulteriore abbonamento.
La lotta alla pirateria deve essere accompagnata anche dalla lotta dei consumatori per pagare un prezzo congruo al prodotto (attualmente di bassissimo livello sia del campionato italiano che di dazn stessa).