Themau64 ma come illegali??? quando non c'erano, non andava bene perché c'era un difetto di informazione rispetto all'utenza, se ci sono non vanno bene perché fatti in modo tale che uno li accetta senza capire cosa fa..... ma insomma, dobbiamo fermare tutto in nome della "privacy"?
Se i fornitori di servizi facessero in modo che tali consensi fossero REALMENTE informati E facoltativi, vedi che nessuno sano di mente li rilascerebbe, infatti. Ovviamente poi vince sempre comunque la "pigrizia", infatti, per molte persone, i benefici offerti da tali servizi (perlomeno da quelli "seri", magari non dall'app "Flashlight" che ti vende anche la madre e il cane) sembra siano sempre ritenuti superiori alla compromissione quasi totale della propria privacy...
E tu stesso hai detto che ritieni di avere "gli strumenti culturali e giuridici per comprendere esattamente cosa firmo e sottoscrivo o cosa comportano i miei "ok, accetto" mentre navigo in rete", poi ovviamente se nonostante cio' vuoi rilasciare comunque consensi a destra e a sinistra per mera convenienza e "comodita'" e senza ulteriori accorgimenti tecnici e pratici, e' pur sempre una tua liberissima scelta...
Il mio voler evitare "a tutti i costi" che cio' accada per me non implica che non possa invece accadere per te, se sei tu a scegliertelo consapevolmente.
Themau64 a me pare che stiamo perdendo davvero il contatto con la realtà (e le cose realmente importanti) per inseguire un'illusione (un pelino schizofrenica...😎), ovvero quella di voler diventare sempre più "anonimi" e riservati in una società che invece va nella direzione diametralmente opposta, perché sempre più interconnessa, globalizzata e in cui la velocità di propagazioni delle informazioni (anche quelle personali) è sempre più fluida e veloce
E qui casca l'asino 🙂 ripeto, se tu vuoi essere libero di usare le piattaforme commerciali che si "nutrono" di dati personali, e stare a pensare solo ad altre cose che tu ritieni "realmente importanti", nessuno te lo vieta, ma cortesemente ti chiedo di farlo con i tuoi dati, senza pretendere che anche i miei finiscano nello stesso "calderone".
Io invece, avendo le competenze tecniche nonche' la voglia ed energia per gestirmi le "mie" "piattaforme" personali, completamente scollegate da quelle mainstream, se permetti, lo faccio, senza stare a "donare" i miei dati a societa' estere che offrono servizi dei quali non intendo assolutamente usufruire.
Comprendo cmq che purtroppo, allo stato attuale delle cose, per una persona che non abbia determinate competenze tecniche, e/o "voglia di sbattersi", oggi e' sempre piu' difficile e complicato di fatto "sfuggire" alla, uhm, "velocita' di propagazione" incontrollata dei dati personali... E questa sinceramente per me e' una sconfitta veramente enorme, ma che ci posso fare... 🙂