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La Commissione Europea ha aggiornato le "linee guida sulla banda ultralarga" con importanti novità in merito agli aiuti di stato, inclusi gli interventi nelle aree a fallimento di mercato e i voucher per aumentare il tasso di adozione alle reti ultraveloci.
Di seguito le parti salienti più rilevanti per lo scenario italiano:
La velocità minima di una rete fissa che si definisca a banda ultralarga passa da 30 a 100 Mbps
Sono pertanto cambiate le definizioni di aree bianche, grigie e nere che quindi sottintendono la velocità minima:
- Le aree bianche sono aree in cui non è presente alcuna rete fissa ultraveloce né tale rete è programmata in modo credibile entro l'orizzonte temporale di riferimento
- Le aree grigie sono aree in cui è presente solo una rete fissa ultraveloce o tale rete è programmata in modo credibile entro l'orizzonte temporale di riferimento
- Le aree nere sono aree in cui sono presenti almeno due reti fisse ultraveloci o tali reti sono programmate in modo credibile entro l'orizzonte temporale di riferimento
Un'area a fallimento di mercato è definita dall'assenza di coperture attuali o pianificate in modo credibile tali da poter permettere una velocità in download di almeno 1 Gbps e in upload di almeno 150 Mbps.
Nelle aree grigie con più di due reti a banda ultralarga previste o presenti gli interventi sono possibili qualora alcuni criteri vengano rispettati.L'eventuale intervento statale nelle aree a fallimento di mercato deve almeno triplicare le velocità già disponibili ma nelle aree nere deve raggiungere le soglie sopra indicate
Lo Stato può intervenire per creare o potenziare una rete di backhauling (rilegamento) sia per rete fissa che per rete mobile, in caso il backhauling sia inesistente o quello presente o previsto sia reputato insufficiente o qualora il suo rapporto qualità/prezzo sia inadeguato, ovvero ingiustificatamente alto in rapporto al canone applicato in altre aree comparabili.
Lo Stato può chiedere agli operatori garanzie in merito alla credibilità delle risposte alle consultazioni, ovvero all'effettiva volontà di cablare con fondi privati le aree dichiarate. Devono essere rispettati criteri credibili come una stima congrua del tempo necessario all'ottenimento dei permessi, alla predisposizione dei locali servizi e all'esecuzione dei lavori, oltre all'adeguatezza delle dimensioni dell'impresa rispetto all'entità dell'investimento. Lo Stato può richiedere agli operatori, anche successivamente, prove come aggiornamenti periodici sull'avanzamento delle coperture private e in caso di inadempienze può inserire le aree escluse in una nuova consultazione per un successivo bando pubblico qualora necessario.
Lo Stato può sovvenzionare lo sviluppo delle reti 5G nelle aree in cui non sono previsti investimenti nonostante gli attuali obblighi di copertura o altre misure
Sono aggiornate le linee guida per l'emissione di voucher destinati a cittadini e imprese per incentivare gli abbonamenti alle reti a banda ultralarga. Lo sconto non dovrebbe superare il 50% delle spese ammesse alla sovvenzione
Lo Stato può imporre agli operatori di adottare soluzioni wholesale adeguate al livello di concorrenza e alla richiesta in modo tale da prevenire lock-in, favorire la concorrenza e ridurre i costi del mercato all'ingrosso
Vengono aggiornate e rese più chiare le linee guida per mappature, consultazioni, bandi, determinazione dei listini wholesale e rideterminazione dei contributi in corso d'opera.
Le mappature, ad esempio, devono tenere conto della capacità di backhauling.
Entrata in vigore prevista per gennaio 2023.
Fonti:
Comunicato stampa
Legislazione
Potrei aver frainteso qualcosa, si accolgono consigli e correzioni