flash80 attivo per il tramite del mio legale ( quindi non un altro privato cittadino)
Questo lo posso dire con cognizione di causa, il legale che chieda ad un'anagrafe indirizzo e stato di una persona è a tutti gli effetti un privato cittadino. Non è pubblico ufficiale, non è incaricato di pubblico servizio, e nel farlo non è tenuto a particolari cautele se non il fedele patrocinio del suo cliente (non dei terzi, dunque).
Non solo, la legge non attribuisce ai privati cittadini pure iscritti all'albo alcuna funzione o potere particolare, se non quello della rappresentanza in giudizio (che tra l'altro in alcuni casi limitati non è manco necessaria).
In questo caso mi pare che sia tu a proiettare una tua aspettativa personale sul come debbano essere o andare le cose.
flash80 le necessarie azioni per addivenire alla “dirimere la questione nelle sedi opportune”
Personalmente ci vedo una forzatura: tu oltre al danno stai attribuendo al danneggiato un balzello, un costo (l'onorario) e per quale motivo? La riservatezza (potenziale) di qualcun altro?
Attualmente un tale obbligo non è previsto dalla legge perché gli interessi privati (come il risarcimento di un danno involontario) sono tutelati (per la legge italiana) in primis dai privati stessi, per cui in sostanza stai dicendo che lo Stato dovrebbe fare una norma, generale ed astratta, che stabilisca l'obbligo per tutti i cittadini di servirsi sempre, in qualunque momento o circostanza, di un avvocato per la difesa di qualunque proprio interesse, principalmente perché eventualmente l'altro non vorrebbe comunicare al mondo il proprio indirizzo di residenza.
Secondo me c'è qualche difetto logico in una siffatta pretesa, ma si è capito che la penso all'opposto di te, per cui spero prenderai la mia posizione con indulgenza.
flash80 l’altro proprietario sarà identificato e chiamato a rispondere non da me (che non ho interesse a sapere dove risieda/domicili o chi sia)
Errore logico piuttosto evidente: come sarebbe a dire che non ho interesse a sapere chi sia ?
Siamo in 1984 di Orwell? O a casa Putin? Questa è la tua idea di sfera privata? Non devi sapere nulla, ti diciamo tutto noi. Voi chi?
In quale mondo tu non devi sapere dei tuoi diritti perché ci sarà un intermediario a pagamento che li eserciterà concretamente al posto tuo?
Diamine, colleghiamo un attimo le cose prima di digitare.
Vedi sopra: quanto deve essere grande e pervasiva questa autorità pubblica per poter sapere on demand di tutti i traffici ed i fatti personali di 60 milioni di privati cittadini che vivono le loro vite 365gg all'anno per almeno un'ottantina di anni di speranza di vita? E tutti quei dati che ci facciamo? Li archiviamo da qualche parte per tenerne traccia collettivamente? E qualcuno magari vi può accedere a nostra insaputa?
flash80 chi sia costui ( che per me è irrilevante)
Come citavo prima, il diritto alla riservatezza risulterebbe sempre vittorioso sugli altri diritti in contrasto con esso se si lasciasse all'arbitrio del singolo interessato lo stabilire cosa sia rilevante o irrilevante.
E se per te è tutto irrilevante, per un altro magari è l'esatto contrario, e quindi perché seguire la tua impostazione e non quella altrui? La domanda è retorica.